Sconvolgenti dichiarazioni di Sergio Marchionne

[AccaEmme]

Marchionne: «C'è spazio per un grande gruppo europeo»

Sopravviverà solo chi produce più di cinque milioni e mezzo di auto all'anno. Lo ha dichiarato Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat, in un'intervista pubblicata oggi sul quindicinale dell'industria dell'auto "Automotive News Europe". Questo target oggi è raggiunto solo da General Motors, Toyota, Ford, Volkswagen e Renault-Nissan. Secondo il numero uno della Fiat, la crisi porterà ad una forte ristrutturazione del mercato dell'auto perché «non può continuare ad andare avanti come in passato: l'indipendenza in questo settore non è più sostenibile». La parola d'ordine è concentrazione: «La nostra strategia delle alleanze industriali mirate era un metodo per arrivare a un certo tipo di aggregazione. – spiega Marchionne - Ma vista la situazione dei mercati e quel che ci aspetta in futuro, quanto fatto finora non basta». Secondo l'amministratore delegato della Fiat «tra due anni potrebbero restare solo sei grandi produttori: uno statunitense, uno tedesco, uno franco-giapponese con una possibile ramificazione negli Usa, uno in Giappone, uno in Cina,e infine resterebbe lo spazio per un altro soggetto europeo». Stando all'ipotesi, la casa torinese potrebbe trovare spazio proprio in questa combinazione europea che potrebbe includere anche attori non europei. Tra i possibili candidati per la costituzione del "sesto" grande gruppo globale ci sono la Bmw e Daimler Benz.

«Se ciò non avverrà - ha affermato Marchionne - i mercati finanziari reagiranno con tolleranza zero. Dobbiamo quindi sederci intorno a un tavolo e riconoscere che la festa è finita. Non tutti gli attuali protagonisti del settore ce la faranno a sopravvivere». Le parole di Marchionne sono in linea con quelle rilasciate da John Elkann in un'intervista al Sole 24 Ore: « Stiamo attraversando una crisi epocale da cui il mondo dell'automobile uscirà radicalmente mutato, e Fiat potrebbe giocare un ruolo nel suo consolidamento».

Intanto il top manager del Lingotto sta lavorando per mettere al sicuro il gruppo Fiat Group Automobiles dalle conseguenze della crisi: « Sto tirando i freni su tutto, sto tirando i freni su nuovi modelli il cui sviluppo non è ancora arrivato all'80% o al 90% - ha spiegato Marchionne - La nuova Alfa 147 uscirà, questo è sicuro, ma se mi chiedete se investirò in un nuovo Suv per l'Alfa la risposta è no»

Dal Sole24Ore.com

[scuba1769]

Purtroppo non credo che lo scenario descritto sia molto lontano dalla verità e non solo per il settore automobilistico. bisogna però pensare che le nicchie di mercato resteranno come ci sono sempre state e se si legge la storia dell'Alfa ci si rende conto che il Biscione ha già attraversato felicemente vicessitudini simili. Negli anni 30 l'Alfa produceva non più di 400 auto all'anno. Chissà................L'Alfa non morirà mai!

[marcoboss156]

Con queste dichiarazioni per me sta già mettendo un po' di pressioni agli altri su eventuali alleanze e joint-venture e avvertire gli azionisti che difficilmente i risultati su Lancia e Alfa Romeo saranno raggiunti

[AccaEmme]

Marchionne ha detto che “ la festa e’ finita “. Sara’ forse finita per la Fiat, ma non certo per l’Alfa Romeo visto che per il Biscione la festa non e’ nemmeno cominciata ( e non parliamo nemmeno della Lancia che alla festa non e’ stata neanche invitata ). Qui c’e’ solo da sperare che la sua visione sia esageratamente pessimistica e che alla fine di questa pesante crisi le aziende automobilistiche ne usciranno limitando i danni al minimo, scongiurando quindi una ipotesi di alleanza globale sul piano europeo da parte delle principali case.

[marcoboss156]

Azz... come al solito si sono dimenticati l'invito per Alfa e Lancia alla festa In compenso dalla festa è uscita fuori la MiTo a noi e la Delta alla Lancia

[AccaEmme]

E capirai......... la Lancia ha soltanto rimesso in pista una vettura di un segmento cruciale ( addirittura indispendabile per qualsiasi casa automobilistica ) che mancava da anni..... colpevolmente. Se poi aggiungiamo pure che la nuova Delta e' un insulto bello e buono alla storia della casa che mai aveva avuto automobili indefinite e frutto di un miscuglio di generi come questa ( per non parlare del riciclaggio di un nome mitico adsosso ad un pachiderma da pensionato medio che si compra la macchina nuova con la liquidazione ). E poi la MiTo.... e gia', per un nuovo modello se ne toglie un'altro, la 166...... et voila', l'Alfa rimane senza un'ammiraglia grazie al gioco delle tre carte ( in questo caso dovremmo dire delle tre ruote ) dove a guadagnarci e' sempre e soltanto la Fiat...... a proposito, li vogliamo contare i nuovi modelli prodotti negli ultimi 6/7 anni usciti sotto il marchio Fiat?

[marcoboss156]

Cla era ovvio che la mia faccina era intesa in senso ironico a noi come sempre rimangono molto meno degli avanzi. A Lancia hanno dato una Bravo ricarrozzata a noi una Grande Punto a chi sarà andata meglio Ovviamente non si può chiedere di tagliare qualche investimento in Fiat a vantaggio di Alfa e Lancia a meno che non servano per fare modelli ricarrozzati

[streetfox]

certe cose mi fnno propio girare, la fiat.... una vergogna assoluta, è sempre e solo stata capace di distruggere tutto quello che c'era attorno, a se.

[scuba1769]

Ci sarebbe da stare a discutere a lungo, purtroppo la situazione dell'Alfa alla metà degli anni ottanta era stata volutamente portata al punto del non ritorno. Sottolineo volutamente. Eppure io sono convinto che l'Alfa sarà la salvezza, e mi spiace dirlo, proprio della FIAT. Ti inviterei a leggere un libbricino interessante che si intitola " La vendetta dell'Alfa Romeo" di cui non ricordo l'autore .

[Zeuss]

come si fa a dire di no a un SUV dell'alfa, mentre le vendite di questi mezzi aumentano esponenzialmente a scapito delle berline e delle coupè ? Strategia di vendita in casa fiat = 0 (spaccato). Poco fa leggevo su Al-volante che FIAT è interessata a produrre vetture a basso costo (sotto i 7mila euro).
Scuba il libro è questo ? http://www.ormeeditori.it/collane/libro10.html