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Raduno in pista a Tolmezzo (UD) - CAMEC e CFVE 26 maggio 2013
Prima uscita stagionale per la Spiderina, complice anche il maltempo che imperversa sulle nostre regioni e non solo. Il lungo inverno, che pare non volerci più abbandonare, ha prolungato oltre misura il letargo per la "scoperta" del Team Lodola, ma è giunto il momento di far ruggire di nuovo il motore, di far mordere l'asfalto agli pneumatici, di fendere l'aria e sentire la brezza sulla faccia...e quale occasione migliore per sciogliere i "muscoli meccanici" ancora un po' intorpiditi di una bella giornata in pista in quel di Tolmezzo (UD), manifestazione organizzata dal C.A.M.E.C. (Club Auto e Moto d'Epoca della Carnia) in collaborazione con il C.F.V.E. (Club Friulano Veicoli d'Epoca) nella giornata di domenica 26 maggio scorso. Un ritrovo che ha unito possessori di auto e moto d'epoca, auto di rilevanza storica ed anche esemplari un po' meno originali, un po' più particolari e di più recente costruzione: circa una ventina le vetture presenti, mentre questa volta più numerosi sono stati i motociclisti, accorsi con le loro due ruote d'annata, sempre molto belle a vedersi. Una manifestazione che ha unito da una parte la classica esposizione statica, con annesso pranzo, e dall'altra l'ebrezza dei giri in pista, sia cronometrati per la gara di regolarità, sia liberi, per saggiare, in tutta tranquillità ed "intelligenza", le doti della propria vettura.
La giornata, fin dalle prime ore, si è rilevata adatta al tipo di evento proposto: la pioggia ed il freddo hanno lasciato il posto ad un bel sole che ha riscaldato anima, cuore ed asfalto, rendendo l'esperienza pistaiola di certo più sicura e divertente. La brezza tipica delle nostre montagne ha comunque garantito la piena sopportabilità delle ore più calde, impedendoci di soffrire di troppo caldo, anzi obbligandoci a tenere il giubbotto, soprattutto nel primo pomeriggio, quando comunque il sole ci ha abbandonato ed il vento ha accresciuto la sua invadente presenza, senza per questo rovinare alcunchè della manifestazione, che ormai stava per concludersi. La pioggia ci ha risparmiato, colpendoci soltanto un attimo durante il tragitto di ritorno, quando ormai ci eravamo già tutti salutati, sazi e felici della bella giornata appena trascorsa. Il Team Lodola, su invito del Presidente del CFVE Italo Zompicchiatti, si è presentato con le "storiche" di casa, ovvero la già citata Spider 2.0 TS Edizione Limitata dello scrivente Maurizio, in compagnia dell'amico Denis, e la 156 3.2 GTA di mio fratello Luca, accompagnato dalla moglie Alida. La presenza delle vetture del Biscione è stata impreziosita da un'esemplare di Alfa 75 Twin Spark, di colore rosso, molto bello, che però non ha girato in pista. Diverse e molto particolari anche le moto presenti: vederle in pista, condotte da questi esperti e provetti piloti è davvero entusiasmante...vedere come vanno in piega con quelle gommine strette e quel telaio che è solo tralicci e serbatoio fa davvero impressione...e su questa pista, abbastanza corta e piuttosto tecnica (non di certo veloce, data la poca lunghezza dei rettilinei e la presenza di numerose curve e chicane), hanno potuto mostrare tutta la loro sportività e prestanza. |
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Sempre molto belle e curate anche le auto storiche giunte al richiamo della pista, come per esempio questa coppia di Lancia HF, nello specifico una bella Delta nera ed una Fulvia nella classica livrea corsaiola con i cofani neri. Di marca Fiat, invece, l'esemplare credo più datato di giornata: una Balilla tre marce, color marroncino. A seguire altri esemplari del marchio torinese, dalla classica 500 alle esasperate Abarth 1000 e 850 TC, dalle due 131 decisamente spartane e approntate per la pista alle più tranquille 128 e 850 Spider dell'amico Pino.
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#3
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Ancora qualche foto della vetture presenti...
Molto bella e caratteristica la BMW M1 con le famose porte discendenti: una vettura che magari non ha avuto un grandissimo successo di pubblico, nonostante una bella linea, pulita ma nello stesso tempo aggressiva, forse proprio a causa di questa sua particolarità, troppo innovativa e forse non molto ben vista dai possibili compratori dell'epoca. Un altro esemplare molto bello, e forse una delle vetture più desiderate ed ambite dai collezionisti, è questa Citroen Traction Avant in un insolito colore grigio chiaro (di solito si è soliti, o almeno io lo sono, vederla nella classica livrea nera). La Jaguar E-Type non ha bisogno di ulteriori commenti: vista dal davanti, dal dietro o di lato mostra sempre una bellezza mozzafiato caratterizzata dal lungo cofano che sembra non finire mai e da una coda molto lavorata, ma per niente pesante o pacchiana. Oltre a vederla in azione in pista, abbiamo avuto l'onore di percorrere diversi chilometri insieme anche in autostrada, dove le doti velocistiche del coupè inglese si sono fatte notare, in barba all'età anagrafica della vettura stessa. Infine una serie di vetture dal carattere decisamente corsaiolo, come questa Opel Corsa pronto gara, una Renault 5 Turbo 2 molto pepata o questo esemplare di Renault Clio 3.0 V6 a motore centrale con più di 250 CV. Più tranquilla e "stradale" la Clio 16 valvole dell'ultima foto. |
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Scusa se mi permetto di correggerti ma, quella nella foto, è una BMW Z1!
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ALFA 155 T.S. 2.0 8V SEMPRE NEL CUORE |
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Si hai ragione...hai fatto bene a correggermi, ci mancherebbe altro ...errore mio di battitura...pardon!!!!
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Bellissima la Jaguar
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LA EX BESTIOLINA - IL MOSTRO - LA KRUKKA <<L'Alfa è un marchio a parte, perchè è vissuto più col cuore che col cervello.>> Wolfgang Egger http://i55.tinypic.com/2ywgwm0.gif Vieni a trovarci anche tu su YOUTUBE e anche su FACEBOOK VUOI PARTECIPARE AD INCONTRI E MINIRADUNI TORINO CLICCA QUI INCONTRO LOMBARDO-PIEMONTESE: PARTECIPA ANCHE TU |
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Bella la renault 5 alpine turbo
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Ancora qualche foto di altre vetture presenti alla manifestazione: ultima giunta, in ordine di tempo, ma di certo uno degli esemplari più ammirati (e non nascondo che sia una delle vetture che prediligo, parlando in senso generico) è stata questa bellissima Mercedes 180 SL Cabrio, versione aperta con la linea derivante dalla classica e famosissima 300 SL ali di gabbiano, una delle vetture più conosciute, ammirate e desiderate di tutti i tempi.
Poi ancora un paio di Renault 5: una Turbo, in livrea rossa, ed una Turbo 2, in livrea bianca. Infine due vetture più recenti, come questa Mitsubishi Evo e questa Volkswagen Golf. |
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Dopo le prime fasi, che come sempre prevedevano l'iscrizione dei vari equipaggi ed una sistemazione dei mezzi nell'ampio piazzale del circuito, abbiamo potuto compiere alcuni giri liberi in pista per saggiare le condizioni dell'asfalto e per prendere confidenza con lo sviluppo del tracciato, pratica necessaria soprattutto per chi non aveva mai calcato il circuito di Tolmezzo. Ritengo che sia davvero utile, se non addirittura fondamentale, prima di gettarsi nella mischia, fare alcuni giri per conoscere al meglio i vari punti, la varie curve, le varie peculiarità della pista: sebbene non si trattava di una gara di velocità, ma solo di regolarità, per un divertimento sano ed intelligente è meglio dedicare qualche minuto per impratichirsi e quindi godere appieno della possibilità di sfruttare la propria vettura al massimo, piuttosto che farsi trascinare subito dall'entusiasmo con il rischio di finire presto, troppo presto, la giornata, magari nel prato attorno alla pista se non peggio. Fortunatamente nessuno si è lanciato a capofitto nella "bagarre", trascinato dai facili entusiasmi che suscita la pista, e tutto si è svolto nella maniera più corretta possibile.
Per meglio sfruttare sia le doti dei propri mezzi, così differenti tra di loro sia per annata che per potenza, sia le caratteristiche del circuito, le vetture sono state fatte entrare al massimo tre alla volta, mentre per le moto il numero saliva a sei. In questo modo c'era la possibilità di girare più liberamente, senza pericoli per i conducenti ed i mezzi stessi: proprio per garantire l'incolumità di cose e persone, moto e auto sono state fatte girare separatamente ed ognuno ha potuto liberamente scegliere il proprio modo di affrontare la pista, alcuni in maniera più turistica, altri più velocistica...il tutto in un sano divertimento. |
#10
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Verso le ore 11.00 si è dato il via alla prima manche della gara di regolarità che prevedeva il compimento di due giri del circuito, alla velocità desiderata. Il tempo totale dei due giri, cronometrato da un team di esperti con i mezzi appropriati, dovrà essere ripetuto il più simile possibile nella seconda manche, prevista nel pomeriggio verso le ore 14.00 dopo il lauto pranzo. Al termine della gara di regolarità, ci è stata data la possibilità di compiere ancora alcuni giri liberi, fino al termine della giornata che si è conclusa con le premiazioni dei tre più virtuosi nella categoria moto ed altrettanti nella categoria auto.
I primi a scendere in pista sono stati gli amici motociclisti, seguiti poi a ruota dai conducenti delle autovetture. Per quanto ci riguarda, il primo a calcare il circuito è stato mio fratello Luca con la sua 156 GTA. In queste foto lo vediamo impegnato in alcuni giri sia durante le fasi della gara di regolarità sia durante i periodi lasciati ai giri liberi: una decina di giri non cronometrati, sia dopo la prima fase che a fine giornata. La tipologia del circuito, più tecnico che veloce, ha messo in luce soprattutto le doti di tenuta, di ripresa e di maneggevolezza della vettura piuttosto che quelle velocistiche: il rombo del motore si è fatto però sentire nei corti rettilinei della pista, destando molta ammirazione da parte dei presenti. |
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