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ALFA ROMEO **I MODELLI** dal 1910 ai giorni nostri

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Vecchio 07-12-2008, 19.50.37
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Predefinito Per non dimenticare L'Alfa 6

Non sò se è il posto giusto dove parlarne non possedendo questo modello Alfa Romeo ma i membri dello staff non me ne vogliano se ho commesso un errore ad inserire la mia discussione qui,vorrei parlare e condividere alcune notizie riguardo quest'auto che onestamente un giorno sogno di poter aggiungere alla mia collezzione affiancandola alla 90 e la 164.Se qualcuno non l'avesse ancora capito stò parlando della mitica Alfa 6!Ecco di seguito alcune notizie e foto riportate su questa magnifica autovettura:

Alfa Romeo Alfa 6 prima e seconda serie messe a confronto:
Costruttore: Alfa Romeo
Descrizione generale
Tipo Berlina

Inizio produzione 1979

Sostituisce la: Alfa Romeo 2000

Fine produzione 1986
Esemplari prodotti 12.070
Altre caratteristiche
Dimensioni e pesi
Lunghezza 4.760 mm

Larghezza 1.680 mm
Altezza 1.390 mm
Passo 2.600 mm
Peso da 1.480 a 1.580 kg

Altro
Altre versioni
Assemblaggio: Arese (MI)

Altre antenate Alfa Romeo 2000 e 2600 Berlina
Altre eredi Alfa Romeo 164

Della stessa famiglia:Alfa Romeo Alfetta 2.0-2.0 Q.Oro/Alfa 90 2.5V6 Q.Oro

Concorrenti Citroën CX
Ford Granada
Lancia Gamma
Mercedes-Benz W123
Opel Rekord
Peugeot 604
Renault 30
Talbot Tagora

Note:
L'Alfa 6 è una autovettura berlina, prodotta dall'Alfa Romeo dal 1979 al 1986 nello stabilimento di Arese.
Messa in vendita con il difficile compito di contrastare le grandi berline tedesche BMW e Mercedes-Benz, l'Alfa 6 si dimostra potente e imponente nelle dimensioni esterne, ma carente nelle finiture e nell'affidabilità della componentistica elettronica, rispetto alle concorrenti teutoniche.
La genesi e la prima serie
La progettazione dell'Alfa 6 (nome in codice "progetto 119") venne avviata all'inizio degli anni 70 e l'entrata in produzione era prevista per la fine del 1973. La Casa di Arese, infatti, voleva rientrare alla grande nel settore delle grandi berline a 6 cilindri, dopo l'uscita di scena (1969) dalla poco fortunata berlina 2600. Il progetto 119, che riprendeva molti concetti sia tecnici (ma non lo schema transaxle) che estetici dell'Alfetta, doveva, infatti, portare al debutto un nuovo motore V6 di 2,5 litri tutto in alluminio. La crisi petrolifera alla guerra del Kippur (novembre 1973), sconsigliò i vertici della Casa, allora di proprietà dell'IRI, di mettere in produzione un'autovettura, peraltro orami definita in tutti i particolari, che percorreva 7 km con un litro di preziosa benzina.
Gli shock petroliferi e sociali, che attraversarono tutto il periodo 1974-1978, s'attenuarono verso la fine del decennio, così, nel 1979, l'Alfa Romeo decise di introdurre sul mercato il frutto del "progetto 119".
Il congelamento di 6 anni non fu senza effetti. Quando venne presentata al pubblico la nuova ammiraglia Alfa 6 era già superata, sia sotto il profilo estetico che sotto quello meccanico.
Stilisticamente sembrava un'Alfetta gonfiata con gli steroidi e l'età del progetto era chiaramente denunciata dalle linee squadrate e superate, dalla ridotta larghezza (appena 1,68 m, mentre la lunghezza era di 4,76 m), che fra l'altro determinava un'abitabilità interna sufficiente per sole quattro persone, dal passo di soli 2,60 m (col conseguentemente esagerato sbalzo posteriore) e da alcuni particolari di dubbio gusto. I gruppi ottici posteriori, ad esempio, erano troppo grandi, i paraurti (in metallo con cantonali in gomma) eccessivamente massicci e la presa d'aria sporgente sul montante posteriore poco elegante.
Anche la meccanica, pur raffinata, era datata. Il ponte posteriore De Dion, complesso e costoso, aveva, ad esempio, un'efficacia paragonabile a quella dei più moderni schemi a ruote indipendenti, più semplici, leggeri ed economici.
Le cose andavano un po' meglio all'interno dove le finiture, pur lontane dalle concorrenti dichiarate (BMW e Mercedes), erano discrete e in ogni caso superiori alla media Alfa Romeo dell'epoca.
Il punto forte della nuova ammiraglia di Arese era tuttavia l'ottimo V6 di 2492cc alimentato da 6 carburatori monocorpo (160cv), abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti montato in blocco col motore (niente transaxle, quindi). Per il resto lo schema tecnico prevedeva un avantreno a ruote indipendenti con doppi trangoli, retrotreno De Dion e 4 freni a disco (quelli posteriori entrobordo).
La prova della rivista specializzata Quattroruote, mise in luce le buone caratteristiche del motore, il comportamento stradele valido, ma anche i consumi elevati e la linea superata. L'Alfa tentò di promuovere la grande robustezza della scocca ma, per colmo di sfortuna, qualche mese dopo l'entrata in commercio l'attore Gino Bramieri (fra i primi acquirenti del modello) distrusse la sua Alfa 6 in un drammatico incidente nel quale trovò la morte l'attrice Liana Trouchè.
Della prima serie, prodotta fino alla fine del 1982, sono stati costruiti poco più di 6.100 esemplari.
La seconda serie
Nel 1983, nel tentativo di risollevare le sorti commerciali del modello, l'Alfa 6 venne sottoposta da un restyling. Data la scarsità di risorse finanziarie a disposizone della Casa non vennero toccate le lamiere e le modifiche si concentrarono sugli elementi dell'abbigliamento esterno e sugli interni. All'esterno cambiarono i fari (2 trapezioidali, anziché 4 circolari), la mascherina anteriore, i paraurti (ora totalmente in plastica e privi di rostri, fatto che fece scendere la lunghezza del modello a 4,68 m.) e comparvero nuovi profili laterali paracolpi e inediti spoiler aerodinamici sotto ai paracolpi. L'assetto divenne più basso, rendendo la vettura meno massiccia. All'interno vennero ridisegnati i sedili ed i pannelli porta, mentre la plancia venne solo ritoccata. Dal punto di vista tecnico si segnalava l'adozione dell'iniezione elettronica che donava al V6, sempre di 2,5 litri, maggior dolcezza d'erogazione e maggior sobrietà nei consumi. La potenza scendeva a 158cv.
Sul il mercato interno, nel tentativo di rendere più appetibile fiscalmente l'Alfa 6, la 2.5i, disponibile solo nell'allestimento ricco Quadrifoglio Oro (completo anche di aria condizionata e sedili a regolazione elettrica) venne affiancata dalla 2.0 V6 (equipaggiata col V6 a carburatori di cilindrata ridotta a 1996cc per 135cv) e 2.5 Turbodiesel 5 (spinta da un 5 cilindri VM Motori di 2494cc da 105cv). Questi due modelli furono penalizzati da una massa quasi inusitata per l'epoca (la 2.0 V6 pesava 1470 kg. e la Turbodiesel 5 addirittura 1580 Kg.) che impediva loro di raggiungere prestazioni accettabili. L'Alfa 6 restò sul mercato per altri quattro anni, con un impatto sul mercato sempre più trascurabile, ed uscì di listino nel 1987, rimpazzata dalla 164. Della seconda serie erano stati prodotti in tutto 6.000 esemplari (di cui 1.162 "2.5i V6 Quadrifoglio Oro"). Le ultime vetture prodotte, giacenti invendute nel deposito di Arese, furono esportate due anni più tardi in Polonia e in altri paesi dell'est europeo.
Motori :Fino al 1982
Modello Motore Potenza
Coppia
Alfa 6 2,5 Motore V6 da 2.492 cm³ cilindrata(6 carburatori Dell'orto) 118 kW (160 CV)
224 Nm a 4.000 giri/min
Dal 1983 [modifica]
Modello Motore Potenza
Coppia
Alfa 6 2,5 V6 Quadrifoglio Oro Motore V-6 da 2492 cm³ di cilindrata (Iniezione Bosch)
116 kW (158 CV) 215 Nm a 4000 giri/min
Alfa 6 2,0 V6 Motore V-6 di 1.997 cm³ cilindrata (6 carburatori Dell'orto)99 kW (135 CV) 178 Nm a 4.500 giri/min
Alfa 6 2,5TD R5-Turbodiesel da 2.494 cm³ cilindrata
77 kW (105 CV) 206 Nm a 2.400 giri/min
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My garage:
Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I.
Alfa Romeo 164 3.0 V6 i.e. 192hp 1988 A.S.I.
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Audi A6 1.9 TDi sedan 2003
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Ultima modifica di alfa90ista : 07-12-2008 alle ore 20.09.04. Motivo: modifica fotografia
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Vecchio 03-01-2009, 11.04.41
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è giusto Sal ,anche se a posteriori ,rendere giustizia a questo modello che, anche se commercialmente non ha avuto la fortuna che si meritava, ha pur sempre fatto storia nell'Alfa e nell' automobilismo italiano..
Una grande auto sia dal punto di vista dei conentuti tecnici, che dalla grande abitabilità e confort.....qualche anno fà precisamente nel 2000/2001 quando iniziai la ricerca della prima storica da mettere nel mio garage, ne provai una.. 2000 v6 carburatori del 1984 a Trani.. era di un garagista che la vendeva....non la comprai perchè chiedeva all'epoca uno sproposito ( circa 8 milioni di lire...) eppoi non potevo neanche iscriverla Asi perche non era ancora ventennale... anche se era abbastanza conservata ma con qualcosa da rivedere...
quindi mi sedetti alla guida e , oltre ad apprezzare la gran comodità dei suoi sedili mi incuriosi' la "disposizione delle marce del cambio " il ZF e la grande elasticità del 6 cilindri che mi consentiva di guidare nel traffico cittadino in tutta souplesse...poi la provai su strada sulla SS 16 bis ...in direzione di Barletta A/R...... il 6 cilindri, che in città quasi bisbigliava, sornionamente ruggiva che era un piacere oltre i 4000 giri.....intorno ai 130km/h..non andai oltre per non adirare il garagista... pero' consumava come un transatlantico... misi 10.000 di benzina e ricordo che ritornammo a Trani quasi a rosso fisso....
molto probabile che era da rivedere un po' la carburazione, anche se in città non mi pareva dar segni di irregolarità di alimentazione....
penso infatti che non era e non è tutt'oggi cosa facile sincronizzare e mettere d'accordo 6 carburatori monocorpo... ci vogliono specialisti della materia...
e fu' cosi' che mi innamorai del V6

L' Alfa 6 quindi fu' sfortunata (come altri modelli italiani suoi contemporanei o quasi .... penso alla Bellissima Lancia Gamma coupè e berlina e alla Fiat 130 coupè e berlina ) a nascere in un periodo in cui la gente (1979) purtroppo entrava nei concessionari chiedendo non piu' come dieci anni prima (1969) quanto fà (inteso come velocità max.. ovvero in un periodo in cui l'acquisto era determinato in base alle prestazioni stradali come ultimo parametro decisivo ), intendendo quindi quanti km fa al litro......
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Le mie "Bimbe"::
Alfa Romeo 90 V6 2000 1986
Alfa Romeo Giulietta 1300 1981
Alfa Romeo 156 1800 T.S. 1998
Lancia Delta LX 1300 1988
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  #3  
Vecchio 04-01-2009, 01.02.13
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Sono sempre stato innammorato del mitico V6 Busso,il mio amore nacque quando avevo soli 6 anni e mio padre nel 1987 credo acquistò la sua bellissima 90 2.5V6 Quadrifoglio Oro grigio chiaro metallizato presso la concessionaria Alfa Romeo di Taranto Oliva&C. l'auto aveva pochissim km penso meno di 30.000 era appartenuta ad un medico che l'aveva sostituita con una 164 3.0V6 1a serie!Da allora il mio sogno era stato quello di guidare una V6 Alfa Romeo,rimasi colpito dall'Alfa 6 quando avevo circa 10 anni ed un mio vicino di casa ne acquistò una usata nella versione Q.Oro era di un azzurro chiaro metallizzato con le targhe tedesche purtoppo fu vittima del furto della stessa dopo neanche un mese dall'acquisto auto mai più ritrovata!Da allora ho sempre sognato di possedere Alfa Romeo e con la 90 e la 164 ci sono riuscito ho provato le tue stesse sensazioni caro Lù quando per la prima volta mi sono messo al volante della mia 164 dicendo alla mia fidanzanta che era lì con me:"Questa deve essere mia la voglio!"E così fù la acquistai all'istante senza pensrci due volte!Non mi pentirò mai d'averlo fatto!Si è vero in quegli anni fine anni '70 inizi '80 la gente tendeva ad acquistare auto di mdia piaccola cilindrata solo pochi amanti di auto enormi dalle eccellenti prestazioni osavano simili acquisti ed grazie a loro che furono vendute ed immatricolate circa 12.000 Alfa 6 che amio parere quest'auto insieme a tante altre incomprese restarà un mito ed un vero pezzo di storia Alfa Romeo che un giorno non molto lontano spero di aggiungere alla mia collezione anche se la cosa è molto difficile vista la scarsa reperibilità sul mercato delle storiche di questo modello!Perciò ti capisco in pieno qundo mi parli cin tanta enfasi di questa splendida berlinona Alfa Romeo degna di portare questo nome!
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Ultima modifica di alfa90ista : 04-01-2009 alle ore 01.05.55.
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Vecchio 04-02-2009, 22.40.22
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Che bella che era l'alfa 6 il prprietario della scuola guida dove ho preso la patente ce l'aveva argento metallizzato nella versione 2.5V6 Quadrifoglio oro del 1984,poi sostituita con oltre 400.000km percorsi, con una BMW 525i color bronzo metallizzato berlina del 1994 e nel 2001 dopo aver percorso quai 350.000km l'ha venduta per prendere una favolasa AR 166 2.5V6 24v grigioargento metallizzato che tutt'ora possiede!I km di questa non li sò!
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  #5  
Vecchio 04-02-2009, 23.18.37
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e vero.. l'alfa 6 estata una macchina che si vedevo
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  #6  
Vecchio 17-02-2009, 20.34.52
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Sono un fortunato possessore di una Alfa 6 prima serie. L'ho comprata qualche anno fa coronando un sogno di quand'ero adolescente. E' delicata, consuma quanto una Ferrrari, richiede cure e attenzioni, è un incubo reperire i ricambi ma in compenso il piacere di guida che sa donarti e il fascino che emana sono irragiungibili per qualsiasi auto moderna. Oltre al suono del 2.5 a sei cilindri, che, da solo, ti ripaga delle pene e costituisce un piacere per le orecchie di qualsiaisi appassionato di motori (non soltanto alfisti), sarò forse esagerato ma reputo perfino un pregio quella sua linea retrò tanto bistrattata che io invece trovo, proprio perchè così poco appariscente, molto elegante.
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  #7  
Vecchio 17-02-2009, 20.38.48
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cortesemente passeresti dalla sezione Presentazioni??

qui--> http://forum.alfaclub.it/forumdisplay.php?f=2

GRAZIE
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Vecchio 17-02-2009, 20.46.01
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Fatto. Appena andato a presentarmi :-)
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Vecchio 17-02-2009, 20.46.50
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Vecchio 17-02-2009, 20.54.11
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Complimenti Gill per la tua Alfa 6 tenuta benissimo

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