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GIULIA SPRINT SPECIALE in scala 1/43 sempre della Metro, Alfa Romeo Sport Collection. La vettura in veste da gara partecipò alla Targa Florio del 1965.
La Giulia Sprint Speciale venne presentata al Salone di Ginevra del 1963: montava il motore da 1600 cc in luogo di quello da 1300 cc montato sulla Giulietta SS e ciò consentì una maggiore elasticità di funzionamento pur mantenendo la medesima velocità massima di 200 km/h. Pochi e lievi gli aggiornamenti di carrozzeria e degli allestimenti rispetto alla Giulietta SS. |
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GIULIA T.I. SUPER in due esemplari scala 1/43 della Metro (Alfa Romeo Sport Collection). L'esemplare di colore bianco corse in Svezia il Rally del Sole di Mezzanotte nel 1964: condotta dalla coppia Tecilla-Milior si classificò al secondo posto. L'esemplare di coloreo rosso, invece, partecipò alla 6 Ore Sport di Buenos Aires del 1990 (rievocazione storica) condotta da Magenta.
La Giulia T.I. Super venne presentata il 24 aprile 1963 a Monza con il compito di migliorare ancora il già ottimo livello di prestazioni della precedente 1600 T.I. presentata l'anno prima. La vettura venne potenziata con il motore di 113CV della Sprint Speciale a due carburatori doppio corpo orizzontali. Dal settembre dello stesso venne dotata di freni a disco sulle quattro ruote in luogo dei freni a tamburo, anche se alcuni esemplari continuarono a mantenere la precedente configurazione dell'impianto. Solo 501 gli esemplari prodotti. |
#53
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GIULIA TZ anche la versione berlinetta di Zagato compare nella mia collezione con i due esemplari in scala 1/43 della Metro per l'Alfa Romeo Sport Collection. La vettura in livrea blu corse al Gran Premio del Mugello del 1967 con Bonomi-Raffy, mentre quella in livrea rossa si classificò seconda nella categoria fino a 1600 cc alla 24 Ore di Le Mans del 1964 con la coppia Sala-Biscaldi.
Fu una delle vetture più vincenti nel panorama sportivo degli anni '60, insieme con la sua evoluzione ovvero la TZ2. Il telaio tubolare, la carrozzeria in lega leggera, il motore sufficientemente potente (da 129CV SAE delle contemporanee Giulia SS e T.I. Super), il ponte posteriore a ruote indipendenti con freni all'uscita del differenziale ne fecero una vettura protagonista nella categoria Gran Turismo. Motore, scatola del cambio ed altri organi provenivano dalla Giulia, mentre le parti rimanenti furono progettate e costruite al Portello per poi essere cedute all'Autodelta di Udine dove, sotto la direzione dell'ingegner Carlo Chiti, si realizzò il montaggio ed il completamente delle vetture. Tra gli innumerevoli successi ricordiamo: la Coppa FISA a Monza (1963); la 12 Ore di Sebring, la 48° Targa Florio, la 1000 km del Nurburgring, la 24 Ore di Le Mans, il Tour de France, la Coupe des Alpes (1° assoluta), il Tour de Corse (1° e 2° assoluta) nel 1964; i primi tre posti di classe a Sebring ed il 1° di classe alla Targa Florio del 1965. |
#54
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GIULIA TZ2 sorella maggiore e più potente della precedente TZ1. Presente nella collezione in 3 esemplari:
* in scala 1/43 della Metro (Alfa Sport Collection), entrambi gli esemplari della serie: in livrea rossa la vettura prima classificata nella categoria fino a 1600 cc alla 1000 km del Nurburgring del 1966 condotta da Bianchi-Schultze; in livrea azzurra la vettura di Zeccoli-Volonterio che partecipò alla 1000 km di Monza del 1967 * sempre in scala 1/43 della Model Best, in livrea rossa (quella senza basetta in plastica) in edizione limitata. La TZ2 nacque nel 1965 in versione rigorosamente da corsa, prodotta solo in 9 esemplari, con assetto abbassato, carrozzeria in vetroresina, carter secco e testata a due candele per cilindro: 170CV a 7500 giri! Tra le affermazioni della vettura ricordiamo anche la vittoria di classe fino a 1600 cc alla 1000 km di Monza del 1965 con Bussinello-De Adamich e la vittoria di classe alla 12 Ore di Sebring del 1966 con Geki Russo. |
#55
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GIULIA SPRINT GTA ovvero la Giulia Gran Turismo Alleggerita realizzata da Orazio Satta e da Giuseppe Busso per soli scopi agonistici, nacque per prendere il posto della Giulia T.I. Super nelle gare della categoria Turismo. Gran Turismo perchè prevedeva scocca, pianale ed ossatura della Giulia GT di serie, Alleggerita perchè la carrozzeria, invece che in lamiera di acciaio, venne rivestita in Peraluman, lega leggera già utilizzata su Giulietta SZ e Giulia TZ. Due soli i colori previsti: rosso Alfa e biancospino. Partecipò e vinse tutto quello che poteva vincere dalla fine degli anni '60 e fino agli anni '70 nella categoria Turismo e poi continuò a mietere successi anche negli anni '80 nella categoria Gran Turismo. Pochissimi gli esemplari destinati all'impiego comune, che si rivelarono comunque piacevolissime vetture dalla guida entusiasmante.
Nella mia collezione la GTA è presente con 4 esemplari: * scala 1/43, della Metro (Alfa Romeo Sport Collection), colore rosso, condotta da Andrea De Adamich alla 4 Ore di Monza del 1966 * scala 1/43, della Metro (Alfa Romeo Sport Collection), colore blu/oro, prima classificata alla Coppa Carri di Monza del 1967 condotta da Benelli * scala 1/18, della Road Signature, colore rosso, versione stradale, porte e cofani apribili * scala 1/18, della Pego Italia, colore rosso, versione corsa, porte e cofani apribili |
#56
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GIULIA GTC Gran Turismo Cabriolet in scala 1/43 della Grani & Partners, venduta in edicola dalla DeAgostini, se non ricordo male facente parte della collezione Spider & Cabrio di qualche anno fa.
La Giulia GTC venne prodotta a partire dal 1964 mantenendo le stesse caratteristiche tecniche della Sprint GT. L'allestimento venne eseguito dalla Touring di Milano sul pianale rinforzato per ridurre la flessione dovuta alla mancanza del padiglione. Restò in produzione per poco tempo, fino al 1966: solo 1000 gli esemplari prodotti, di cui la maggior parte venduta all'estero. In Italia, infatti, non ebbe che un tiepido successo. |
#57
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GIULIA T.I. Turismo Internazionale in scala 1/42 della Mebetoys. In livrea verde militare, versione Polizia Squadra Volante. E' un esemplare molto datato ed i segni del tempo si vedono chiaramente sulla carrozzeria: in alcuni punti si possono notare delle screpolature, sinonimo che la vettura è stata utilizzata come "giocattolo", ed inoltre manca sia l'antenna nella parte anteriore che il lampeggiante sul tetto. Al loro posto due "bei" buchi!!!! Due cose da notare però: le porte apribili ed i molleggi alle ruote (una sorta di ammortizzazione). Da considerare che il modellino ha davvero i suoi anni sulle spalle, almeno una ventina se non di più...
GIULIA 1600 SUPER in scala 1/43 della Grani & Partners, commercializzata dalla DeAgostini nella serie da edicola relativa alle vetture dei Carabinieri. Ottima riproduzione in ogni dettaglio, con tutti gli elementi al loro posto (lampeggiante, faro sul tetto, antenne). In scala 1/24 della Metro, esemplare facente parte della Collezione di Quattroruote, non quella del centenario, ma la precedente. Esemplare di buon livello, con porte e cofani apribili. La Giulia Super venne presentata al salone di Ginevra del 1965 con rifiniture esterne ed interne migliori rispetto alla precedente 1600 TI, oltre che ad avere prestazioni ancora più elevate. Internamente vennero separati i sedili anteriori e gli schienali di quelli posteriori e la leva del cambio era a cloche; esternamente venne aggiunta una profilatura cromata sotto la battuta inferiore delle portiere. Nel 1967, la Super venne aggiornata con una nuova calandra nera con cinque fregi di acciaio inox disposti orizzontalmente. All'interno, il volante venne sostituito con quello della GT ed anche la sellera subì alcune modifiche. Altre modifiche di carattere meccanico (motore, frizione, cambio, freni) vennero approntate nel 1969 e nel 1970. Nel 1972 la produzione della Giulia Super cessò, ma si proseguì l'allestimento sotto la nuova denominazione 1600 Super fino al 1974, quando venne sostituita dalla Nuova Super 1.6. |
#58
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GT 1300 JUNIOR in scala 1/43 della Solido, uscita in edicola credo con la collezione relativa alle Auto Italiane della Hachette (ma non ne sono sicuro, con tutti i modellini che ho difficile a memoria risalire alla storia di tutti ).
La GT 1300 Junior venne presentata nel 1966: montava il motore della Giulietta adatto per equipaggiare anche la nuova GT e renderla più accessibile ad una fascia di clienti più ampia, soprattutto per i giovani. La calandra presentava un solo fregio cromato orizzontale. Nel 1969 un primo sostanzioso restyling: frizione e cambio, come sulla Giulia 1300 T.I.; barra stabilizzatrice posteriore; plancia con nuova strumentazione, simile a quella della 1750 GT Veloce. Altre modifiche l'anno successivo: venne cambiato il frontale con nuovi gruppi ottici, nuovi paraurti e nuovi fanalini posteriori. L'ultimo restyling sarà del 1974 mentre l'anno successivo sarà l'ultimo della sua produzione. |
#59
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Siccome in questo week-end mio papà è venuto a trovarmi qui ad Udine da Milano, ho pensato bene di farmi portare su qualche altro esemplare...in modo da riunire la collezione in un unico posto...quindi un'altra ventina di modellini sono tornati "all'ovile" e fanno bella mostra di loro nelle nuove vetrine che ho già predisposto nella mia nuova casa...così ho colto l'occasione per fare qualche altra foto di modelli già presentati, ma che erano privi di foto o con una sola immagine...così ripropongo in una veste migliore:
* 8C 2300 SPIDER in scala 1/18 della Burago (italiana) con cofano anteriore apribile (correggo quanto scritto in precedenza, le porte sono fisse e non apribili) e ruote sterzanti, in livrea stradale bianca con pedane blu * 1900 BERLINA in scala 1/43 della Brumm, il modello civile verde ed il modello della Pantera della Polizia Stradale * GIULIETTA SPRINT in scala 1/43 della Detail Cars, colore rosso e numero di gara 106 * GIULIETTA SPIDER entrambe in scala 1/43, quella rossa è della Del Prado, quella azzurra della Detail Cars |
#60
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* 158 ALFETTA i tre esemplari sono tutti in scala 1/43: con il numero 25 il modello della Brumm, con il numero 4 il modello proposto dalla Fabbri nella collezione "50 Anni di Formula 1" e con il numero 2 la versione proposta dalla DeAgostini nell'opera "100 Anni di Auto da Corsa"
* 159 ALFETTA in scala 1/43 della Brumm con i cerchi neri |
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