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quante belle auto......
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- visita i miei album - nel mio Profilo - alfa 159 2,4 jtd sw Giugiaro alfa 156 2,5 v6 24v Giugiaro alfa 156 2,5 v6 24v J@ck156 YAMAHA YZF 600 R tuhndercat Conquista la folla Conquisterai La Liberta |
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Hai ragione Jack, davvero delle auto bellissime e perfettamente conservate, da veri amanti delle auto d'epoca...ed è davvero un peccato dover eliminare le targhe perchè alcune vetture avevano delle targhe molto particolari, che potevano aumentare la bellezza delle stesse...in Austria, come è noto, si possono avere targhe personalizzate e molti avevano proprio il modello o la sigla della vettura...tipo T-Bird....DINO... eccetera, senza mettere numeri od altre sigle identificative...davvero una cosa simpatica ed allo stesso tempo di molto impatto...
Come detto in precedenza, durante i 180 km del percorso erano previste delle soste con dei rilevamenti cronometrici e dei simpatici giochi sia per il conducente che per il passeggero...tutti i giochi erano corredati da disegni illustrativi oltre che da spiegazioni a voce...e quindi, dopo aver schierato tutte le vetture, con in primo piano una Ferrari (dovrebbe trattarsi di una 208 gts), ecco il via ai primi due giochi... Per il conducente, la prima prova consisteva nello stabilire, rimanendo a distanza con la vettura, a quale distanza dal tetto era posta l'asticella sostenuta dai due piedritti...vinceva chi si avvicina di più alla distanza reale, passandoci sotto con la vettura stessa...nella foto vediamo alcune moto impegnate nella stessa prova, in questo caso la distanza veniva presa dalla testa del conducente... Per il passeggero, invece, poco più avanti era stata posizionata una sorta di canestro in cui fare centro con una pistola ad elastici...vediamo nelle foto tre dei nostri equipaggi, con il Maggiolone Cabrio, con la Spider 1.6 e con la GT 1300 Junior, impegnati nella prova... Al termine delle due prove di abilità, tutte le vetture sono ripartite alla volta del circuito dove gli equipaggi avrebbero dovuto affrontare un'altra serie di simpatici giochini e prove... |
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All'interno del circuito, i conducenti hanno dovuto affrontare tre tipi di prove suddivise in altrettanti settori della pista...il primo tratto di pista, segnalato con bandierine di inizio e di fine, doveva essere percorso ad una media di 30 km/h, il secondo tratto doveva essere percorso due volte segnando un tempo il più simile possibile, mentre il terzo tratto era libero, per dare un po' di sfogo ai partecipanti...per ogni tratto venivano presi i rilevanti del caso che avrebbero poi concorso a stilare la classifica definitiva di tutti i giochi...
All'uscita del circuito, un'altra prova per i conducenti...posizionata la vettura nel punto di partenza, bisognava avanzare per 10 m (segnalati con una bandierina) e poi fare retromarcia e senza avvalersi degli specchietti bisognava riposizionare la ruota posteriore destra all'interno del quadrato di partenza...prova molto tecnica e di molta abilità...non facile davvero...Nelle foto, la Fiat 131 Abarth e la Fiat 1100 del GAS di Gorizia impegnate nella prova... Al termine di queste prove di abilità, tutti gli equipaggi si sono diretti verso l'Agriturismo approntato per il pranzo: un paesaggio collinare incantevole dove si è potuto trovare anche un po' di riposo, non prima di aver svolto gli ultimi intrattenimenti ludici proposti dall'organizzazione...dopo aver ricevuto i vari accrediti, ecco i passeggeri pronti a svolgere due simpatici giochini...il primo consisteva nel prelevare degli spazzolini da denti (uno alla volta) con un metro e spostarli da un bicchiere all'altro...il secondo, più classico, far fare un percorso ad una chiave inglese senza toccare la "rotaia" in ferro, collegata ad una batteria ed ad un clacson.... Dopo pranzo, il corteo è ripartito per la seconda parte del giro turistico corredata dagli ultimi due giochini: il passeggero, munito di un'asse e di una trottola doveva far compiere il percorso a quest'ultima, tenendo l'asse inclinata, mentre il conducente doveva indovinare per 5 bulloni i relativi dadi (che ogni volta venivano mischiati, scambiati di posto e cambiati)... Alcune foto dei nostri equipaggi impegnati nelle prove... Al termine della giornata, con rientro in albergo previsto per le ore 18.00 e perfettamente rispettato, una bella doccia rilassante e rinfrescante, cena e musica per per finire in allegria e prepararsi per il giorno successivo.... |
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La prima parte della mattinata di domenica 26 agosto, ultimo giorno del Trofeo Internazionale, è stata dedicata alla visita della collezione privata di automobili di un museo di Stainz...una sorta di Museo Nicolis, più piccolo e meno sfarzoso, ma ricco di esemplari di gran pregio. E' un museo molto conosciuto tra i collezionisti ed atipico nel suo genere, se così lo possiamo definire, in quanto tutte le vetture esposte sono in vendita...difatti non ci sono sempre le stesse auto o gli stessi oggetti in esposizione, perchè nel tempo vengono vendute o sostituite o integrate con altre. All'esterno del capannone, sul grande piazzale, ci sono anche diverse vetture da restaurare: anche queste sono in vendita, per chi vuole dedicarsi all'arte del restauro e del Fai Da Te...colpisce, tra le tante, una Rolls Royce in versione carro funebre, ma ci sono anche altri modelli, in condizioni di mantenimento assai variegate...e comincio proprio dal presentare alcune di queste vetture necessitanti di parecchi interventi, ma che per gli appassionati del genere possono rappresentare una sfida da vincere...non prima di aver dato ancora uno sguardo alle vetture dei partecipanti al raduno disposte nella piazza del paese, in prossimità del Museo stesso.
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All'interno del capannone erano disposte circa 200 automobili di ogni sorta, dalle più antiche degli anni '20 con ruote a raggi in legno fino alle più recenti vetture degli anni 70 ed '80, dalle auto da corsa alle utilitarie di tutti i giorni, con anche qualche prototipo, ed una gran quantità di oggetti antichi come vecchie riviste, giocattoli, aerei da modellismo, mobilia, modellini di automobili e tanto tanto altro...descrivere tutto quello che si è visto è praticamente impossibile, l'unico modo per apprezzare appieno la quantità di merce conservata è quello di visitare dal vivo questo museo, piccolo, un po' confusionario, ma molto ricco...e chissà mai che qualcuno trovi l'auto dei suoi sogni...!!!!
All'ingresso si è accolti da alcune vetture, moto ed altri oggetti...si vede una Fiat 500 in livrea rossa ed accanto una Mini molto particolare, letteralmente sommersa di pagine di giornale, giocattoli, peluoche...ed attorniata da biciclette, cerchioni e moltissimi altri oggetti antichi... La vettura in livrea bianca è una Charron, casa automobilistica francese dei primi del '900 nota come CGV (Charron, Girardot & Voigt), specializzata soprattutto in auto da corsa, ma che sarà ricordata anche per essere stata una delle prime case automobilistiche ad aver costruito un autoblindo, esportato soprattutto in Russia. L'esemplare esposto è del 1909, come recita il cartello posto davanti alla ruota anteriore. La casa chiuse i battenti prima degli anni '30. Inconfondibile il marchio Rolls Royce e la vittoria alata sulla vettura grigia con il cofano aperto e le porte anteriori con apertura contro vento che apre una prima serie di vetture inglesi, come una Rover del 1907 in livre rossa e capottina nera, particolare anche perchè targata stranamente Brescia. |
#16
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Diverse le vetture con targa americana, come questa Rolls Royce degli anni '20 o questa BMW bicolore.
Di origine americana pura, invece, queste tre Ford GT 40 in livrea gialla, blu e bianca, quest'ultima guidata da Dan Gurney e Foyt, con la quale vinsero la 24 Ore di Le Mans del 1967. Tra le Alfa una bellissima 6C 2500 Super Sport carrozzata dalla Touring su modello della Villa D'Este ed una Giulia GT in vendita a 19.000 euro (???un po' cara!!!). Particolare questo prototipo di 500 allargata con ruote da 17 pollici e motore Alfa Romeo V6 Turbo: molto spettacolare da vedere. |
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Non potevano assolutamente mancare alcuni esemplari di uno dei più prestigiosi marchi italiani....ben fornito il parco vetture del Cavallino Rampante, con ben tre 330 P, vettura prototipo costruita alla fine degli anni '60 per partecipare proprio al Campionato Mondiale Superprototipi. La prima della serie P fu la 250 P del 1963, dotata di motore a 12 cilindri a V: la vettura si impose nel Campionato, sbaragliando la concorrenza. L'anno successivo venne sostituita prima dalla 275 P e poi dalla 330 P, che però non riuscirono a bissare il successo nel Campionato Mondiale. La vittoria arrivò ancora nel 1965 con la 330 P2. Nel 1966, causa anche le agitazioni sindacali che colpirono il nostro paese, la P3 non riuscì ad imporsi ed il Campionato fu appannaggio della Ford, fiera avversaria anche nel 1967, ma che dovrà inchinarsi alla Ferrari 330 P4 che, con varie evoluzioni e modifiche, porterà a Maranello il titolo di Campione del Mondo Superprototipi.
Le vetture esposte dovrebbero essere due P3 ed una P4, ma i dubbi sull'originalità di questi mezzi sono sorti a molti dei presenti, soprattutto considerando che di P4, a quanto se ne sa, ne è sopravvissuta una sola...e che sia proprio qui sembra un po' improbabile... Tra le Ferrari di serie, invece, presente anche due 400, una in livrea rossa ed una in livrea grigia, vettura non molto "famosa" tra quelle del prodotte dalla Casa di Maranello. Bellissime queste due Porsche 356 in versione cabriolet e coupè. Decisamente rara e ai più semi-sconosciuta questa Marcos, casa automobilista inglese fondata nel 1959, produttrice in prevalenza di vetture sportive come la 1800 delle foto, la Mantula o la Mantara (i nomi dicono ben poco, me ne rendo conto). Cessò la produzione nel 2007, quando venne messa in liquidazione volontaria. |
#18
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Tra le oltre 200 vetture esposte nel Museo, anche questa 500 sponsorizzata dalla rivista specializzata Auto d'Epoca ed una tra le tante Steyr Puck: nello specifico si tratta di una 650 S. Questo modello è molto ricercato tra i collezionisti, forse più della stessa Fiat 500, perchè prodotto in un numero minore di pezzi e perchè dotata di motore molto più performante rispetto all piccola prodotta in Italia. Anche in questo caso, non tutte le vetture esposte erano esemplari originali, ma alcune erano frutto di modifiche e personalizzazioni. Alcune si possono vedere anche nelle foto di insieme, dove si possono vedere anche altri modelli noti, come ad esempio una Jaguar in livrea verde.
Tantissimi gli oggetti esposti che riempivano ogni angolo dell'eposizione: moto, mobili, manichini e vestiti dell'epoca, vetrinette ricche di modellini di macchinine, treni, carrozze e quant'altro.... ...e poi ancora auto, auto e auto, come questa Delage in livrea rossa o questa Bugatti ripresa dal frontale....purtroppo non conosco tutti i modelli esposti, quindi mi limito, in alcuni casi, a pubblicare solo la foto...piuttosto che scrivere cose sbagliate, meglio non dire niente e lasciare che le foto si commentino da sole...la bellezza di queste vetture va ben oltre la semplice descrizione... |
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Ancora qualche foto dei modelli esposti...tra questi una Lancia, a quanto mi ricordo dovrebbe essere un modelo da corsa, forse unico, ma purtroppo non ricordo il nome specifico...è comunque la vettura nelle prime due foto...
Poi una Ac Shelby Cobra, una Jaguar E-Type e vari altri modelli tutti da osservare, ammirare...ed in qualche caso anche da restaurare.... |
#20
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E per finire le ultime immagini delle vetture del Museo, tra le quali un paio di MG ed anche una Citroen 2CV.
Al termine della visita, verso le ore 10.30, le vetture sono state tutte schierate in ordine numerico pronte per affrontare l'ultima prova del Trofeo. La giornata, iniziata con un cielo nuvoloso che non prmetteva niente di buono, è stata caratterizzata da un'intensa pioggia che ha accompagnato gli equipaggi durante la gara di regolarità: 1,5 km in salita da percorrere lungo una strada chiusa al traffico due volte, cercando di farlo in un tempo il più possibile vicino al primo...al termine della prova era in orgine previsto un rinfresco a base di affettati, formaggio e vino friulano sempre offerto dal Club Friulano Veicoli d'Epoca: purtroppo il freddo (uno sbalzo di temperatura tra sabato e domenica di più di 15 gradi), la pioggia e l'umidità hanno fatto saltare questo rituale che ormai da anni si ripete con grande soddisfazione da parte dei partecipanti. Anche la prova è stata un po' compromessa dal clima, soprattutto per le vetture più datate, prive dei confort delle auto moderne, con freni e gomme al limite (ed anche la paura di uscire di strada e rovinare qualche vettura). Comunque il tutto si è svolto in maniera perfetta, con gran divertimento e tanta euforia. Nelle immagini si vede la partenza di una Simca 1000 GLS del 1970 in livrea rossa seguita da una Renault 17 TL in livrea arancione, sempre dello stesso anno; una Renault Alpine A 310 del 1983; una Mercedes 190 SL del 1957; una Lotus Seven Plus del 1972; ed infine una Fiat 124 Spider versione america. |
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