|
#21
|
||||
|
||||
Infatti e me ne rammarico mi farebbe piacere che ci fosse più gente nel forum e non solo, interessata al passato di un marchio ma a quanto pare qui tutti sono tanto interessati dalle auto di nuova generazione senza preoccuparsi di conoscerne il suo passato!
Ultima modifica di alfa90ista : 21-02-2009 alle ore 15.46.51. |
#22
|
||||
|
||||
Beh!! andando su Internet, Wikipedia, l'enciclopedia libera. si trova tutto e tutti possono studiare la storia............ di qualsiasi genere,
ma aimé purtroppo c'é che siamo molto pigri a cercare leggere il tutto, lo facciamo soltanto quando un super appassionato come alfa90ista lo fa per noi é le inserisce nel forum, allora li ci accorgiamo in realtà di quanto poco cerchiamo é leggiamo informazioni di ciò che amiamo,
__________________
- visita i miei album - nel mio Profilo - alfa 159 2,4 jtd sw Giugiaro alfa 156 2,5 v6 24v Giugiaro alfa 156 2,5 v6 24v J@ck156 YAMAHA YZF 600 R tuhndercat Conquista la folla Conquisterai La Liberta |
#23
|
||||
|
||||
Opel Senator 1977-1994
Opel Senator
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Costruttore: Opel Descrizione generale Tipo Berlina Inizio produzione 1977 Sostituisce la: Opel Diplomat Fine produzione 1994 Sostituita da: Opel Omega Esemplari prodotti 204.640 Altre caratteristiche Dimensioni e pesi Lunghezza Senator A1:4.811 mm Senator A2:4.839 mm Senator B:4.845 mm Larghezza Senator A1:1.728 mm Senator A2:1.722 mm Senator B:1.763 mm Altezza Senator A:1.415 mm Senator B:1.452 mm Passo Senator A:2.683 mm Senator B:2.730 mm Peso Senator A:1370-1435 kg Senator B:1415-1450 kg Altre antenate Opel Admiral e Kapitän Altre eredi Opel Insignia Della stessa famiglia Opel Rekord E Opel Monza Opel Commodore C Concorrenti Alfa Romeo Alfa 6 Audi 200 BMW Serie 7 Mercedes-Benz W116 e W126 La Senator è un'autovettura di fascia alta prodotta dalla Opel tra il 1977 ed il 1994. La Senator A Le ammiraglie Diplomat e Admiral, giunte alla seconda generazione (lanciata nel 1969), non avevano ottenuto il successo sperato. Il look americano e il possente motore V8 (in alternativa al 6 cilindri in linea) non erano stati sufficienti a garantire il successo a due modelli che scontavano lo scarso appeal del marchio Opel nel settore alto del mercato (in cui troneggiavano BMW, Mercedes-Benz e, pur con dei problemi, Jaguar). Occorreva un cambio di strategia: niente più motori V8 e look più europeo. Da queste premesse nacque, nel 1977, la Senator A. Derivata dalla Rekord, di cui conservava il pianale (il passo venne allungato di 1 solo centimetro, da 267 a 268cm) e l'intera meccanica, esclusi i motori. Questi erano i 6 cilindri in linea monoalbero di 2490cc e 2986cc alimentati a iniezione. In entrambi i casi la trasmissione era manuale a 5 marce (quella automatica era optional). Nonostante la carrozzeria fosse totalmente nuova e le vetture non avessero nessun elemento estetico comune, l'ammiraglia Opel assomigliava fin troppo alla meno pregiata Rekord. Anche le prestazioni garantite da 136cv della 2.5 E non erano, a causa del peso elevato, soddisfacenti. Se la cavava meglio la 3.0 E con 180cv. Spaziosa e ben rifinita all'interno (anch'esso specifico), la Senator A scontò, ancora una volta, la scarsa immagine del marchio Opel. Nel 1979 la gamma venne completata dalla versione 2800 a carburatore (2784cc, 145cv). Nel 1983 arrivò il primo restyling: frontale ridisegnato (fari, cofano motore, mascherina), paraurti in plastica (nel colore della carrozzeria), gruppi ottici posteriori a tutta estensione, interni completamente ridisegnati (con la scenografica strumentazione digitale). Dalla gamma dei motori venne eliminato il 2,8 litri a carburatore, mentre la versione 3.0 E divenne disponibile solo nel più sofisticato allestimento CD. Alla fine dello stesso anno debuttò (prima Opel ad adottare questo tipo di propulsore) la Senator 2.3 Turbodiesel, dotata di un propulsore diesel di 2260cc (derivato da quello aspirato della Rekord) sovralimentato con un turbocompressore. La potenza di soli 95cv fornita dal 4 cilindri turbodiesel non consentiva prestazioni particolarmente brillanti, ma i consumi erano abbastanza contenuti. Nel 1987 la Senator A venne rimpiazzata dalla Senator B. La derivazione dalla Omega, che l'anno prima aveva rimpiazzato la Rekord, era ancora più evidente: portiere, parabrezza, parte anteriore del tetto erano comuni ai due modelli. A dare personalità alla seconda generazione dell'ammiraglia tedesca rimanevano alcuni elementi specifici: il frontale (con la grossa mascherina a "quadri"), la coda, i montanti posteriori e gli interni. Al momento del debutto era disponibile un solo motore 6 cilindri in linea con albero a camme in testa e alimentazione a iniezione di 2986cc da 177cv e un unico allestimento (CD). Nel 1990 debuttò anche la versione dotata di testata a 24 valvole e 204cv di potenza. La Senator B, che era oggettivamente meno elegante della prima serie, non ebbe successo (per le consuete ragioni) ed uscì di listino nel 1994. La produzione In tutto sono stati prodotti 134.735 esemplari di Senator A (74.412 Senator A1 e 60.323 Senator A2) e 69.905 di Senator B (incluse le versioni per il mercato inglese vendute con marchio Vauxhall). Oltre che con il marchio della Casa madre e come Vauxhall Senator (cioè la Opel Senator con marchio Vauxhall prodotta dal 1984 in poi, la vettura fu anche prodotta come Vauxhall Royale (corrispondente alle prime Senator prodotte fino al 1984) e come Chevrolet Senator. Le versioni vendute in Italia sono state: •Senator A1 2.5 E •Senator A1 2.8 •Senator A1 3.0 E •Senator A2 2.5 E •Senator A2 3.0 E CD •Senator A2 2.3 TD •Senator B 3.0i CD •Senator B 3.0i CD 24v
__________________
My garage: Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I. Alfa Romeo 164 3.0 V6 i.e. 192hp 1988 A.S.I. Ford Escort cabriolet 1.4 Ghia 1988 A.S.I. Audi A6 1.9 TDi sedan 2003 Opel Astra GTC 1.3 CDTI 2008. Ultima modifica di J@ck156 : 21-02-2009 alle ore 16.43.39. Motivo: Ridimenzionamento foto!!! |
#24
|
||||
|
||||
Opel Monza
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Opel Monza Costruttore: Opel Descrizione generale Tipo Coupé Inizio produzione 1977 Fine produzione 1987 Sostituita da: Opel Calibra Esemplari prodotti 46.008 Altre caratteristiche Dimensioni e pesi Lunghezza 4.692-4.720 mm Larghezza 1.728-1.734 mm Altezza 1.380 mm Passo 2.668 mm Peso 1.375 kg Della stessa famiglia Opel Rekord E Opel Commodore C Opel Senator A Concorrenti Alfa Romeo Alfetta GTV6 BMW Serie 6 E24 Peugeot 504 Coupé La Monza è un'autovettura prodotta dalla Opel tra il 1977 ed il 1987. La Monza era la versione coupé della Senator, di cui conservava la meccanica, parte degli interni (plancia) e la sezione anteriore della carrozzeria. Disponibile sia con la versione da 2,5 litri che con quella di 3 litri del 6 cilindri in linea a iniezione della Senator, la sportiva tedesca aveva coda fastback con portellone e abitabilità per 4 persone. Nonostante il nome, che evocava epiche competizioni automobilistiche, le prestazioni erano le stesse della berlina da cui derivava. Anche il comportamento stradale era identico dal momento che anche il passo era il medesimo. La gamma per l'Italia, inizialmente composta dalle versioni 2.5 E (2490cc da 136cv) e 3.0 E (2986cc, 180cv), venne completata nel 1979 dalla versione 2.8 a carburatore (2784cc, 145cv), disponibile anche con trasmissione automatica a 3 rapporti (quella standard era manuale a 5). Nel 1982, in occasione del restyling della Senator, anche la Monza venne ritoccata nel frontale (che cambiava come quello della berlina), nei paraurti (in plastica verniciata nel colore della carrozzeria anziché in acciaio) e negli interni (completamente rinnovati e arricchiti della scenografica strumentazione digitale). L'unica versione disponibile era la 3.0 GS/E, con motore 3 litri a iniezione da 180cv. In alcuni mercati, però, la Monza fu proposta con due nove motorizzazioni, più ridotte e quindi più economiche, in modo da tentare di raccogliere clientela nella fascia di mercato immediatamente più bassa. Tali motorizzazioni erano un 2 litri (1979 cc da 115 CV) ed un 2.2 litri (2197 cc, sempre da 115 CV). In seguito a tale serie di aggiornamenti, la Monza divenne nota come Monza A2 (la precedente versione della Monza era invece nota come Monza A1). La Monza uscì di listino nel 1987 assieme alla Senator A, dopo esser stata prodotta in 46.008 esemplari. Non venne proposta una versione coupé della Senator B. P.S. guardate queste http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=152038182 . Ultima modifica di alfa90ista : 21-02-2009 alle ore 21.08.29. |
#25
|
||||
|
||||
Opel Omega 1986-2003
Opel Omega
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Opel Omega Costruttore: Opel Descrizione generale Tipo principale Berlina Altre versioni station wagon Inizio produzione 1986 Sostituisce la: Opel Rekord Serie: Omega A:1986-94 Omega B:1994-2003 Fine produzione 2003 Altre antenate Opel Commodore Esemplari prodotti 1.758.252 in totale Note L'Omega era un'autovettura di fascia alta prodotta dalla casa automobilistica tedesca Opel, tra il 1986 e il 2003. Genesi e sviluppo Durante la prima metà degli anni '80 divenne evidente che la Rekord E stava rapidamente invecchiando e bisognava quindi correre ai ripari cominciando a lavorare ad un progetto nuovo, anche perché la concorrenza, specialmente delle BMW Serie 5, Audi 100 e delle Mercedes-Benz W123, si stava facendo particolarmente mordente e stava dando inizio a quell'egemonia commerciale nel settore delle berline di fascia alta che ancor oggi è più schiacciante che mai. La Casa di Rüsselsheim investì quindi 2 miliardi di marchi per il progetto e la realizzazione di una nuova vettura. La particolarità su cui si voleva porre l'accento era l'aerodinamicità delle linee, in maniera da contenere i consumi e proporre così una berlina vincente da quel punto di vista. La nuova vettura fu pronta al lancio nel settembre 1986. Omega A [modifica] Opel Omega A Una Omega A berlina Descrizione generale Versioni Berlina a 3 volumi e station wagon Anni di produzione 1986-1994 Premio Auto dell'anno nel 1987 Altre caratteristiche Dimensioni e pesi Lunghezza 4.787 mm Larghezza 1.786 mm Altezza 1.455-1.480 mm Passo 2.730 mm Peso 1410-1545 kg Della stessa famiglia Opel Senator B Concorrenti Alfa Romeo 164 Audi 100 BMW Serie 5 Citroën CX ed XM Fiat Croma Ford Scorpio Lancia Thema Mercedes-Benz W124 Peugeot 505 e 605 Renault 25 e Safrane Rover Serie 800 Volvo Serie 200,740,760 e 850 Esemplari prodotti 961.241 Note Un Omega A Caravan La nuova vettura fu battezzata Omega e fin dalla sua presentazione si fece notare per alcune caratteristiche particolari, come il frontale piuttosto sfuggente ed aerodinamico, un aspetto voluto dai progettisti Opel per realizzare una vettura in grado di contenere i consumi di carburante. Tale design del frontale, in realtà, altro non era che un'evoluzione dello styling del frontale delle ultime Rekord, ma fu proprio nell'Omega che raggiunse la sua efficacia più evidente, efficacia rapportata ovviamente alla produzione automobilistica dell'epoca. La Omega fu disponibile fin da subito come berlina a tre volumi e 4 porte o come station wagon, denominata Caravan. Oltre all'aspetto esteriore, la Omega propose alcune novità, che all'epoca erano tipiche delle auto di fascia alta, come la gestione del motore da parte di una centralina elettronica (su alcuni modelli), l'aria condizionata, il computer di bordo ed un dispositivo elettronico di autodiagnostica, utile ai tecnici Opel per rilevare eventuali guasti. Il suo successo presso la critica la portò ad essere nominata Auto dell'anno nel 1987. Come la Rekord, la Omega era prodotta a Rüsselsheim, ed in due varianti di carrozzeria ossia come berlina a tre volumi e station wagon, quest'ultima denominata Caravan. Inizialmente, la Omega fu proposta con motorizzazioni a benzina da 1.8 (82 o 90 CV), 2 litri (da 115 o 122 CV) e 3 litri (da 156 o 177 CV), più una motorizzazione a gasolio da 2.3 litri, disponibile sia aspirata che sovralimentata (73 o 90 CV). Un altro aspetto di rilievo per un'auto dell'epoca stava nel fatto che parte di tali motorizzazioni era anche disponibile in versione catalizzata. Nell'agosto del 1987, l'unità di base da 1.8 litri, già disponibile in due livelli di potenza, fu rimpiazzata dalle versioni 1.8 S e 1.8i, quest'ultima con alimentazione ad iniezione elettronica, e rispettivamente della potenza di 88 e 115 CV. Nel 1988 fu introdotta una nuova motorizzazione da 2.4 litri, in modo da colmare il vuoto tra il 2 litri ed il 3 litri benzina. Nello stesso anno, le due unità da 3 litri furono sostituite da un 3 litri catalizzato da 177 CV. L'anno con le novità più corpose ed interessanti fu il 1990, anno in cui fu lanciata una versione equipaggiata da un 6 cilindri catalizzato da 2.6 litri della potenza di 150 CV. Vista posteriore di una Omega A berlina Nello stesso anno il 3 litri non catalizzato da 177 CV fu rimpiazzato dal nuovo 3 litri catalizzato a 4 valvole per cilindro della potenza di 204 CV. Sempre nel 1990 furono preparati alcuni esemplari di Omega Evolution 500, una versione stradale della Omega che avrebbe corso nel DTM. Da tale modello, la Opel derivò un'altra versione, ancora più brutale, la Omega Lotus. Nel 1991 vi fu un leggero restyling generale. Nel 1992 fu tolta di produzione l'unità da 1.8, oramai inadeguata: la gamma a quel punto era composta da due versioni con motore da 2 litri, dalla versione con motore da 2.4 litri, dal 2.6, da due versioni con motore da 3 litri e dalle due versioni diesel e turbodiesel con motore da 2.3 litri. In tale configurazione, che includeva anche le versioni Caravan, la prima serie della Omega si avviò verso la fine della sua carriera, fine sopraggiunta nel giugno del 1994. La Omega Evolution 500 Una Omega Evolution 500 All'inizio del 1990 fu realizzata una serie molto limitata (solo 500 esemplari) di Omega Evolution 500, che altro non era che la versione stradale della vettura che avrebbe partecipato, senza molto successo, al DTM. La versione stradale era necessaria per l'omologazione della vettura nel campionato tedesco. La Omega Evolution 500 fu realizzata da Opel in collaborazione con Irmscher, un preparatore ancor oggi legato alla Opel nel settore delle elaborazioni e del tuning. La vettura prese come base il 3 litri della normale produzione Omega, che però fu rielaborato fino a raggiungere 230 CV nella versione stradale e fino a ben 440 nella versione da gara. La velocità massima era di 249 km/h, che però divennero quasi 300 nella Omega Evo 500 da gara. La Omega Lotus Una Opel Omega Lotus L'Omega Lotus rappresenta ancor oggi una delle icone per quanto riguarda le berline estreme ad alte prestazioni.La storia di questa vettura risale alla fine degli anni'80, dopo la realizzazione della Evo 500,si decise,sulla base di quest'ultima,di realizzare una versione ancora più estrema. Il progetto fu avviato nel 1989, ma la vettura definitiva fu pronta solo nel 1990. Per realizzare l'Omega Lotus, la Casa tedesca si rivolse alla Lotus(casa che da sempre vantava un indiscusso passato sportivo di alto livello),all'epoca di proprietà della General Motors.In un primo momento i tecnici Inglesi cercarono di infilare, sotto il cofano dell'Omega, il V8 della Corvette ZR1 ma il tentativo fu vano.Quindi si penso di elaborare la meccanica originaria, cioè il tranquillo 3.0 V6 che l'Opel Omega già montava nella sua versione di punta. Fu allungata la misura della corsa (da 69.8 ad 85 mm) fino a toccare i 3615cc di cilindrata. Ma non fu tutto: assieme a tale operazione, già profonda di per se', venne diminuito drasticamente il rapporto di compressione per poter montare ben due turbine Garrett T25. L'affidabilità era garantita da un potente sistema di raffreddamento, un intercooler aria-acqua,due radiatori dell'olio e un sistema elettronico per il funzionamento del raffreddatore a motore spento .Ed inoltre, dalla Chevrolet Corvette ZR1 fu preso il cambio a 6 marce, mentre il differenziale era di origine Holden.Furono rivisti anche i freni, tutti e quattro a disco autoventilanti, del diametro di 330 mm dotati di pinze ad alte prestazioni. Vista posteriore di una Omega Lotus
__________________
My garage: Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I. Alfa Romeo 164 3.0 V6 i.e. 192hp 1988 A.S.I. Ford Escort cabriolet 1.4 Ghia 1988 A.S.I. Audi A6 1.9 TDi sedan 2003 Opel Astra GTC 1.3 CDTI 2008. Ultima modifica di J@ck156 : 25-02-2009 alle ore 08.06.07. Motivo: Ridimenzionamento foto |
#26
|
||||
|
||||
Opel Omega 1986-2003 2a parte.
La carrozzeria presentava numerose modifiche, paraurti con spoiler maggiorati, alettone posteriore per aumentarne la stabilità, passaruota allargati per ospitare pneumatici 265/40 ZR 17 dietro e 235/45 ZR17 avanti. La vettura così ottenuta disponeva di una potenza massima di 377 CV (277 Kw) e raggiungeva una velocità massima di ben 283 km/h, scattando da 0 a 100 km/h in soli 5".
Fu la berlina quattro porte più veloce del mondo: per la prima e finora unica volta nella storia del marchio, una Opel stradale poté permettersi di fronteggiare ad armi pari vetture come Ferrari e Porsche. Gli esemplari creati furono circa 1100. Circa 800 furono Opel Omega, mentre le rimanenti erano Vauxhall Carlton (la versione Inglese della Opel Omega). La Omega Lotus fu prodotta fino al 1994. Tabella riepilogativa Nella seguente tabella a scomparsa sono riportate le caratteristiche tecniche delle principali versioni della Omega A: Omega A:dati tecnici Modello Anni di produzione N°cilindri Cilindrata cc Alimentazione Potenza CV Coppia Massima Nm Velocità Massima km/h Accelerazione 0-100 km/h Omega 1.8 1986-87 4L 1796 Carburatore 90 a 5400 giri/min 132 a 3000 giri/min 180 15" Omega 1.8 Kat 1986-87 4L 1796 Carburatore 82 a 5400 giri/min 132 a 3000 giri/min 175 16"5 Omega 1.8 S 1987-90 4L 1796 Carburatore 88 a 5200 giri/min 145 a 3400 giri/min 180 14"8 Omega 1.8i 1987-92 4L 1796 Iniezione 115 a 5600 giri/min 157 a 4000 giri/min 192 12"8 Omega 2.0i 1986-87 4L 1998 Iniezione 122 a 5400 giri/min 167 a 2600 giri/min 200 10"5 Omega 2.0i Kat 1986-94 4L 1998 Iniezione 115 a 5400 giri/min 172 a 2600 giri/min 193 13" Omega 2.4i 1988-94 4L 2410 Iniezione 125 a 4800 giri/min 191 a 2500 giri/min 200 11"5 Omega 2.6i Kat 1990-93 6L 2593 Iniezione 150 a 5600 giri/min 216 a 3600 giri/min 215 10" Omega 3.0i 1986-90 6L 2969 Iniezione 177 a 5600 giri/min 225 a 4400 giri/min 227 9" Omega 3.0i Kat 1986-88 6L 2969 Iniezione 156 a 5600 giri/min 235 a 4100 giri/min 213 10" Omega 3.0i 24V 1990-94 6L 2969 Iniezione 204 a 6000 giri/min 265 a 3600 giri/min 242 8"5 Omega Evolution 500 1990 6L 2969 Iniezione 230 a 6700 giri/min 280 a 3500 giri/min 250 7"2 Omega Lotus 3.6i 24V Biturbo 1990-94 6L 3615 Iniezione 377 a 5500 giri/min 557 a 4200 giri/min 283 5"4 Omega 2.3 D 1986-94 4L 2260 Iniezione 73 a 4400 giri/min 135 a 2400 giri/min 163 23"5 Omega 2.3 TD 1986-88 4L 2260 Iniezione 90 a 4200 giri/min 186 a 2100 giri/min 170 17" Omega 2.3 TD 1988-94 4L 2260 Iniezione 100 a 4200 giri/min 214 a 2200 giri/min 180 14" Per quanto riguarda il resto della meccanica, la Omega A montava unicamente motori con distribuzione a due valvole per cilindro, tranne che nelle Omega 3.0 24V, nella Omega Lotus e nella Omega Evolution 500. Il cambio era manuale a 5 marce: su tutta la gamma, ad eccezione delle versioni a gasolio, era possibile avere a richiesta un cambio automatico a 4 rapporti. I freni erano a disco sulle quattro ruote su tutta la gamma: le versioni di punta montavano dischi maggiorati. Le sospensioni erano anteriormente a ruote indipendenti con schema MacPherson e posteriormente a ruote interconnesse. Omega B [modifica] Opel Omega B Una Omega B berlina Descrizione generale Versioni Berlina a 3 volumi e station wagon Anni di produzione 1994-2003 Altre caratteristiche Dimensioni e pesi Lunghezza 4.898 mm Larghezza 1.776 mm Altezza 1.455-1.545 mm Passo 2.730 mm Peso minimo 1.605 kg Della stessa famiglia Holden Commodore e Monaco Concorrenti Alfa Romeo 164 e 166 Audi 100 e A6 Bmw serie 5 Citroën XM Honda Accord Fiat Croma 1985-1997 Ford Scorpio e Mondeo Lancia Thema e K Nissan Maxima Peugeot 605 e 607 Renault Safrane e Vel Satis Rover Serie 800 e 75 Volvo 850, S70 ed S60 Esemplari prodotti 797.191 Un Omega B Caravan La nuova serie della Omega, denominata Omega B, fu lanciata nel giugno del 1994, subito dopo aver pensionato la serie precedente. Rispetto alla vecchia Omega, il nuovo modello appariva gradevolmente rinnovato, con linee più morbide ed affusolate. Il pianale era lo stesso della Omega precedente, ma nonostante i tanti rinnovamenti estetici, la nuova vettura aveva ingombri poco diversi da quelli della prima serie. La Omega B fu nuovamente proposta come berlina e come station wagon. La gamma motoristica iniziale prevedeva tre motori a benzina da 2, da 2.5 e da 3 litri più un motore turbodiesel da 2.5 litri. Quest'ultimo era un 6 cilindri in linea di origine BMW, ma depotenziato da 143 a 130 CV. L'unità di base da 2 litri era in commercio sia nella configurazione a due valvole per cilindro, sia in quella a quattro ed erano inizialmente le uniche unità a 4 cilindri. Quelle da 2.5 e 3 litri erano infatti dei V6. Per il mercato italiano era inizialmente assente la versione a benzina da 2.5 litri, sopraggiunta però più tardi, nel 1996. Nel 1997 fu introdotto un nuovo propulsore 2 litri a gasolio ad iniezione diretta, in affiancamento al turbodiesel BMW da 2.5 litri. Il 1998 vide alcuni aggiornamenti di dettaglio all'impianto frenante e ad alcuni dispositivi elettronici, mentre nel 1999 le due unità di base da 2 litri furono sostituite da un nuovo propulsore 2.2 litri 16V, che andò quindi a proporsi come base della gamma. Due furono invece le novità per il 2000: da una parte il V6 benzina da 2.5 litri fu sostituito da un nuovo 2.6, sempre in configurazione V6, mentre dall'altra il 2 litri turbodiesel fu rimpiazzato da un 2.2 sempre ad iniezione diretta. Nel 2001 la versione di punta con V6 da 3 litri fu equipaggiata da un V6 da 3.2 litri, solo di poco più potente per privilegiare invece l'elasticità di marcia. Nello stesso anno, per pochissimo tempo, solo qualche settimana, fu messa in listino una "super-Omega", denominata Omega V8 e dotata, appunto, di un V8 Chevrolet da 5.7 litri, per ben 312 CV di potenza massima: la vettura fu tolta di produzione dopo pochissimo a causa di problemi di affidabilità. La produzione si è fermata nel 2003, e non vi è stata alcuna sostituzione diretta della macchina, anche se la Opel Vectra e la Opel Signum hanno parzialmente sostituito il ruolo della Omega. Tabella riepilogativa [modifica] Nella seguente tabella a scomparsa sono riportati i dati tecnici relativi alle principali versioni della Omega B. I dati tra parentesi sono relativi alle versione station wagon: Omega B:dati tecnici Modello Anni di produzione N°cilindri Cilindrata cc Potenza CV Coppia Massima Nm Velocità Massima km/h Accelerazione 0-100 km/h Omega 2.0i 1994-99 4L 1998 115 a 5400 giri/min 178 a 2800 giri/min 195 (187) 13" (14") Omega 2.0i 16V 1994-99 4L 1998 136 a 5600 giri/min 185 a 4000 giri/min 210 (202) 11" (11"5) Omega 2.2i 16V 1999-2003 4L 2198 144 a 5800 giri/min 203 a 4000 giri/min 210 (202) 10"5 (11") Omega 2.5i 24V 1994-2000 V6 2498 170 a 6000 giri/min 227 a 3200 giri/min 223 (215) 10"5 (11") Omega 2.6i 24V 2000-03 V6 2597 180 a 6000 giri/min 240 a 3400 giri/min 229 (221) 9"5 (10") Omega 3.0i MV6 24V 1994-2001 V6 2962 211 a 6000 giri/min 270 a 3600 giri/min 240 (232) 8"8 (9"3) Omega 3.2i 24V 2001-03 V6 3175 218 a 6000 giri/min 290 a 3400 giri/min 240 (232) 9" (9"5) Omega 2.0 DTI 1997-2000 4L 1995 100 a 4000 giri/min 205 a 2750 giri/min 188 (180) 13"5 (13") Omega 2.2 DTI 2000-03 4L 2172 120 a 4000 giri/min 280 a 1600 giri/min 195 (190) 12"5 (13") Omega 2.5 TD 1994-2001 6L 2497 130 a 4500 giri/min 250 a 2200 giri/min 200 (195) 12" (12"5) Omega 2.5 DTI 2001-03 6L 2497 150 a 4000 giri/min 300 a 1750 giri/min 208 (200) 10"5 (11") Le altre Omega :Una Cadillac Catera, la Omega statunitense Nel Regno Unito, la Omega A era venduta come Vauxhall Carlton, e la Omega B come Vauxhall Omega. La Omega era anche costruita e venduta in Brasile, dove era conosciuta come Chevrolet Omega e Suprema (station-wagon). La versione A della Omega B MV6 era anche venduta in Nord America con il nome di Cadillac Catera. Tornando nuovamente al Regno Unito, la Omega era l'auto comunemente utilizzata dalla Polizia locale; successivamente, a seguito della cessazione della produzione, l'autovettura in forza alla polizia è divenuta la Vauxhall Vectra. La Omega è anche stata convertita in limousine e nella versione carro funebre.
__________________
My garage: Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I. Alfa Romeo 164 3.0 V6 i.e. 192hp 1988 A.S.I. Ford Escort cabriolet 1.4 Ghia 1988 A.S.I. Audi A6 1.9 TDi sedan 2003 Opel Astra GTC 1.3 CDTI 2008. |
#27
|
||||
|
||||
Opel Omega Lotus
Alla fine degli anni Ottanta, la Opel, come molti dei marchi generalisti, copriva molte delle fasce di mercato presenti in maniera autonoma. L’ammiraglia, già ai tempi si chiamava Omega ed era quella che noi oggi definiremmo una berlina di grandi dimensioni "sanza infamia e sanza lode". Vicina, per lo più, a berline del calibro della Fiat Croma piuttosto che della Bmw serie 5, l’auto mostrava un design gradevole, ma non certo emozionale dal punto di vista estetico, così come gli interni erano maggiormente votati al rigore e alla robustezza piuttosto che al design o al lusso più sfrenato. Maturava in quel periodo, presso la GM, l’idea di arricchire la gamma con una vettura dalle caratteristiche prettamente sportive. Ma cosa utilizzare? Occorreva qualcosa che non costasse eccessivamente, abbastanza potente sia di cavalli sia di coppia, e che non richiedesse la progettazione ex-novo di tutta la meccanica. Si optò così, per il motore della sportiva americana per eccellenza: la Chevrolet Corvette. Tuttavia, il voluminoso motore della Chevrolet poco gradiva la misura europea della Omega e, sebbene i tecnici si fossero impegnati al massimo delle loro possibilità, non si riuscì nell’impresa. Cosa fare? Cancellare il progetto? Continuare? Ma con che cosa? In quel di Detroit, si ricoradarono di una piccola azienda inglese da loro posseduta, rinomata nel mondo e con una storia sportiva di tutto rispetto: la Lotus. Immediatamente il progetto si rimise in moto. Si decise di non utilizzare il V8 da 3,5 litri della Esprit, ritenuto alquanto costoso da adattare nel vano motore della Omega. Si decise invece di compiere un vero e proprio lavoro di rivisitazione sfrututtando quello che la Omega aveva da offrire. L’unità che avrebbe equipaggaito questa berlina sportiva sarebbe stati il 3.0i da 188cv della Opel. Ora, questo motore, era conosciuto in Europa per la sua grande affidabilità e la sua discreta progressione (confrontato con le altre Omega: la 1.8i, la 2.3D,...) non certo per la sua cattiveria, o per la sua potenza. I tecnici inglesi conoscevano, però il fatto loro. Il motore ricevette una nuova testata allegerita, a 4 valvole per cilindro, la cilindrata venne portata a 3,6 litri e, vennero installate due turbine Garrett T25 con intercooler raffreddato ad acqua (all’inizio si era pensato ad una sola turbina più grande ma i tecnici Lotus non furono soddisfatti dei collaudi). La Omega, riuscì, comunque, ad avere qualcosa della Corvette: il cambio a 6 rapporti, l’unico in casa Gm, pare, in grado di sopportare la coppia che il motore erogava. Anche le sospensioni, l’assetto e la scocca subirono profondi interventi in modo da poter scaricare l’esuberante coppia e la Grande potenza di questo motore. La vettura, infatti, erogava 377 CV (!) a 5200 giri, con una coppia di 419 lb-ft, che, sperando di non aver sbagliato le conversioni, si traducono in una coppia di 671 Nm (!). Con questo motore le prestazioni erano davvero mozzafiato: velocità massima di oltre 280 kmh (286 kmh secondo la Opel), 0-100kmh in 5.1-5.2 s (ho valori discordanti). La caratterizzazione estetica era alquanto pesante ma, necessaria per l’aerodinamica (specialmente quando si raggiungevano veloctà elevate per le quali la vettura inizialmente non stata concepita). L’interno veniva riarredato con sedili sportivi, nuovo volante e leva cambio in pelle, anche se, paradossalmente, la plancia non cambiava di una virgola rispetto a quella di serie se si eccettuano tachimetro e contagiri, il primo con fondoscala a 320Kmh (in perfetto stile Opel). Oltre ad avere un prestazioni eccezionali, anche la tenuta, la stabilità, la manegevolezza, considerando sia la vettura da cui derivava, sia le concorrenti dell’epoca, erano veramente degni di nota. Solo la Alpina B10 Biturbo riusciva a fare meglio, in virtù del motore V8; ma le mancava il valore agginto di essere una berlina regolarmente inserita nei listini della casa madre (la Opel inseriva la Omega Lotus a listino, cosa che Bmw non faceva con la Alpina). Tra le curiosità, va ricordato che la Opel, non partecipava all’accordo stipulato dalle altre case tedesche (ad esclusione di Porsche) per il quale le auto sportive dovevano essere autolimitate a 250Kmh poichè, prima d’ora, mai una vettura Opel era arrivata a tanto. LA Calibra 2.0 Turbo 4x4 arrivava "solo" a 245kmh. La macchina entrò nei listini nel 1991 e uscì di produzione nel 1994, anno del debutto della nuova versione, in totale ne sono state prodotte 1100 esemplari, dei quali 440 solo per il mercato inglese nel quale l’auto era conosciuta con il nome di Carlton. Durante la sua vita, non ha subito restyling. La Opel ha spesso ricordato che questa è stata la berlina più veloce del mondo, oltre che un qualcosa di più rispetto ad una semplce elaborazione da parte di una casa per conto di un’altra. Un’auto che riusciva a trasmettere, comunque, un qualcosa di Lotus. Cosa che, invece, per il modello successivo non si è ripetuto (La GM ha realizzato per altri mercati, diversi da quello europeo, versioni sportive usufrendo della linea e del pianale Omega: ad esempio Holden, Pontiac, ma, non basta installare un motore potente per fare automobili sportive). fonte : autopareri.com
__________________
My garage: Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I. Alfa Romeo 164 3.0 V6 i.e. 192hp 1988 A.S.I. Ford Escort cabriolet 1.4 Ghia 1988 A.S.I. Audi A6 1.9 TDi sedan 2003 Opel Astra GTC 1.3 CDTI 2008. Ultima modifica di alfa90ista : 24-02-2009 alle ore 23.03.03. |
#28
|
||||
|
||||
Citazione:
se le persone vengono definite appassionati solo perchè fanno il copia/incolla da wikipedia, io non sono d'accordo.... se invece vengono ritenuti appassionati per altri motivi... nulla da dire! A questo punto non sarebbe meglio mettere solo il link? Fine considerazione personale
__________________
Crosswagon distintive 147 1.6 T.S. 120 cv. 5 porte nata progression ora diventata + che distintive http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=324 Alfa 75 3.0 V6 America la cattiva http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=1409 Alfa 90 2.5 V6 Quadrifoglio oro l'ammiraglia http://forum.alfaclub.it/showthread....2109#post42109 Alfasud Giardinetta.. in attesa di un lungo restauro Giulia 1300 super... http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=9706 |
#29
|
||||
|
||||
Sarei curioso di sapere quanti soldi ci vorrebbero per una Omega Lotus.. ne ho vista alcune nelle fiere di auto d'epoca che spesso visito ma non c'era mai il prezzo esposto e andare a chiedere ai vari venditori non mi andava, ma di una cosa ne sono sicuro... il prezzo è al di fuori della mia portata!
__________________
Crosswagon distintive 147 1.6 T.S. 120 cv. 5 porte nata progression ora diventata + che distintive http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=324 Alfa 75 3.0 V6 America la cattiva http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=1409 Alfa 90 2.5 V6 Quadrifoglio oro l'ammiraglia http://forum.alfaclub.it/showthread....2109#post42109 Alfasud Giardinetta.. in attesa di un lungo restauro Giulia 1300 super... http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=9706 |
#30
|
|||
|
|||
Io ho provato a fare una piccola ricerca e ne è venuto fuori che i prezzi partono dai 20 fino ai 40mila o permutazione con porche o maserati qua di seguito qualche altra foto http://www.maximiliankautomobili.com/index3.html
__________________
VIVA LE ALFA ORA E PER SEMPRE NEI SECOLI DEI SECOLI |
Powered by vBulletin® Version 3.7.0
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 2008 Alfaclub.it Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale.
|