50 anni di Autodelta in Friuli Venezia Giulia

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Il 2013 è un anno ricco di ricorrenze legate al mondo dell'Alfa Romeo. Tra queste la più importante è quella che riguarda l'Autodelta, la squadra corse della Casa milanese, che quest'anno festeggia i 50 anni dalla sua fondazione. Venne infatti registrata presso la Camera di Commercio, Industria ed Artigianato di Udine il 5 marzo 1963: una società a nome collettivo destinata a lasciare il segno nella storia dell'impegno dell'Alfa Romeo nelle corse. L'Auto-Delta, questo il nome originario, venne fondata da Carlo Chiti e da Lodovico Chizzola, entrambi ingegneri dai prestigiosi trascorsi in campo automobilistico: la denominazione rimase tale fino al 1964 quando, in seguito alla trasformazione in società per azioni, divenne una sola parola "Autodelta".

BREVE STORIA DELL'AUTODELTA: DA UDINE A MILANO

Agli inizi degli anni '60 la dirigenza della Casa del Portello, soprattutto sotto la spinta di Orazio Satta Puliga, all'epoca direttore della progettazione, si stava orientando per il rientro nelle competizioni, dopo l'abbandono dei primi anni '50, utilizzando una struttura esterna, magari localizzata al di fuori degli stabilimenti di produzione di serie. Ciò avrebbe consentito, tra l'altro, alla Casa milanese di essere libera da critiche in caso di insuccesso e di fare suoi i meriti in caso di vittoria. L'arma della riscossa nelle corse sembrava essere la Giulia TZ: telaio tubolare, carrozzeria aerodinamica in lega leggera, motore derivato da quello della Giulia berlina. La dirigenza pensò di affidare la realizzazione di questa vettura alla ATS-Serenissima in cui lavorava Carlo Chiti e che stava attraversando un periodo incerto sia in Formula Uno che nelle gare Gran Turismo. Il rifiuto dei responsabili della Casa di Pontecchio Marconi diede luogo alla commessa di almeno 100 esemplari di Giulia TZ alla struttura che Chiti e Chizzola stavano mettendo in piedi in Friuli. Il capannone adatto alla nuova impresa c'era ed era adiacente a quello della concessionaria di automobili Innocenti, l'Autosport, in cui operava da qualche anno Chizzola. L'attività iniziò nel maggio del 1963 a Feletto Umberto.

All'Auto-Delta giungevano dall'Alfa Romeo i motori della Giulia berlina, dalla Sai Ambrosini di Passignano sul Trasimeno i telai e dalla Zagato le carrozzerie. L'Auto-Delta aveva il compito di elaborare i motori, di assemblare le vetture e di inviarle complete all'Alfa Romeo. L'attività entrò subito nel pieno fervore: la commessa di cento vetture complete, ricevuta dalla Casa del Portello e necessaria per omologare le vetture nella categoria Gran Turismo, fece sì che fin da subito arrivassero a Feletto Umberto tutti i componenti per la realizzazione delle vetture. La produzione della piccola serie si stabilizzò al ritmo di cinque vetture alla settimana, per cui si prevedeva di raggiungere all'inizio del 1964 il tetto delle cento unità previste.

La vicinanza dei capannoni dell'Auto-Delta, della concessionaria Autosport Innocenti di Chizzola e della concessionaria Alfa Romeo di Gianni Chizzola, fratello di Lodovico, rese la zona alla periferia di Udine un importante polo automobilistico e permise il nascere di alcuni aneddoti, come la consegna di alcune TZ a Milano utilizzando le bisarche della Innocenti, verdi e gialle, creando un certo malcontento nei vertici di entrambe le case automobilistiche.

L'esordio delle vetture elaborate e preparate dall'Auto-Delta avvenne alla Coppa Fisa del novembre del 1963 sulla pista dell'autodromo di Monza: le quattro vetture, iscritte nella categoria prototipi in quanto non ancora in possesso dell'omologazione nella categoria Gran Turismo, si classificarono ai primi quattro posti guidate da Bandini, Bussinello, Baghetti e Sanesi. Fu solo il primo di una lunga serie di successi delle vetture che, comunque, partecipavano alle gare sotto le insegne di scuderie private, come la Sant'Ambroeus e la Jolly Club di Milano. Nel 1964, ottenuta l'omologazione nella categoria Gran Turismo, le Giulia TZ continuarono ad ottenere grandi successi, sia assoluti che di classe, come ad esempio a Sebring, alla Targa Florio, alla 1000 km del Nurburgring, alla 24 Ore di Le Mans, alla Coupe Des Alpes ed al Tour de France, tanto per citarne alcuni: significativo che alcune vetture avessero la targa di Udine, provincia presso il cui PRA sarebbero state immatricolate tante vetture uscite dall'officina di Chiti e Chizzola e destinate alle gare.

L'Alfa Romeo, che fino a quel momento si era quasi disinteressata della prestazioni agonistiche della TZ, seguendole solo in maniera semiufficiale, cominciò ad accorgersi dell'ottimo lavoro che stavano svolgendo in quel di Udine e, per svariati motivi, decise di avvicinare la struttura ad Arese: venne acquisito un capannone a Settimo Milanese ed il 30 novembre del 1964 l'Auto-Delta snc si trasformò in Autodelta spa, con sede a Feletto Umberto e stabilimento a Settimo Milanese. La decisione di aprire lo stabilimento vicino a Milano fu presa essenzialmente per tre motivi: si poteva contare su una struttura più vicina ad Arese, con una riduzione delle tempistiche e delle difficoltà logistiche; la fine dell'attività principale dell'Auto-Delta, ovvero la commessa delle cento TZ, con l'inizio dell'allestimento delle Giulia TZ2 e delle Giulia Sprint GTA; terzo, ma non ultimo, la volontà dell'Alfa Romeo di rientrare direttamente del mondo delle corse, assumendo il controllo dell'Autodelta e facendola diventare, a tutti gli effetti, la squadra corse ufficiale della Casa milanese. Anche le presenza della targa Udine sui modelli preparati a Feletto Umberto non era cosa molto ben gradita alle alte sfere di Arese: l'Alfa Romeo era di Milano e quindi sarebbe stato più opportuno che le sue vetture gareggiassero con la targa del capoluogo lombardo.

Negli anni a seguire, soltanto poche vetture uscirono da Feletto Umberto: la maggior parte delle TZ2 (tutte tranne una) e delle GTA usciranno dai capannoni di Settimo Milanese, segno di una fine ormai vicina della produzione ad Udine. L'unica cosa che non ebbe fine fu la sequenza di vittorie dei modelli della Casa del Biscione: numerosissime le affermazioni ottenute in tutto il mondo dalle TZ, dalle TZ2 e dalle GTA.

Il 1966 vide l'esaurimento del periodo dell'Autodelta spa con sede a Feletto Umberto: Chiti e Chizzola (quest'ultimo dedito solo alla concessionaria Alfa Romeo già dall'anno precedente) vennero liquidati con circa 5 milioni di lire a testa e l'Autodelta venne sciolta il 30 giugno 1966 e consociata direttamente all'Alfa Romeo fino al 1984, anno in cui venne definitivamente assorbita dalla Casa madre.

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Proprio per festeggiare al meglio questa importante ricorrenza, l'Alfa Romeo Club Majano ha organizzato per domenica 16 giugno scorso il primo raduno in regione dedicato all'Autodelta ed ai suoi 50 anni. Di fatto, come già scritto nell'articolo dedicato alla manifestazione "Mitiche in Castello" (http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=16109), un primo assaggio di questi festeggiamenti c'era già stato ad opera del Club Friulano Veicoli d'Epoca, ma era stato solo un leggero antipasto: non era infatti un evento espressamente dedicato alla Squadra Corse Alfa Romeo, ma abbracciava un ambito più vasto e generico. Quello organizzato dal Club Majano, invece, è stato un evento assolutamente incentrato sui festeggiamenti per il mezzo secolo dalla sua nascita e fondazione. L'Autodelta è nata ad Udine ed è giusto che sia onorata, in primis, da persone di zona e da un Club che ha sede nella provincia della medesima città.

Il ritrovo, per gli equipaggi giunti da varie parti del Friuli e del Veneto, è stato presso i capannoni dove è nata l'Autodelta, a Feletto Umberto in Via Galileo Galilei, 9/3, grazie alla disponibilità di Mattia Chizzola, nipote di Lodovico, fondatore della società Auto-Delta insieme a Chiti, ed oggi proprietario delle strutture che, un tempo, fecero grande il nome dell'Alfa Romeo nel mondo delle corse. All'ingresso del piazzale, oggi occupato dai capannoni di diverse fabbriche ed aziende locali, ad accogliere i partecipanti, gli striscioni del Club e quello ufficiale dell'Alfa Romeo, mentre nei pressi del capannone dell'Autodelta capeggiava la grande scritta Pirelli messa a disposizione dallo stesso Mattia, marchio da sempre sponsor dell'Alfa Romeo nelle corse ed accoppiata vincente anche sulle vetture del Biscione ad uso stradale. Davanti all'ingresso del capannone principale hanno trovato posto il banco per la colazione, offerta dal Club e sapientemente gestita dall'amico Marco/Lou Chiper e famiglia, il banchetto delle iscrizioni, con il Presidente William a ricevere i partecipanti, e lo stand appositamente preparato da me e mio fratello Luca. Un posto d'onore è stato riservato al modello, tra quelli presenti al raduno, più legato all'Autodelta, ovvero la Giulietta Turbodelta dell'amico Luigino, una vettura che non ha bisogno di ulteriori presentazioni e che già dal nome spiega il perchè di questa scelta. Altrettanto degna di essere posta in una posizione di assoluto rilievo la diretta discendente del modello citato, ovvero la 75 Turbo Evoluzione dell'amico Fabrizio, versione esteticamente esasperata dell'Alfa 75, vettura che in un certo senso ne raccolse l'eredità.

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Nel corso della mattinata, il piazzale antistante i capannoni dell'Autodelta si è riempito delle vetture degli equipaggi partecipanti alla manifestazione: circa una 40-ina le Alfa Romeo che hanno impreziosito, con la loro presenza e la loro bellezza, questi luoghi, un tempo abituati alla presenza dei modelli della Casa milanese e che rinascono, oggi, a nuova vita grazie a questo raduno e non solo.

Le vetture più datate sono state queste stupende Giulietta Sprint entrambe di colore rosso, la prima di proprietà dell'amico Roberto, già vista durante il raduno del CFVE, e la seconda, targata Svizzera, di un simpaticissimo ragazzo, molto preparato ed esperto in materia...che ci ha svelato un po' di "trucchi" della sua vettura, non proprio totalmente originale...ad un occhio esperto non potranno sfuggire alcuni particolari, ma forse dalla sola foto risulta difficile scoprirli...

Due anche le Giulia GT 1300 Junior, di cui la seconda di un membro del Club Ruote del Passato, bellissima, in una livrea molto particolare, colore molto bello ed adattissimo alla vettura, sportiva ed elegante.

Immancabile il Montreal di William, Presidente del Club Majano, che farà da apripista al corteo quando questo si metterà in marcia per il giro turistico. La "gemella" di Chizzola, che purtroppo non ha potuto presenziare tutta la giornata causa impegni personali, ha fatto bella mostra di sé all'interno degli stessi capannoni.

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Ancora qualche foto delle vetture schierate nel piazzale dei capannoni dell'Autodelta, tra le quali alcune Giulia in varie vesti e modelli, come le due Nuova Super 1300, la Giulia Super 1.6 color faggio dell'amico Alberto e la Giulia 1300 Super dell'amico David, ed alcuni modelli di Alfetta, dalle due berline, la prima 1.6 e la seconda 1.8, alle due coupè, un'Alfetta Gt ed un GTV, entrambi in livrea blu.

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Anche in questa occasione, complice la giornata di sole e di caldo intenso, abbiamo avuto una notevole presenza di Spider, quasi tutti rigorosamente con la capote abbassata...a cominciare da questa coppia di Spider appartenenti alla seconda serie aerodinamica. Il primo, di proprietà dell'amico Fabrizio, è uno Spider Veloce ad iniezione, modello america, riconoscibile per le luci d'ingombro laterali, per il terzo stop annegato nello spoiler di gomma e per gli specchietti in tinta con la carrozzeria. Accanto a questo, la versione di punta dello stesso modello in versione europea: trattasi di un 2.0 Quadrifoglio Verde.

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Ed ancora...Alfa 90, la bellissima Giulietta di Marco/Lou Chiper, un paio di Spider 916 in livrea blu, un GTV 2.0 V6 Turbo rosso, la 33 1.7 Quadrifoglio Verde dell'amico Daniele, modello che quest'anno compie 30 anni...ed un paio di 75, tra cui la Serie Limitata dell'amico nonchè compaesano Toni, in livrea nera.

[Nicola Romeo]

Sto morendo. troppo belle.
Complimenti ad ogni proprietario.

[Onesimon92]

Che spettacolo sono senza parole...tutte bellissimee!!

[marcoboss156]

Fantastiche

Sbavo per le Giulietta Sprint e la Giulietta TurboDelta

[Robertooth]

Tante e tutte bellissime!