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Vecchio 11-09-2009, 18.04.24
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Thumbs up (Scheda) Alfa Romeo 75/Milano - Body kit


Erede della Giulietta '77, l'Alfa 75 venne presentata nel maggio del 1985 per festeggiare il 75° anniversario della casa (da cui appunto il nome), in un momento finanziariamente molto difficile per la Casa, di proprietà statale. Con le poche risorse a disposizione non era possibile progettare un'automobile nuova, bisognava conservare non solo la meccanica (a sua volta derivata da quella della Alfetta) ma anche l'intera ossatura della carrozzeria della Giulietta. Con un'operazione simile a quella che, l'anno precedente, aveva portato alla luce l'Alfa 90, vennero ridisegnate unicamente le parti esterne dei lamierati, conservando l'intero giro porta. La profilatura perimetrale in plastica nera serviva per coprire una saldatura longitudinale posta a livello del volume posteriore, e per accentuare la linea a cuneo della vettura. Come tutta la meccanica anche i motori, 4 cilindri bialbero con alimentazione a 2 carburatori, erano i medesimi della Giulietta, come pure il turbodiesel 2 litri della VM Motori. A questa gamma si aggiungeva il V6 Busso di 2492cc a iniezione da 158cv) (lo stesso di Alfa 90 e Alfetta GTV 6). Grazie all'adozione dell'intercooler e all'aumento della pressione di sovralimentazione la versione "2.0 Turbodiesel" aveva 90cv (anziché 82).


Nonostante non proponesse nulla di sostanzialmente nuovo, l'Alfa 75 ottenne grande successo. Nel 1986 venne presentata la "1.8 Turbo", spinta da una versione turbocompressa da 155 cv del classico bialbero di 1779 cc. Prestazioni, carrozzeria e interni erano simili a quelli della "Quadrifoglio Verde". La versione da corsa della "Turbo" partecipò al Campionato Italiano Superturismo. Per celebrare i risultati ottenuti nella competizione, alla fine dello stesso anno, venne prodotta (in soli 500 esemplari) l'Alfa 75 "Turbo Evoluzione", col motore della "Turbo" normale (ma con cilindrata ridotta a 1762 cc) e con carrozzeria molto vistosa (spoiler anteriore, minigonne, cerchi in tinta e strip adesive).


Nel 1987, per celebrare lo sbarco avvenuto un anno prima con il nome Milano dell'Alfa 75 sul mercato USA, vennero lanciate le Alfa 75 "America", disponibili in due motorizzazioni: "1.8 Turbo" (1779 cc, 155 cv) e "3.0 V6" (2959 cc, 188 cv). Le due versioni prendono la denominazione "America" grazie all’adozione della scocca realizzata per la Milano, caratterizzata dagli scudi paraurti ad assorbimento di energia e dal serbatoio carburante in posizione protetta dietro lo schienale del divano posteriore, oltre che di maggiore capacità (70 litri contro i classici 49).

Sul finire del 1988 la 75 subisce un leggero restyling: esteticamente la calandra perde i listelli orizzontali, soppiantati da due prese d'aria a nido d'ape più grandi, mentre i gruppi ottici posteriori diventano completamente rossi, cambia la grafica delle placche identificative posteriori, tutte le versioni ora ricevono il cofano motore in rilievo prima elemento distintivo delle versioni più potenti. L’interno delle versioni "1.6", "1.8" e "2.0 TD" ha ora nuovi sedili in velluto e una grafica migliorata e più leggibile del quadro strumenti (bianca su sfondo nero, con illuminazione verde). Una nuova versione del 1.8 alimentato ad iniezione elettronica Bosch Motronic e variatore di fase equipaggia la "1.8 IE", che affianca brevemente nei listini la "1.8 a carburatori". La potenza del bialbero 1779cc è invariata, ma l’iniezione elettronica ed il variatore di fase, le conferiscono notevole regolarità di funzionamento e contenimento dei consumi. Sarà una vettura molto apprezzata dalla clientela. All'esterno si caratterizza per l’adozione del piccolo spoiler sul baule e per i deflettori aerodinamici sui finestrini. Come successo 9 anni prima con l'Alfetta, un motore di cubatura maggiore affianca la "2.0 TD"; si tratta del 4 cilindri 2393 cc da 112 cv (sempre prodotto dalla VM Motori). La notevole coppia motrice sviluppata dal propulsore induce l'Alfa Romeo all’adozione di una frizione bi-disco. La "2.4 TD" offre gli allestimenti esterni ed interni della versione "Twin Spark".


Nel 1989 cambiò la disposizione delle scritte posteriori, e ci furono alcune migliorie nella disposizione dei comandi secondari sul quadro strumenti. Anche la versione "1.6" viene dotata del sistema di iniezione elettronica Bosch Motronic e variatore di fase. Nella primavera del 1990 vengono presentate l'Alfa 75 "Turbo Quadrifoglio Verde" da 165 cv e la 75 "3.0 V6 Quadrifoglio Verde" potenziata da 192 cv, caratterizzate da nuovi interni in velluto spigato. La versione "Quadrifoglio Verde" è l’unica della serie "Turbo" ad avere il servosterzo di serie, prima non presente nemmeno opzionale. Sono disponibili a richiesta le versioni catalizzate "2.0 Twin Spark Europa" e "3.0 V6 Europa".
 

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