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#1
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RIAR o ASI???
Salve ragazzi! Qualcuno di voi mi sa dire con esattezza differenze e vantaggi tra iscrivere una macchina al riar o all'asi?
Sono andato sul sito del riar ma a parte l'orgoglio di attaccare la targhetta in bronzo non ci siano notevoli vantaggi... Mentre nell'asi ho riscontrato qualche vantaggio... Per l'esenzione dal bollo??? |
#2
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che io sappia l'unica differenza è che al riar puoi iscrivere auto che non sono ancora ventennali basta che siano inserite nella lista chiusa, per il resto dovrebbero essere simili.
in pratica a te con la 155 non dovrebbe cambiar molto tra asi e riar, invece se avessi avuto una gt 3,2 allora l'unica scelta obbligata sarebbe stato il riar
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Per capire un'Alfista bisogna rinunciare alla razionalità e lasciare libero il proprio cuore |
#3
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Se non sbaglio il Riar è più caro dell'Asi. La maggior parte delle assicurazioni (99%) non fanno lo sconto storiche ad auto non inscritte Asi che siano almeno ventennali. Stessa cosa per l'esenzione bollo. La regione non accetta purtroppo il Riar. praticamente l'Asi ha il monopolio delle auto storiche.
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#4
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Puoi iscrivere la tua auto all'ASI solamente se prima fai l'iscrizione ad un Club ad essa associato, quindi dovrai pagare sia la quota ASI (circa 42 euro) sia la quota al Club associato (circa 150 euro).
Il RIAR accetta iscrizioni dirette senza passare dai Club associati (150 euro prima iscrizione e 120 dal secondo anno in poi). Le Società assicurative "dovrebbero" essersi adeguate al Codice della Strada che oltre all'ASI riconosce anche il RIAR, anche se poi sappiamo che fatto come gli pare. Purtroppo, c'è da dire che, negli ultimi anni tanta gente ha usato auto storiche per fare incidenti finti senza aumenti di bonus/malus in quanto questo tipo di assicurazione è a tariffa fissa e noi amatori della categoria ne paghiamo le conseguenze in quanto quasi tutte le compagnie cercano di non assicurare più auto storiche ne di stipulare convenzioni con i club. Il Codice della Strada all'art. 60 al comma 4 recita : Art. 60. Motoveicoli e autoveicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico. Comma 4. Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l'iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI (Comma così sostituito dall'art. 1, D.L. 27 giugno 2003, n. 151 convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2003, n. 214). Le assicurazioni lo sanno!!! Ciao alla prox |
#5
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Guarda, io direi che tirando le somme, attualmente è ancora preferibile iscriversi ASI piuttosto che RIAR per una serie di motivi:
- la semplice iscrizione riar per la gran parte delle regioni italiane rimane ancora carta straccia. O, per lo meno, per quanto riguarda gli aspetti fiscali. A parte poche regioni, fra le quali la Lombardia, la semplice iscrizione non ti dà nè esenzione di bollo, nè diritto di accedere ad eventuali convenzioni assciurative. Generalmente le assicurazioni richiedono l'iscrizione a un club federato ASI con l'esibizione della tessera in corso di validità per l'anno in oggetto. Certe assicurazioni (pochissime) accettano anche l'iscrizione RIAR unitamente al certificato CRS (cert.. rilevanza storica e collezionistica), che è a pagamento. - per quanto riguarda strettamente l'esenzione del bollo e/o il passaggio di proprietà ridotto, l'unico documento che in tutta Italia è valido sicuramente è l'ADS ASi (attestato di storicità). Quindi, se si vuole acquisirlo iscrivendosi al RIAR bisogna pagare quota RIAR+CRS RIAR (sulle ventennali te lo danno obbligatoriamente a pagamento) + quota ASI + costo ADS ASI. In sostanza vai a pagare quota iscrizione RIAR + relativo CRS in più per "niente". - la segreteria del RIAR è lentissima e gestisce tutto per posta ordinaria, tra l'altro per "compartimenti stagni". Cioè prima fai l'iscrizione con il CRS, poi ti fanno la tessera ASI solo dopo che hai finito l'iscrizione RIAR, e solo successivamente inoltrano la richiesta per gli eventuali certificati ASI. Capirai che in questo modo possono passare parecchi mesi prima di aver fatto tutto e se hai fretta son dolori. Inoltre non è proprio il massimo per efficienza, a me hanno richiesto due volte delle foto che avevo SICURAMENTE inviato pinzate sui moduli e non si sa esattamente dove siano sparite (forse si son sbagliati con richieste di altri soggetti)... I club federati ASI, invece, hanno da qualche anno un collegamento telematico con l'ASI stesso. Paghi, compili i moduli e fai le foto e loro mandano tutto telematicamente alla sede centrale. Nel mio caso, è stata emessa subito una "ricevuta di presentazione" con un fac-simile di certificato grazie alla quale, istantaneamente, ho potuto recarmi in assicurazione a stipulare la polizza convenzionata. I certificati definitivi dell'ASI li ricevi molto prima, io in un mesetto avevo tutto... - l'ASI una volta iscritto ti manda mensilmente la "manovella", giornale che può essere interessante perchè ti tiene anche aggiornato sulle novità legislative. Il RIAR ti manda (se ti va bene) "Il quadrifoglio" periodico semestrale che, per carità, è interessante per gli articoli che trovi all'interno che parlano della storia del marchio, ma che spesso non ti arriva a casa. Se chiedi alla segreteria come mai non arriva, ti rispondono che "qualcuno probabilmente lo frega", in posta o in casa tua... :-) - l'ASI ha parecchi club federati in giro per le regioni, il RIAR di meno. Spesso se hai delle divergenze con un club affiliato RIAR devi comunque affidarti a quello perchè non hai altri nella tua zona. - l'omologazione RIAR, a parte per l'orgoglio personale di conseguirla, non frega niente a nessuno e non ha nessuna "fama". L'omologazione ASI, invece, anche se può essere più difficile ottenerla, dà all'auto un valore aggiunto. - di positivo del RIAR è che rimane il registro del marchio che noi amiamo e può far piacere iscriversi con loro. Inoltre con l'iscrizione, se hai una ventennale, a pagamento ti viene rilasciato il CRS che è documento formalmente riconosciuto dal codice della strada per quanto riguarda gli aspetti circolatori per definire un veicolo ventennale di particolare interesse storico e collezionistico (puoi tenere fari spenti di giorno e altre agevolazioni riconosciute di volta in volta dalle varie amministrazioni locali)... Ultima modifica di alfa75gt : 17-02-2014 alle ore 08.51.36. |
#6
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costo
A precisazione di quanto ha scritto Orazio sui costi ASI preciso che l'ASI raccomanda ai Club quote minime di 100,00 comprensive sia di quota
Club che ASI alcuni Club chiedono di più per vari motivi tipo sede prestigiosa, attività ecc. |
#7
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Caro Livio, dai tuoi due interventi si evince una notevole preparazione ma, nonostante tu sia iscritto da circa due anni, non hai ancora effettuato la tua presentazione!
Corri a farla nell'apposita sezione, per conoscerti un po' di più e, soprattutto, per evitare che i nostri admin, ti oscurino i post!
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