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Museo Alfa, ora si pensa al vincolo e il sindaco apre alla Volkswagen
Fornaro (Pdl): più lavoro se torna l'auto. Stampa tedesca in visita nell'area di Arese
Saltato il piano di lottizzazione, si riapre il dibattito sul recupero dell'ex fabbrica MILANO - Questione di giorni. Forse di ore. Entro lunedì prossimo, 31 gennaio, la Soprintendenza regionale per i beni ambientali dirà la sua sul museo Alfa Romeo di Arese. Le 130 auto esposte (e le altrettante nei sotterranei) potrebbero essere vincolate insieme con l'edificio che le ospita. Il procedimento è partito nel giugno scorso su istanza del Comune di Arese. In questi sei mesi le voci di un interesse di Volkswagen sull'area hanno man mano acquistato concretezza. A dicembre diverse delegazioni arrivate dalla Germania hanno visitato il sito. Per ultimi sono comparsi, venerdì scorso, alcuni giornalisti di Autobild, il Quattroruote tedesco. Ora la concreta possibilità che l'ultimo simbolo Alfa Romeo presente sull'area venga legato in maniera indissolubile al suo territorio fa sognare gli alfisti. Oltre a chi spera in un rilancio della zona che non spezzi il filo rosso di una storia fatta di motori e carrozzerie. «Se speriamo che arrivino i tedeschi? Certo, magari! - dice il sindaco di Arese, Gianluigi Fornaro, Pdl -. Di sicuro qui ci sarebbe più lavoro. Quantomeno il centro stile che nel 2009 è emigrato a Torino tornerebbe nella sua sede naturale». Ma come si può essere certi che i tedeschi valorizzerebbero il marchio nella sua terra natale? «Ci sono ragioni più che valide per pensarlo - continua Fornaro -. Basti guardare a come Volkswagen ha rilanciato la Lamborghini senza sradicarla dal suo territorio. Mentre Fiat ha lasciato solo ruderi». Dal canto suo l'azienda torinese in questi mesi si è opposta con determinazione al vincolo. Se la decisione della Soprintendenza andasse verso la tutela delle auto e dell'edificio che le contiene, c'è la concreta possibilità di un ricorso che potrebbe essere doppio: al Tar e al ministero dei Beni culturali. Tra le novità da segnalare anche l'insediamento, giovedì scorso, del tavolo tecnico per la definizione di un nuovo accordo di programma sull'area. Dopo la bocciatura del Comune di Rho, il progetto precedente (che prevedeva la trasformazione di parte dell'area da industriale a commerciale e residenziale) è stato cancellato con un colpo di spugna. Si ricomincia da capo. «Tutto ciò non fa che agevolare il progetto Volkswagen - fa notare il sindaco di Arese -. Se la casa tedesca fosse pronta a rilevare l'area la destinazione d'uso sarebbe già quella giusta». Certo è che il prossimo aprile scade la cassa integrazione per gli ultimi 160 tra tute blu e impiegati Fiat Auto e Power Train presenti nel sito. «Nell'ultima riunione Fiat ci ha prospettato la possibilità di un loro trasferimento a Torino», dice Maria Sciancati, segretario generale della Fiom-Cgil di Milano. Tornando alle auto del museo, stimare il valore presente è impossibile. Un museo americano avrebbe offerto venti milioni di euro soltanto per l'Alfa 158 che alla guida di Nino Farina vinse il primo Gran premio nel 1950. Nell'insieme si parla di centinaia di milioni di euro. D'altra parte qui ci sono le auto che fecero dire a Henry Ford: «Quando passa un'Alfa Romeo mi tolgo il cappello». Rita Querzé Fonte Corriere della Sera
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LA EX BESTIOLINA - IL MOSTRO - LA KRUKKA <<L'Alfa è un marchio a parte, perchè è vissuto più col cuore che col cervello.>> Wolfgang Egger http://i55.tinypic.com/2ywgwm0.gif Vieni a trovarci anche tu su YOUTUBE e anche su FACEBOOK VUOI PARTECIPARE AD INCONTRI E MINIRADUNI TORINO CLICCA QUI INCONTRO LOMBARDO-PIEMONTESE: PARTECIPA ANCHE TU |
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Ciao Marco,
la VW punta ad Arese solo se ovviamente torna l'Alfa. L'idea di avere nuovamente L'alfa ad Arese mi farebbe piacere, ma non sotto VW! Secondo me tra qualche anno, ci saranno più soldi, si svilupperanno nuovi modelli che prima non erano possibili in mancanza di fondi e probabilmente si sfrutteranno pianali/motori Chrysler per tornare alla TP sulle Alfa dei segmenti superiori che sarebbe già interessante. In Fiat, nonostante tutto, qualche barlume di speranza c'è per far tornare Alfa grande. Magari in VW venderebbe di più,ma alla fine avere un'alfa con lo stesso motore che monta la Skoda Yeti non potrei mai accettarla. Intanto perchè in ogni caso resta sotto Audi con pianali Golf/Polo ecc e a questo punto preferisco che resti italica e che il suo stemma rappresenti qualcosa. Se fosse in VW chi ti dice che al posto del biscione non mettano un crauto??? Non ci sono garanzie E poi un'alfa tetesca a prescindere non la prenderei ed andrei aihme su BMW se proprio dovessi avere qualcosa di tetesco!! |
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