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ALFA ROMEO **STORIA** A.L.F.A. Anonima Lombarda Fabbrica Automobili

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Vecchio 18-08-2009, 18.39.15
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Predefinito Alfa Romeo - FNM joint venture (1952-1988)

Alfa Romeo - FNM joint venture (1952-1988)




La joint-venture che avvenne tra Alfa e FNM che si è avuta dal 1952 al 1988

FNM 2000



Esordì nel 1961 col nome di FNM JK.

Giusto per intenderci, la sigla JK erano le iniziali dell’allora presidente della repubblica brasiliana, che portava il nome, per noi quasi impronunciabile, di Juscelino Kubitschek. La vettura, che era una copia perfetta della nostra Alfa 2000 berlina, era montata a Xerém con componenti provenienti direttamente dal Portello. Il propulsore era il medesimo quattro cilindri bialbero 1975 cc che già equipaggiava la berlina italiana, modificato però nel rapporto di compressione affinchè non avesse controindicazioni funzionali nell’utilizzo della benzina brasiliana. La prima serie della berlina di prestigio italo- brasiliana vantava 95 cv di potenza massima e 155 km/h di velocità.

Nel ’64 un golpe militare destituì il presidente Kubitschek e con lui anche la sigla JK dal modello FNM che divenne, così, semplicemente FNM 2000. Il 1966 è l’anno della 2000 TiMB. La sigla, sinceramente improponibile, era l’acronimo di Turismo Internazionale Modello Brasile. In questa versione il 2 litri erogava ben 160 cv grazie ad una serie di modifiche particolari tra cui l’adozione dell’alimentazione singola tramite due splendidi carburatori doppio-corpo. Nel 1968 l’Alfa acquisisce direttamente il controllo sulla FNM e l’anno dopo la 2000 uscirà di produzione sostituita dalla 2150. Della 2000 da segnalare la versione coupè denominata Onça.



FNM 2150



Nel 1969 l’Alfa decise di dare una rinfrescata all’estetica della 2000 TiMB e colse anche l’occasione per dare al nuovo modello una meccanica ad hoc. La cilindrata del propulsore passo da 1975 a 2132 cc per erogare 125 cv e il cambio divenne a cinque rapporti (un'autentica meraviglia per gli automobilisti brasiliani abituati alle DKW a due tempi e al Maggiolino).Le modifiche estetiche si concentravano soprattutto nel frontale dove l’imponente scudo della 2000 fu sostituito con una nuova calandra bassa ed allungata ed un più discreto scudetto simile a quello delle nostre Alfa 1750 berlina del ’68. La 2150 restò sulla breccia per pochi anni. Nel 1974 fu sostituita da un modello totalmente nuovo, la 2300, dotata di una meccanica di ancor maggior prestigio e di una carrozzeria più moderna.

FNM ALFA ROMEO 2300



La 2300 è sicuramente il più curioso dei modelli FNM – Alfa Romeo. Commercializzata come Alfa Romeo, sancì la prematura scomparsa del marchio FNM. L’estetica della nuova berlina di rango brasiliana era molto simile a quella dell’Alfetta. In realtà, le vetture erano profondamente diverse sul piano tecnico. Innanzitutto le dimensioni.L’Alfetta vantava una lunghezza massima compresa tra 424 cm della prima versione e 450 della serie Li America, larghezza compresa tra 162 e 164 cm e passo di 251 cm.L’Alfa Romeo 2300 misurava, invece, 471 cm di lunghezza, 169 di larghezza e ben 273 cm di passo!!!!!




Praticamente le dimensioni di una grossa vettura di prestigio e sicuramente più valide di quelle della sfortunata Alfa6, l’Alfa di prestigio europea di fine anni '70, che a fronte di cinque centimetri in più in lunghezza aveva un passo inferiore di ben tredici centimetri rispetto a quello della 2300. Le misure della grossa Alfa brasiliana erano sicuramente valide sotto il profilo dell’abitabilità interna, veramente notevole per l’epoca, ma l’utilizzo di uno styling ispirato a quello della media Alfetta compromise di molto il risultato estetico finale (e le immagini parlano da sole), almeno secondo i gusti noi europei.



Meccanicamente, poi, nessun componente era in comune con l’innovativa media di Arese. Innanzitutto, le sospensioni, anteriormente a quadrilatero deformabile ma con molla elicoidale (l’Alfetta aveva le barre di torsione longitudinali) e posteriormente a ponte rigido, in luogo del famoso ponte DeDion. Il cambio, poi, era anteriore in blocco col propulsore (e non posteriore secondo lo schema transaxle dell’Alfetta). Il motore, garantito per 100.000 chilometri, era l’ennesima variazione sulla base del vecchio 1975 cc della FNM 2000: la cilindrata fu però portata a 2310 cc, la testata era in alluminio e l’alimentazione singola ottenuta tramite due doppio corpo Solex. Erogava 140 cv, capaci di spingere la vettura a 175 km/ora, portandola a 100 orari, partendo da 0 in 11 secondi e mezzo (DATI RELATIVI ALL'ALFA ROMEO 2300 DEL 1974).



In pratica fu mantenuta l’impostazione meccanica della FNM 2000 – 2150 vestendo il tutto con una carrozzeria simile a quella dell’Alfetta.


La plancia era simile a quella della prima Alfetta del ’72 e tale rimase sino all’uscita di produzione del modello, avvenuta nel 1988. Negli anni, questa grossa (e strana) berlina riuscì ad imporsi nel ristrettissimo mercato delle vetture di prestigio brasiliane dell’epoca, entrando nel parco auto della classe dirigente del paese. Le versioni furono molteplici: 2300 (’74 – ‘78), 2300 B – ti – “Rio” (1978 - 1980), 2300 sl – ti4 (1980 – 1983), ti4 mod. ’83, ti4 mod. ’85 ed, infine, ti4 mod. ’86.




Caratteristiche principali dell’evoluzione dei modelli sono il costante miglioramento della dotazione di accessori (con il climatizzatore di serie a partire dal ’78) ed il peggioramento altrettanto costante dell’estetica della vettura originale: ogni aggiornamento abbruttiva la linea di base fino all’ultimo modello del ’86 che, sempre secondo i nostri canoni estetici, era a dir poco discutibile…Da segnalare che, a partire dal 1978, tra gli azionisti della FNM – Alfa Romeo assunse particolare rilievo la Fiat. L’ultima Alfa Romeo brasiliana uscì dalle linee di montaggio nel 1988 dopo quattordici anni di produzione ed un tentativo fallito di importazione nei mercati nordeuropei: si parla di un lotto di mille Alfa Romeo 2300 “Rio” del ’78 ordinate dall’importatore tedesco (ad insaputa dell’Alfa Romeo italiana che, intanto, in preda a problemi finanziari, stava riducendo la sua influenza sulla ex filiale brasiliana).Quelle mille Alfa brasiliane pare siano state lasciate marcire per anni in un non meglio individuato scalo ferroviario.
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Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I.
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Vecchio 18-08-2009, 21.25.24
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Ultima modifica di Esteta : 01-07-2010 alle ore 08.16.55.
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Vecchio 18-08-2009, 21.48.55
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Vecchio 01-07-2010, 08.22.48
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WORK IN PROGRESS


La F.N.M. era la Fabrica Nacional de Motores, e fu la costruttrice in Brasile di auto e Camion marcati ALFA, in effetti i camion FNM furono tra i più diffusi nel grande paese sudamericano, i camion erano tutti derivati direttamente dai camion ALFA:



Il logo richiamava gli stilemi del logo alfa stesso:



Le auto partirono dalla produzione delle grosse berline che in italia non riuscirono a riscuotere un gran successo, come la 2000 Berlina derivata dalla 1900 con motore a basamento in ghisa e testa in alluminio bialbero:



La FNM 2000 RIO era in effetti una Alfa 2000 prodotta in brasile e di pochissimo differente da quella italiana...Più precisamente, si trattava della "2000", della "2150" e della "2300". La FNM "2000" nacque nel 1961 con il nome di FNM "JK", lì dove la sigla "JK" voleva ricordare le iniziali del nome del presidente della repubblica brasiliana di allora: Juscelino Kubitschek. Questo modello (assemblato a Xerém, ma con componentistica inviata direttamente dall'Italia) ricalcava la nostra Alfa Romeo "2000" berlina. Il propulsore (che era lo stesso bialbero 4 cilindri in linea da 1975cc, con una variazione del rapporto di compressione al fine di essere più adatto all'uso della benzina brasiliana) era capace di erogare 95 cv e di raggiungere i 155 km/h di velocità massima.evolversi della situazione politica brasiliana ebbe ripercussioni anche su questa vettura, la quale (a seguito del colpo di stato militare che portò alla destituzione del presidente Kubitschek) vide mutato il proprio nome: scomparve la sigla "JK" e arrivò il nome "2000".



Due importanti versioni della "2000" saranno la "Onça" (una "2000" in versione coupé) e la "2000 TiMB" (Turismo Internazionale Modello Brasile), arrivata sul mercato nel 1966 e capace addirittura di erogare 160 cv, grazie anche all'adozione di due carburatori doppio corpo.





La produzione della FNM "2000" viene interrotta nel 1969, esattamente un anno dopo l'acquisizione da parte dell'Alfa Romeo del controllo diretto della FNM, lasciando immediatamente spazio alla FNM "2150". Stilisticamente quasi identica alla "2000", la "2150" adotta sempre il classico bialbero 4 cilindri in linea, ma con una cilindrata portata a 2132 cc e una potenza massima pari a 125 cv. Anche il cambio venne aggiornato, disponendo ora di 5 rapporti. Esteticamente, la "2150" si distingueva dalla precedente "2000" soprattutto per l'adozione di una nuova calandra e di uno scudo simile a quello delle italiane Alfa "1750" berlina del 1968. La FNM "2150" rimase in listino sino al 1974, anno in cui iniziò la carriera della nuova "2300".

Ecco una FNM 2150 RIO:



L' Alfa Romeo "2300" è il modello che segna la scomparsa del marchio FNM. Se da una parte è indubbiamente vero che la "2300" si ispirava all'estetica della nostra "Alfetta", è d'altra parte altrettanto vero che in realtà le due vetture (la "2300" e la "Alfetta") presentavano tra loro differenze sostanziali...
  #5  
Vecchio 01-07-2010, 08.23.22
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Le due auto erano differenti innanzitutto nelle dimensioni: la prima serie della "Alfetta" (1972) misurava 428 cm in lunghezza e 162 cm in larghezza, con un passo di 251 cm; da parte sua, la "2300" misurava ben 472 cm in lunghezza, 169 cm in larghezza, con un passo pari a 273 cm. La 2300, quindi, disponeva di misure in grado di garantire un'ottima abitabilità interna. Tuttavia, sotto il profilo squisitamente stilistico, il risultato d'insieme mancava forse di quell'armonioso equilibrio e di quella personalissima caratterizzazione che tanto contraddistingueva la "Alfetta". Ma "2300" e "Alfetta" erano sostanzialmente diverse anche dal punto di vista meccanico, in quanto nella 2300 nulla restava della innovativa meccanica della bella berlina italiana.





Infatti, l'avantreno della "2300" era sì a quadrilateri deformabili, ma adottava una molla elicoidale al posto delle barre di torsione longitudinali della "Alfetta". Al retrotreno (che era a ponte rigido), poi, non v'era traccia alcuna del ponte De Dion con parallelogramma di Watt che era invece prerogativa della "Alfetta". La "2300" evitava anche di adottare lo schema transaxle della "Alfetta" (cambio posteriore in blocco col differenziale), preferendo invece un cambio anteriore in blocco col propulsore. Nella "2300", la cilindrata del bialbero 4 cilindri in linea (garantito per 100.000 chilometri) era stata portata a 2310 cc: la testata era in alluminio e l’alimentazione era assicurata da due carburatori Solex a doppio corpo: la vettura era così in grado di erogare 140 cv SAE a 5.700 giri/min. e di raggiungere i 170 km/h, con un'accelerazione 0-100 km/h in 11,7 secondi (contro i 184 km/h della Alfetta, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi). Per quanto riguarda l'abitacolo, la plancia era simile a quella della "Alfetta" del 1972.




La "2300" venne prodotta in svariate versioni. La "2300" dal 1974 al 1978; la "2300 B", la "2300 Ti" e la "2300 Rio" dal 1978 al 1980...





La "2300 SL" e la "2300 Ti4" dal 1980 al 1983...



La "2300 Ti4" seconda serie dal 1983 al 1985...

  #6  
Vecchio 01-07-2010, 08.23.31
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La "2300 Ti4" terza serie dal 1985 al 1986...







La "2300 Ti4" quarta serie dal 1986 al 1988...





Tutte le "2300 Ti4" disponevano di 149 cv SAE a 5500 giri/min (con una coppia massima di 240 kgm a 3400 giri/min.), sufficienti per spingere la vettura sino a 175 km/h e per farla accelerare da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi. Però, c'è da dire che ogni aggiornamento estetico si traduceva in un sempre maggiore appesantimento dello stile. Nel corso degli anni, la dotazione di accessori della "2300" andò costantemente arricchendosi (il climatizzatore era di serie a partire dal 1978) e anche nel mondo delle competizioni la "2300" riuscì a ritagliarsi un proprio spazio.



Bella foto di Ayrton Senna fotografato bambino proprio vicino a una 2000 RIO FNM

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