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SPECIALE AUTO D'EPOCA Informazioni e curiosità per gli amanti della categoria.

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  #1  
Vecchio 31-07-2009, 19.40.31
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Predefinito Nuove norme per le revisioni

Questo articolo l'ho trovato sul sito di Ruoteclassiche.. lo si può leggere anche sul numero di agosto della rivista..

REVISIONI SOLO NEI CAPOLUOGHI

Revisioni biennali, come per tutti i veicoli usati, e non quadriennali come hanno sempre richiesto i collezionisti tramite i club. Non solo: dovranno essere eseguite esclusivamente presso la MCTC (Mororizzazione Civile) e non più nelle officine private abilitate. Questo in sintesi quanto ha deliberato lo scorso giugno, dopo anni di inutili discussioni, la commissione istituita per il settore dei veicoli storici presso la MCTC e che, salvo ripensamenti in fase attuativa, verrà adottato nel Nuovo Codice della Strada.

Di tale commissione facevano parte l'Asi, i registri di marca (Fiat, Lancia, Alfa Romeo) e la FMI per le moto. Come si giustifica questa scelta restrittiva che non trova riscontro negli altri Paesi europei? Secondo i vertici della Motorizzazione le revisioni quadriennali creerebbero disparità non giustificabili verso i possessori di altri veicoli usati. Inoltre, le "storiche" più anziane, con freni a tamburo o freno a mano collegato all'albero di trasmissione, non supererebbero le prove di frenata sui rulli: servirebbe il "decelerometro", che in genere le officine private non hanno (ma nulla vieta che possano dotarsene).

Per confutare questa tesi noi di Ruoteclassiche siamo andati a fare una prova sul campo, sottoponendo a revisione presso un'officina autorizzata un'Alfa Romeo "Giulietta Spider" del 1961. Risultato: tutti i test previsti per le normali revisioni - freni, ammortizzatori, fari, persino emissioni inquinanti (peraltro non richieste per le "storiche") - sono stati brillantemente superati, con valori molto al di sotto del limite. Grazie al collegamento telematico, i risultati di questa prova sono in possesso della Motorizzazione Civile.

Concentrare le revisioni delle "storiche" esclusivamente presso la Motorizzazione (presente solo nei capoluoghi di provincia) servirebbe soltanto a creare nuovi disagi e a scoraggiare il collezionismo amatoriale nel nostro paese.

___________________________________ FINE ARTICOLO __________________________________________________ _____________________________________


Permettetemi un commento.. ma le auto d'epoca non sono soggette a revisione annuale? .. o forse la revisione annuale è solo per quelle iscritte ai vari club o registri storici di marca?
Se devo dire la verità non sono contrario a quanto scritto nell'articolo, purchè le revisioni vengano fatte seriamente!
Ci sono troppe auto d'epoca in pessime condizioni che passano regolarmete la revisione! (lo stesso vale anche per quelle di adesso).
Ci sono troppe officine che ti fanno passare la revisione senza neanche vedere la macchina!
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  #2  
Vecchio 31-07-2009, 20.13.41
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Ma sanno cosa significa arrivare in motorizzazione per uno che abita dalla parte opposta della provincia?
il tempo di lavoro perso?
le file?
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  #3  
Vecchio 22-08-2009, 15.40.20
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Questo Articolo non è del tutto esatto! Ecco cosa scrive Roberto Loi in veste di presidente dell'ASI ai lettori della "Manovella" nel numero di Agosto 2009.

Lettera del Presidente dell' A.S.I.

Appoposito di... Revisioni e Riammissioni alla circolazione...

Cari lettori,
penso che questa sia la volta buona.
Con il gruppo di lavoro costituito a suo tempo dall'Ingenier Sergio Dondolini e poi confermeto e ampliato dall'Architetto Maurizio Vitielli succedutosi ai vertici della direzione della Motorizzazione Civile, si è lavorato circa quattro anni per trovare la soluzione più corretta per consentire a tutti i veicoli storici che abbiano i requisiti corrispondenti a quelli del momento della prima immatricolazione, di essere riammessi alla circolazione indipendetemente dal motivo della loro cancellazione. Sia esso rappresentato dal mancato pagamento delle tasse automobilistiche ovvero dalla demolizione avvenuta per per scelta del proprietario.
Così come si è lavorato per trovare la giusta soluzione per le revisioni, sia in merito alla cadenza (ora annuale) sia in merito alle modalità di effettuazione. E ciò al fine di trovare un corretto intervallo delle stesse e un'altrettanto corretta normativa che regoli le modalità esecutive su tutto il territorio nazionale con omogeneità comportamentale da parte di tutti gli Uffici periferici. Questo lavoro preparatorio ha trovto sbocco nella stesura di una bozza di Decreto Ministeriale, composto di 9 articoli nei quali si trovano definizioni dei veicoli di interesse storico e collezzionistico, dei Registri, del certifcato di rilevanza storica e collezzionistica e delle caretteristiche tecniche.
Sono pure indicate le condizioni per l'iscrizione ad un Registro, le caratteristiche del Certificato di Rilevanza Storica e Collezzionistica, le modalità di accertamento tecnico dei requisiti di idoneità alla circolazione, la cadenza biennale delle revisioni e le condizioni per il superamento delle prove.
Tutto accompaganto dagli allegati II e III che trattano rispettivamente, il primo delle caretteristiche costruttive e funzionali degli equipaggiamenti e accertamenti tecnici di idoneità alla circolazione e, il secondo, delle Revisoni periodiche.
Tutto quanto sopra farà si, che finalmente, non dovrebbero esserci più equivoci e fraintedimenti in materia.
Le novità sono rappresentate dal fatto che:
- le revisoni, per ora, avranno una cadenza biennale. e in futuro dovrebbero effettuarsi ogni 4 anni, grazie agli interventi del Sottosegretario Bartolomeo Gioachino e dei parlamentari Filippo Berselli ed Enrico Paglietta, tutti molto attenti alle giuste rivendicazioni degli appassionati, sempre particolarmente vicini ai Dirigenti A.S.I. e dei Registri;
- avranno delle indicazioni precise sulle modalità esecutive che varieranno a seconda della datazione dei veicoli;
- la reimmissione alla circolazione sarà consentita per tutti i veicoli di interesse storico o collezzionistico senza distinzione dovuta alla causa della cancellazione;
- anche per quest'attività saranno indicate precise norme che determineranno l'aplicazione di parametri presenti all'epoca della prima immatricolazione.

Se son rose fioriranno. Ma devo proprio dire che sono speranzoso, tenuto conto anche di come i vertici della Direzione della Motorizzazione Civile hanno preso a dialogare con noi tutti dimostrando di aver capacità e volontà di risolvere problemi annosi che parevano ormai irrosolvibili.
Per ora buone vacanze a Voi tutti e anche a tutte le persone nominate in questa mia.



il solito saluto affettuoso.
Roberto Loi
Presidente ASI

Fonte: http//:www.LaManovella.it

Quindi da quanto scritto dal Presidente dell'ASI deduco che si d'ora in avanti le revisoni periodiche per i veicoli di interesse storico e rilevanza collezzionistica non avranno più cadenza annuale ma ben si biennale e che le si potrà effettuare sia presso le officine autorizzate dalla Motorizzazione civile che nella stessa M.T.C. ed in oltre c'è anche da dire che a breve le problematiche per la reimmatricolazione dei veicolo storici o di interesse collezzionistico radiati sarà molto più semplificata. Da parte mia ne sono contento anche perchè possessore di due auto d'interesse storico nonchè iscritte nei registri ASI.Non mi resta che dire che la rivista "Ruoteclassiche" questa volta ha divulgato informazioni poco chiare!Infatti credo che anche per questo motivo il presidente dell'ASI nella persona di Roberto Loi ha deciso di dare maggiori chiarimenti agli appasionati dell'Automobilismo d'epoca grazie a questa sua lettera a mio parere rincuorante perchè sono daccordo con Esteta non è affato giusto far perdere inutilmente del tempo a persone che lavorano per effettuare un semplice revisione quando la si può fare tranquillamente presso le officine autorizzate, e quelle poco affidabili dove lasciano passare veicoli con numerose problematiche bhè a parer mio dovrebbero essere fatte chiudere!

Ultima modifica di alfa90ista : 22-08-2009 alle ore 15.47.57.
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