Enrico Fumia

la creatività non s'impara, ne si insegna.
Si esprime.
E' intuizione e talento che si rinnovano
con l'esperienza. E' la capacità di fare
innovazione. Spesso,però, l'innovazione
spaventa ed implica il rischio di non essere
compresi.
Questo si evita con l'essere convinti prima
di convincere, ovvero filtrando e guidando
le proprie intuizioni come
"clienti di noi stessi"

Enrico Fumia

l'ing.Enrico Fumia nasce a torino il 16 maggio 1948.
nel 1966 vince la categoria junior del concorso "Grifo d'oro Bertone Design competition".
Nel 1976 si laurea in ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Torino.

nel periodo degli anni 80, lavora per Pininfarina, e conseguentemente si occupa per Alfa Romeo del progetto 164.
La 164 nasce da un progetto congiunto tra Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Saab per l'utilizzo di un pianale comune per l'ammiraglia delle rispettive case.
A differenza delle altre case che utilizzano anche il "giro porte" comune, a Fumia per la 164 viene data maggior libertà a causa del target più sportivo e dinamico che si è prefissata l'Alfa Romeo per la nuova auto.
Infatti Fumia fu libero di disegnare in piena autonomia il "giro porte" e di abbassare i duomi degli ammortizzatori anteriori di 3 cm in modo da poter ottenere la linea filante che ancora oggi contraddistingue la bella 164 dalle "sorellastre".
lavorare per Alfa Romeo sotto la direzione di Massacesi lascia all'ing. Fumia molto più libertà di creare rispetto a quando con la GTV e la Spider dovrà confrontarsi con Cantarella e la dirigenza Fiat che nel frattempo era subentrata al potere, la stessa che blocco' la sua Lancia Lybra per 7 anni commercializzandola quando praticamente era già vecchia.
Ed è in questo clima che nascono GTV e Spider.
Uno dei problemi che incontrò fu con l'utilizzo dei fari polielissoidali, che al momento del progetto nessuno in europa conosceva e utilizzava, mentre Fumia li aveva già utilizzati sul prototipo Audi Quartz e in giappone Toyota utlilizzava su una piccola sportiva.
Fu necessario farsene spedire un'esemplare da un amico giapponese per farlo testare in Fiat dove erano convinti che non potesse offrire' una luce sufficiente.
Sucessivamente passa a capo della progettazione per Lancia, dove disegna la Lybra e il suo più grande successo di vendita, ovvero la Lancia Y.
Finita la sua esperienza presso il gruppo Fiat apre il suo studio di design,
il "Fumia design studio", dove si occupa tutt'ora di auto, mobili, ma la sua creatività spazia fino agli oggetti di uso comune, come biro e accendigas, che per quanto possano apparire oggetti banali, dalla sua matita vengono interpretati con uno stile che trasuda passione per il bel design.

www.fumiadesign.com

per i 100 anni di Lancia disegna la J, chiamata così in onore degli amici giapponesi che lo hanno finanziato per realizzare il progetto.




Inoltre collabora attivamente con l'istituto Cemi di Savigliano (cn) dove si insegna la costruzione dei prototipi in scala, usando sia la tecnologia moderna che la manualità.



Molto amato in Giappone, dove spesso è ospite di raduni dedicati alle sue auto, è comunque una persona molto disponibile che non ha smesso di amare il suo lavoro ed è in grado di raccontare aneddoti riguardo i retroscena della nascita delle sue auto di cui potrebbe parlare per ore per la gioia dei presenti.
Da qualche mese, collabora in maniera amichevole ma professionale come sempre con il Lancia Y Club italia, partecipando ai raduni del club e fornendo documentazione a riguardo direttamente dal suo archivio personale, disponibile e affabile come sempre.

[hanamichi]

ecco questa gente invece di incentivarla, di seguirla di assecondarla, viene messa in disparte o "tappata" x questioni "economiche" e con economiche intendo, vogliamo arricchirci di piu' a scapito degli altri.

[Zeuss]

Caspita! Tutte le creazioni che ho visto sul sito sono splendide, la 164 poi, a mio parere, è l'auto più bella di sempre. Sarebbe stato interessante trasportare la creatività di Fumia anche sulla 166.

come dicevo ad Esteta oggi lo devo sentire e gli chiedo se mi manda qualche foto per ampliare il discorso.

[nuvolari]

Wow!! Sono rimasto senza parole mentre spulciavo il sito dell'ing. Fumia. Un curriculum di tutto rispetto, sempre guidato da una sconfinata passione ho apprezzato in particolar modo gli esperimenti sulle vetture simmetriche (concetto che vorrei approfondire) e sulle realizzazione architettoniche in giappone. Secondo me il suo centro di design se pubblicizzato bene potrebbe arrivare ai fasti della Pininfarina o della Bertone, ma hanno anche uno stabilimento produttivo?

più che la simmetria uno dei suoi concetti è il "quadrifrontale", ovvero le forme del frontale che si ripetono in maniera armoniosa sia sulle fiancate che sulla coda.
poi questo comporta anche un discorso ovviamente di simmetrie, infatti la Lancia J ha delle parti intercambiabili come i parafanghi e le porte.
interessante vedere il disegno della J al computer che con un click perde marchi e connotazione lancia e diventa una ammiraglia Alfa Romeo!
non ha uno stabilimento produttivo, è solo uno studio di design.

Continua la collaborazione tra lo staff del Lancia Y Club Italia e l'ing.Fumia, che ci ha concesso in esclusiva delle immagini dal suo archivio PERSONALE!

-Qui l'ing.Fumia ad uno dei raduni "multicolor" organizzati dal club Lancia Y in Giappone

-Mentre autografa le vetture dei suoi fan, ricordo che anche per chi sarà presente al raduno nazionale organizzato dal nostro club avrà questo "privilegio"! Quindi a buon intenditor poche parole, per chi ama la Y è un'evento irrinunciabile!

-Qui sempre in Giappone con le sue "creature", ovvero Lancia Y, Alfa Spider - GTV e Alfa 164

-Qui le una foto di qualche tempo fa con la sua Alfa GTV e Lancia Y, anche se sono state entrambe vendute (la prima ad un suo caro amico in Giappone), non ha nascosto in futuro non gli dispiacerebbe rientrare in possesso di una Y