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SPECIALE AUTO D'EPOCA Informazioni e curiosità per gli amanti della categoria.

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Vecchio 29-08-2009, 16.52.33
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Predefinito Automotoclub Storico Italiano

Storia dell'A.S.I.




L'ASI nasce il 25 settembre del 1966 a Bardolino in provincia di Verona, dalla fusione del Veteran Car Club d'Italia, con sede in Torino, e la FIAME, con sede in Milano, ponendo fin dall'origine la propria sede legale presso il Museo dell'Automobile di Torino. La segreteria operativa si trova, sempre in Torino, a Villa Rey - Strada Val San Martino Superiore 27.

Al momento della fondazione, gli appassionati di veicoli storici in Italia erano una minoranza elitaria che contava personaggi di altissimo rango quali Umberto Agnelli, il principe Gastone Moncada di Paternò, il principe Fabrizio Ruffo di Calabria, Giovanni Bulgari, Domenico Gentili, Elio Quaglino, Valerio Giacosa, il Conte Giovanni Caproni di Tagliedo, il Conte Paolo Marzotto di Valdagno, Egon R. Hanus, Paolo Lazzaroni, il Conte Gianfilippo Elti di Rodeano, Leonardo Antognetti, Valerio Moretti, Paolo Sanguineti, Pier Luigi Bassini e il Marchese Gualtiero di Sejssilles d'Aix.

I fondatori del 1966 erano pochi, e pochi sono rimasti gli aderenti fino al 1978 allochè l'ASI contava 700 tesserati. Questi ultimi sono diventati 3.000 circa nel 1983 e 14.700 nel 1997, mentre attualmente sono oltre 127.000.


Chi è l'ASI

L'A.S.I., Automotoclub Storico Italiano, costituito nel 1966 e riconosciuto Ente morale di diritto privato per decreto del Presidente della Repubblica n. 977 del 24 ottobre 1980, è una Federazione composta da 242 club federati e 25 club aderenti che riunisce oltre 131.000 appassionati di veicoli storici e rappresenta istituzionalmente il motorismo storico italiano presso tutti gli organismi nazionali ed internazionali competenti.

L'Ente, statutariamente, sostiene e tutela gli interessi generali della motorizzazione storica italiana, valorizzandone l'importanza culturale, storica e sociale.

L'A.S.I. promuove la conservazione ed il recupero di qualsiasi veicolo a motore che abbia compiuto vent'anni (autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori, veicoli militari, macchine agricole e industriali, veicoli commerciali, natanti e aeroplani), valorizzandone l'aspetto culturale, che deriva dal fatto che questi mezzi sono stati protagonisti attivi e insostituibili della storia del Ventesimo secolo, esprimendone l'evoluzione tecnica, di costume e sociale.

I veicoli iscritti all'ASI usufruiscono di benefici fiscali e facilitazioni per la circolazione, che il Legislatore ha loro riconosciuto per la valenza storica e culturale che rappresentano. Molte compagnie assicurative (tra cui la Toro Assicurazioni con cui l’ASI ha una convenzione esclusiva) riservano inoltre polizze agevolate ai veicoli che posseggono certificati rilasciati dall'Ente. L' A.S.I. è gestito operativamente da un Consiglio Federale, eletto con cadenza quadriennale dall'Assemblea dei delegati dei Club federati, a capo del quale è insediato il Presidente, anch'esso eletto dall'Assemblea dei delegati.
L'ASI fa parte della FIVA, Federation Internationale Vehicules Anciens, Organismo che si occupa a livello internazionale della tutela del motorismo storico.

Oggi, i veicoli certificati dall'ASI sono oltre 45.000, con un incremento annuo di circa 3.000 (suddivisi in auto, moto, veicoli commerciali, militari e macchine agricole).

La qualità dei veicoli certificati è molto alta, perché il Regolamento Tecnico dell'Ente Federale, posto a base di tale certificazione, viene applicato in modo assai rigoroso: l'autenticità e l'originalità dei veicoli diventano elementi essenziali per ottenere il Certificato di identità che l'ASI rilascia quale corredo storico dei veicoli esaminati dalla propria Commissione Tecnica.



Consiglio Federale:
Presidente: Avv. Roberto Loi.
Vice Presidente: Benito Battilani, Maurizio Speziali.
Tesoriere: Giovanni Scagnelli.
Consiglieri Federali: Luciano Nicolis, Ariel Atzori, Alfredo Liberati, Gian Carlo Carlini, Umberto Anerdi, Giuseppe Cannella, Domenico Paterlini, Giuseppe Di Mauro, Renzo Cardini e Enzo Siligardi.
Revisori dei Conti: Luigi Baulino, Giovito Di Nicola, Andrea Barabino e Gianluca Zancanaro (supplente).
Probiviri: Marcello Busetto, Giovanni Chiribiri, Antonello Salvi, Franco Nardelli, Antonio Spagnolo Muratori.


Attività

L'ASI, per raggiungere i propri scopi statutari:

Cura la tenuta e l'aggiornamento dei Registri Nazionali dei Veicoli Storici
Rilascia Certificati che attestano le caratteristiche di storicità e di autenticità dei veicoli: con questi documenti i proprietari dei mezzi possono ottenere l'esenzione dalla tassa di possesso, la reimmatricolazione al P.R.A e polizze assicurative agevolate
Organizza e patrocina eventi cultuali che hanno per protagonisti i veicoli storici: manifestazioni rievocative, concorsi di eleganza, raduni turistici, mostre e convegni che hanno l'importante funzione di far rivivere i veicoli storici e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla bellezza e sul prestigio del patrimonio storico motoristico nazionale
Dialoga con le Istituzioni affinché questi beni culturali non vengano abbandonati, ma venga incentivato il loro recupero e la loro conservazione e se ne consenta l'uso
Pubblica, sulla propria rivista ufficiale "La Manovella" (fondata nel 1961), articoli di storia, di tecnica, di costume e resoconti delle più belle manifestazioni nazionali e internazionali per diffondere la cultura del motorismo storico. La testata attualmente ha una tiratura media di 130.000 copie al mese e sta diventando sempre di più l'espressione del collezionismo di veicoli storici. E' apprezzata in Italia e non solo, tanto che in Svizzera, nel 1991, è stata insignita del Premio assegnato alla miglior rivista mondiale del settore
Edita pubblicazioni di argomento storico, culturale e tecnico, per diffondere tra i propri soci la cultura motoristica

Per aderire all'A.S.I. è necessario essere iscritti ad uno dei club federati presenti su tutto il territorio nazionale.



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Ultima modifica di alfa90ista : 29-08-2009 alle ore 17.05.00.
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Vecchio 29-08-2009, 17.03.32
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Predefinito 8° Asimotoshow 2009 1a parte



8° ASIMOTOSHOW 2009
Autodromo di Varano de’ Melegari – ( Parma ) 15 -16 -17 maggio


[b][color="navy"]Per l’ottava volta, gli appassionati del motociclismo d’epoca di tutta Europa, si ritroveranno a Varano, per l’annuale appuntamento dell’ASIMOTOSHOW, che vedrà ripetersi il grande spettacolo delle sfilate in pista, di un migliaio di motocicli e sidecar, in rappresentanza delle 66.839 motociclette con attestato di storicità e delle quasi 12.000 omologate dall’ ASI.
Sono già numerosissime le iscrizioni, a testimonianza del fatto che la rassegna di Varano, è entrata a far parte degli appuntamenti stagionali fissi per Case costruttrici ,Club e singoli appassionati.
Quest’anno saranno ammesse le motociclette dalla classe Vintage che comprende i veicoli dai primordi al 1918, sino a quelle del 1988, che hanno compiuto i 20 anni nel 2008.
L’evento sarà incentrato sulla rievocazione di importanti anniversari e presenterà una serie di mostre tematiche di grande interesse, con l’intento di mantenere vivo nel ricordo, la storia di marche scomparse e di celebrare i fasti di quelle Case costruttrici che continuano ad onorare il settore con le loro creazioni.
I temi principali in estrema sintesi saranno i seguenti:

Centenario Gilera la marca che dopo 100 anni gloriosi è ancora sul mercato
Centenario Della Ferrera dei fratelli torinesi all’avanguardia nella tecnologia e affidabilità Sessantesimo di Laverda le potenti moto arancione
Ariel a valvole laterali
Rudge& Python con le moto della scuderia di Enzo Ferrari, vincitrici con Giordano Aldrighetti
Mostra Ducati
Mostra Benelli sulle moto da corsa costruite a Pesaro e protagoniste nei mondiali.

Centenario Gilera
Gilera, come ha dichiarato recentemente ad Automotoretrò, in occasione della presentazione del suo libro sulla storia della famiglia e dell’azienda, Massimo Lucchini Gilera nipote del fondatore, è l’unico marchio italiano che da 100 anni ininterrottamente produce motociclette.
La Gilera festeggia appunto quest’anno il centenario della fondazione, da parte di Giuseppe Natale Gellera poi cambiato in Gilera. Gilera dopo aver imparato il mestiere presso il costruttore Bucher, per il quale fu anche vittorioso pilota, nel 1909 fonda la ditta e inizia la produzione in proprio nell’officina di Corso XXII Marzo N° 42 a Milano. A 22 anni costruisce la sua prima moto, la VT 317 con la quale corre e vince sino al 1912. Nel 1916 trasferisce ad Arcore la produzione e continua a gareggiare con la sua prima moto per poi passare alla 500 a valvole laterali alla quale rimase fedele per 15 anni. La Gilera vince nel ’30 e 31 la Sei giorni di regolarità e diventa famosa nel mondo.
Negli anni trenta la Gilera si converte alle valvole in testa. Nascono la Quattro Bulloni 500 e la famosa Otto Bulloni. Che era il sogno degli appassionati quando Rabagliati cantava «Possente Gilera, tu sei il sogno, tu sei la primavera»
Nel ’37 e ’39 stabilisce tutta una serie di record mondiali con pilota Piero Taruffi, sulla Bergamo Brescia. Nel dopoguerra nasce la famosa Saturno e dal 1950 al 1957 la casa di Arcore vince sei titoli mondiali con Masetti, Duke e Liberati.
Nel 1957 ancora record mondiali con Romolo Ferri e Alfredo Milani a Monza
Nello stesso anno d’accordo con Guzzi e Mondial, si interrompe l’attività agonistica diventata troppo onerosa.
Poi il lento declino, che segue quello di tutta l’industria motociclistica, che mal sopportava la concorrenza dell’auto, diventata a quel tempo il mezzo di trasporto più ambito.
Nel 1969 la Gilera entra a far parte del gruppo Piaggio e la nuova proprietà effettua investimenti su tutta la gamma, soprattutto in chiave fuoristradistica, nasce la 125 Bicilindrica Cross. Nel campo delle motociclette da strada viene presentata la 5V Arcore. Ma la vera innovazione è rappresentata dall'ingresso nel filone dei ciclomotori da fuoristrada, col modello "50 Trial 5V" Gilera conquista un suo spazio, proponendo una moto robusta, comoda e performante. Negli anni ottanta, Gilera presenta una nuova serie di motori a 4 tempi, nelle cilindrate di 350 cc e 500 cc Il primo modello a utilizzare i nuovi motori è l'enduro Dakota. Questi motori dalla produzione vennero utilizzati anche per le moto enduro da competizione, le RC 600 e RC 750, con vittorie di classe in due Parigi-Dakar e una vittoria assoluta al Rally dei Faraoni.
Nel 1993 viene chiuso lo stabilimento di Arcore, la produzione viene trasferita a Pontedera. Con marchio Gilera il Gruppo Piaggio vince due titoli mondiali nel 2001 con Poggiali nella 125 e nel 2008 con Simoncelli nella 250
- In particolare all’ASIMOTOSHOW saranno presenti due importanti veicoli storici, la Gilera Rondine, la Gilera 4 cilindri e una moto chiamata Mosca Bianca che potrebbe girare in pista.




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Vecchio 29-08-2009, 17.04.20
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Predefinito 8° Asimotoshow 2009 2a parte

Massimo Lucchini Gilera presenterà anche a Varano già citato libro “ Gilera: una storia lombarda”.

Sessanta anni Laverda
Si celebrano in realtà i 60 anni dalla presentazione della prima moto la “75” in quanto l’azienda fu fondata nel 1947 da Francesco Laverda a Breganze in provincia di Vicenza
L’azienda comincia con moto di piccola cilindrata e scooter per approdare nel 1964, sulla spinta dell’entusiasmo del figlio del fondatore Massimo, alla “650” che vede la luce nel 1966 , seguirà poi la “750” con buona accoglienza da parte del mercato. Prodotta sino al 1975, subisce diverse migliorie e consegue successi sportivi in gare per moto di serie.
Ma Laverda non si accontenta si passa infatti alle “Maxi moto” di 1000 e 1200 cc. che si caratterizzano per il loro colore arancio destinate a durare sino agli anni ’80. Mentre continua la produzione delle 350 e 500.
Negli anni ’90 cominciano le difficoltà vengono presentate e prodotte motociclette di notevole valore tecnologico e caratterizzate da una certa elitarietà come la “Legend”e la “Formula”.
Nel 2000 la Laverda viene assorbita dall’Aprilia e a seguito della crisi di questa, entra a far parte del Gruppo Piaggio e nel 2006 cessa l’attività
Massimo Laverda, l’anima della marca muore il 26 ottobre 2005 per arresto cardiaco.
A mantenere vivo lo spirito della marca è nato il gruppo “Laverda Corse” con lo scopo di riunire gli appassionati del Marchio, organizzare incontri, contribuire alla conservazione e restauro. Notevole il programma 2009 di partecipazioni a meeting, gare e incontri. Adria , Jarama , Varano de’ Melegari per l’ASIMOTOSHOW, Spa , Mallory Park e la grande festa da 24 al 26 luglio a Breganze per il 60° anniversario.


Mostra Rudge e Python

L’evento speciale Rudge ospitato all’ ASIMOTOSHOW 2009 avrà il titolo “ Mostra Rudge & Python specials; le vittorie di Giordano Aldrighetti della scuderia Ferrari -Rudge”
L’evento, organizzato dal Registro Storico Italiano Rudge, con la partecipazione del R.E.C. “Rudge enthusiast Club “ inglese, è rivolto a tutti gli estimatori di una meccanica e motoristica di alta qualità, che ha portato nei primi anni ‘30 alla produzione di moto con caratteristiche eccezionali.
“ La Rudge” tali da primeggiare nella scena mondiale delle competizioni sportive ( Ulster, Tourist Trophy. ecc ) ed a generare, con la commercializzazione dei motori Python Rudge, la nascita di altrettante moto speciali quali ; Miller, Mello , Moretti , Linx , Aquila , Premoli , Simoncelli , Officine Menicucci , Vittoria ,Galbusera , Ganna , Douglas , Charter lea., Zundapp.

La Marca fu scelta da Enzo Ferrari per la sua scuderia, con la quale dal 1932 al 1934, ha ottenuto innumerevoli affermazioni, vincendo con Aldrighetti due campionati nazionali.

La Scuderia Ferrari, sarà proprio il tema dominante della mostra Statica, per mezzo della quale saranno presentate cronache di gare sui circuiti cittadini dell’epoca, quali Rimini, Pescara, Magione, Imola, Faenza, Roma ecc con foto inedite custodite per più di 70 anni, dalla famiglia Aldrighetti. Il campione intramontabile che sarà onorato con il canto di quelle TT replica, da lui portate al massimo successo, nelle accanite battaglie con le Norton di Taruffi , la Velocette di Rossetti e tanti altri.
Alla mostra saranno esposte 8 Python dal 1933 al ‘35 e 14 Rudge costruite tra il 1927 e il ’35.
A fare da contraltare, le “avversarie” del tempo una Norton del ‘34 e una Velocette del ‘32.
Si tratta veramente di un evento unico che solo l’Asimotoshow è in grado di offrire.

Centenario Della Ferrera
Sono due ciclisti famosi a quel tempo Federico e Giovanni Della Ferrera che tra il 1909 e il 1910 costruiscono una moto di 500 cc. Con motore monocilindrico a valvole in testa un soluzione d’avanguardia in quegli anni che consentiva una velocità di 100 km/! Nello stabilimento torinese di Corso Regina Margherita i fratelli costruiscono tutti componenti. Hanno in grande considerazione il cliente e l’affidabilità delle loro moto offrivano infatti 100.000 km di garanzia e riparavano loro le moto dei clienti!
Con Federico vincono molte corse specialmente quelle in salita molto popolari a quel tempo. Nel 1912 costruiscono una bicilindrica a V sempre di 500 cc.
Nel primo dopoguerra costruiscono una 650 e una 1000, con trasmissione 4 rapporti. Nasce la famosa “canterina” un prototipo che avrà una lunga carriera sportiva e stabilirà numerosi record. Realizzano poi un motore 125 due tempi, che vendono anche ad altri costruttori, nel ’27 nasce poi la tipo 31 una 500 con valvole in testa e una 175 derivata da questo seguita poi da creazioni di successo, con esperienze interessanti nell’ambito del confort, della riduzione della cilindrata e contenimento del consumo di olio e di carburante.
Una curiosità, a questo riguardo l’impresa di Teresio Castagno, che con una Della Ferrera 175 percorse nel 1930 ben 62,5 km. con mezzo litro di benzina alla media di 35 km/h, prova effettuata nei Viali del Valentino a Torino.
Nel 1939 erano ancora in produzione un motofurgone 175, un motocarro 500 e quattro motociclette : 175, 350, 500 valvole laterali e 500 valvole in testa, l’attività molto rallentata nel dopoguerra termina nel 1948.


Le moto da corsa “Made in Pesaro”
Il Registro storico Benelli porta a Varano una serie impressionante di motociclette che hanno corso e vinto con in sella nomi fantastici, si tratta di 18 macchine che recano marchi famosi: Benelli appunto, Morbidelli ,Motobi , Grassetti e quelli meno noti ai più di Sanvenero, Iprem, Parisienne, Piovaticci, TM Mancini, MBA.
I nomi dei piloti che le hanno guidate Pasolini , Saarinen, Pileri, Bianchi, Lazzarini ,Grassetti, Cornu, Mancini e Graziano Rossi padre di cotanto figlio!
E’ questa veramente una collezione molto importante che è, da parte del Registro, la dimostrazione di un grande attaccamento ad un territorio, che tanto ha dato e continua a dare, al motociclismo italiano.


Le Ariel a valvole laterali
La prima Ariel a valvole laterali fu presentata ed esposta al pubblico al Salone dell’Olympia di Londra del 1926, dove incontrò un enorme successo. Si trattava di una 557 - realizzata su progetto del mitico Valentine Page che la Ariel aveva avuto la lungimiranza di 'sottrarre' alla JAP - che, con qualche modifica apportata di anno in anno, continuò ad esistere fino agli anni Cinquanta. Era un modello completamente nuovo, ma non vi era nulla di anticonformista nel suo disegno, nonostante fosse sicuramente solido: quello che tuttavia colpì l’immaginazione del pubblico era la linea, con una nuova posizione di guida più bassa, un interasse più corto e un ingegnoso serbatoio di carburante del tipo a sella. Questo serbatoio non era nuovo in quanto tale ed altri , ma lo era la sua forma, e la Ariel si trovò a vendere così tanto che, nel giro di due anni, tutti gli altri costruttori di moto britannici erano passati a serbatoi che avessero più o meno lo stesso aspetto. Nel 1936 fu poi realizzato un motore 600 che fu prodotto fino alla chiusura dell'azienda, nel 1959. L'applicazione delle valvole laterali fu molto apprezzata nella realizzazioni dei sidecar.


Gli eventi all’ASIMOTOSHOW saranno numerosi e di livello e i visitatori, per i quali l’ingresso è libero, potranno veramente sentirsi parte dell’evento, in quanto lo spirito dei motociclisti è proprio quello di coinvolgere con la loro simpatia e carica di umanità anche gli estranei. A Varano basta chiedere un’informazione per essere automaticamente coinvolti nella storia del motociclismo.
Ma certo saranno felici anche , i protagonisti alla guida delle loro “creature”,il divertimento non mancherà, in quanto ogni partecipante potrà fruire di ben quattro turni di prova in pista nelle tre giornate.



Per il pubblico l’ingresso è libero nei tre giorni con orario 9.30 – 19.00

PROGRAMMA

Venerdì 15 maggio :

9 - 18.30 Verifiche tecniche e registrazione
14.30 – 18.30 MOTOSHOW in pista un turno per ogni batteria

Sabato 16 maggio :

7.30 – 12.30 Verifiche Tecniche
10.30 – 16.30 Gita cultural-gastronomica per accompagnatori
9.30 – 12.30 e 14.30 – 18.30 MOTOSHOW in pista due turni di prova per ogni batteria
21.00 Cena di Gala

Domenica 17 maggio:

9.00 – 14.30 MOTOSHOW in pista un turno di prova per ogni batteria e Parata dei Campioni


Per informazioni: +39 331 4795403 www.asifed.itinfo@asifed.it

Per info stampa : stampa@asifed.it – +39 335 5704150

Torino, 4 marzo 2009 Comunicato 6 - 09[/color][/b]

Fonte: http://www.asifed.it/images/20030903...ogo_banner.gif

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Predefinito Lettera del Presidente dell' A.S.I. sulla Manovella di Agosto 2009

Lettera del Presidente dell' A.S.I.

Appoposito di... Revisioni e Riammissioni alla circolazione...

Cari lettori,
penso che questa sia la volta buona.
Con il gruppo di lavoro costituito a suo tempo dall'Ingenier Sergio Dondolini e poi confermeto e ampliato dall'Architetto Maurizio Vitielli succedutosi ai vertici della direzione della Motorizzazione Civile, si è lavorato circa quattro anni per trovare la soluzione più corretta per consentire a tutti i veicoli storici che abbiano i requisiti corrispondenti a quelli del momento della prima immatricolazione, di essere riammessi alla circolazione indipendetemente dal motivo della loro cancellazione. Sia esso rappresentato dal mancato pagamento delle tasse automobilistiche ovvero dalla demolizione avvenuta per per scelta del proprietario.
Così come si è lavorato per trovare la giusta soluzione per le revisioni, sia in merito alla cadenza (ora annuale) sia in merito alle modalità di effettuazione. E ciò al fine di trovare un corretto intervallo delle stesse e un'altrettanto corretta normativa che regoli le modalità esecutive su tutto il territorio nazionale con omogeneità comportamentale da parte di tutti gli Uffici periferici. Questo lavoro preparatorio ha trovto sbocco nella stesura di una bozza di Decreto Ministeriale, composto di 9 articoli nei quali si trovano definizioni dei veicoli di interesse storico e collezzionistico, dei Registri, del certifcato di rilevanza storica e collezzionistica e delle caretteristiche tecniche.
Sono pure indicate le condizioni per l'iscrizione ad un Registro, le caratteristiche del Certificato di Rilevanza Storica e Collezzionistica, le modalità di accertamento tecnico dei requisiti di idoneità alla circolazione, la cadenza biennale delle revisioni e le condizioni per il superamento delle prove.
Tutto accompaganto dagli allegati II e III che trattano rispettivamente, il primo delle caretteristiche costruttive e funzionali degli equipaggiamenti e accertamenti tecnici di idoneità alla circolazione e, il secondo, delle Revisoni periodiche.
Tutto quanto sopra farà si, che finalmente, non dovrebbero esserci più equivoci e fraintedimenti in materia.
Le novità sono rappresentate dal fatto che:
- le revisoni, per ora, avranno una cadenza biennale. e in futuro dovrebbero effettuarsi ogni 4 anni, grazie agli interventi del Sottosegretario Bartolomeo Gioachino e dei parlamentari Filippo Berselli ed Enrico Paglietta, tutti molto attenti alle giuste rivendicazioni degli appassionati, sempre particolarmente vicini ai Dirigenti A.S.I. e dei Registri;
- avranno delle indicazioni precise sulle modalità esecutive che varieranno a seconda della datazione dei veicoli;
- la reimmissione alla circolazione sarà consentita per tutti i veicoli di interesse storico o collezzionistico senza distinzione dovuta alla causa della cancellazione;
- anche per quest'attività saranno indicate precise norme che determineranno l'aplicazione di parametri presenti all'epoca della prima immatricolazione.

Se son rose fioriranno. Ma devo proprio dire che sono speranzoso, tenuto conto anche di come i vertici della Direzione della Motorizzazione Civile hanno preso a dialogare con noi tutti dimostrando di aver capacità e volontà di risolvere problemi annosi che parevano ormai irrosolvibili.
Per ora buone vacanze a Voi tutti e anche a tutte le persone nominate in questa mia.


il solito saluto affettuoso.
Roberto Loi
Presidente ASI

Fonte: http//:www.LaManovella.it
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Fondata nel 1960, dal 1966 è l'organo ufficiale dell' Automotoclub Storico Italiano - A.S.I - Ente che federa i club dei collezionisti di veicoli storici: auto, moto, veicoli utilitari, agricoli, abitativi, militari,aeromobili e barche.

La Manovella, testata leader assoluta del mercato di riferimento, ha una diffusione media per 12 numeri di 85.000 copie ripartite tra abbonati e acquirenti in edicola.

I contenuti, oltre ad ASIPRESS notiziario mensile dell' attività dell' Associazione, al calendario degli eventi e dalle manifestazioni organizzate dai club, affrontano grandi temi tecnico storici del collezionismo, ripercorrono le affascinanti gare del passato, riscrivono la storia dei leggendari costruttori e carrozzieri, ridanno vita ai mitici piloti delle due e quattro ruote.




Fonte: info@legendaeditore.it
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