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Motori aeronautici Alfa Romeo
Il primo motore Alfa Romeo utilizzato su un aeroplano fu installato nel 1910 su un biplano Santoni-Franchini. Nel 1932 fu prodotto il primo motore aeronautico vero e proprio, il D2, che fu montato sul Caproni Ca.101. In questo decennio i motori aeronautici Alfa Romeo furono utilizzati su larga scala; ad esempio il 126 RC.34 fu installato sui Savoia-Marchetti S.74, S.M.75, S.M.79, S.M.81 e sul CANT Z.506. Nel 1931 fu organizzata una gara tra una 8C 3000 Monza guidata da Tazio Nuvolari ed un Caproni Ca.100, dove vinse, di poco, l’aeroplano. Durante la seconda guerra mondiale l’Alfa Romeo costruì diversi motori aeronautici; il più famoso fu l’RA 1000 RC.41, che era prodotto su licenza della Daimler-Benz. Questo propulsore rese possibile la costruzione del Macchi M.C.202, il miglior caccia della Regia Aeronautica utilizzato durante il secondo conflitto mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale, l’Alfa Romeo produsse motori aeronautici per la FIAT, l’Aerfer e l’Ambrosini. Negli anni sessanta l’azienda focalizzò l’attenzione sul miglioramento e la manutenzione di propulsori aeronautici Curtiss-Wright, Pratt & Whitney, Rolls-Royce e General Electric. L’Alfa Romeo fu la prima compagnia italiana a costruire un motore aeronautico a turbina, che fu poi installato su un Beechcraft King Air. La divisione dell’azienda che si occupava di propulsori aeronautici, l’Alfa Romeo Avio, fu venduta nel 1988 ad Aeritalia. Nel 1996 è passata a Fiat Avio e dal 2003 fa parte del Gruppo Avio. È stata coinvolta nello sviluppo del motore T700-T6E1 per l’elicottero NHI NH90.
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Ultima modifica di Yokohama : 16-05-2011 alle ore 19.29.30. |
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Nel 1910, mentre nasceva l'Alfa, l'aviazione voleva uscire dalla fase di sperimentazione per affermarsi. La traversata delle Alpi era il traguardo da raggiungere. Molti studiosi si dedicarono a questo problema. Antonio Santoni, collaboratore progettista di Merosi, e Nino Franchini, collaudatore e pilota di vetture da corsa, entrambi dell'Alfa, studiarono un biplano con un geniale dispositivo per la virata. I dirigenti dell'Alfa misero subito a loro disposizione un locale per la costruzione dell'aereo ed uno dei primi motori Alfa 24HP.
Il 15 novembre 1910 il biplano venne felicemente collaudato in volo da Franchini in presenza delle autorità sulla Piazza d'Armi di Baggio, presso Milano. Esso servì poi come aereo scuola all'Aerodromo di Taliedo.L'Amministratore dell'Alfa utilizzò quel risultato per affermare le doti delle auto del Portello il cui motore dava affidamento anche su un aereo.Al Museo Storico Alfa Romeo esiste il motore ricostruito con i disegni dell'epoca. Nella foto qui sotto la ricostruzione del biplano Santoni-Franchini in scala 1:35. |
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