Torna indietro   forum.alfaclub.it > PRESENTAZIONI - COMUNICAZIONI - SONDAGGI > GUIDE MANUALI (INDICE)

GUIDE MANUALI (INDICE) Come fare a.. qui tutte le guide!

cChatBox - AlfaChattisti
Benvenuto! - Se sei nuovo apri un topic in "PRESENTAZIONI" e parlaci di te - Si consiglia di non usare la chat per richieste tecniche.
Caricamento... Attendere Prego...
Caricamento
Lista Utenti...


Discussione chiusa
 
Strumenti discussione Modalità visualizzazione
  #1  
Vecchio 05-04-2010, 20.44.36
dr.beetle
Guest
 
Messaggi: n/a
Lightbulb [GUIDA] Restauro carrozzeria e verniciatura (fasi)


vorrei mettere in comune con gli altri appassionati che vogliono fare da se' quello che nel corso degli anni ho imparato sulla verniciatura. partendo dall'eliminazione della ruggine

1)L'ELIMINAZIONE DELLA RUGGINE

Secondo me, c'e' solo la SABBIA. Ne ho ricevuto conferma piu' volte. Il pezzo trattato con la SPAZZOLA tende ad arrugginire di nuovo. Questo perche', a volte la ruggine, che sfoglia il metallo per strati, tende ad infilarsi anche sotto il metallo buono. Da una attenta analisi ho capito che, in alcuni tratti, la spazzola non elimina la ruggine, ma semplicemente la lucida, oppure lucida la particella di metallo sovrastante. Secondo me la spazzola non e' il sistema. Fate anche la prova che ho fatto io a conferma....fatta milioni di volte: prendete un pezzo di metallo che avete pulito alla perfezione (APPARENTEMENTE) con la spazzola e ripassatelo con la TELA abrasiva. (la tela e' meglio per il metallo, la carta per le vernici) continuera' ad espellere polvere rossa. Perche'? Perche' l'abrasivo rompe delle croste che la spazzola non rompe, ed arriva alla radice del problema.
La sua natura di abrasivo incollato su di una tela planare, pero', gli impedisce di penetrare nelle valli delle "camolature", lasciando inesorabilmente della "carie". Al contrario la sabbiatura elimina tutto, spezzando ogni infinitesimale crosta o sollevamento di metallo sotto cui si annida la ruggine.
Un'altro sistema che mi piace molto a livello istintivo e' quello della spazzolatura e del successivo bagno di decappante, che elimina la ruggine fin dentro gli scatolati, dove nemmeno la sabbia potrebbe giungere, e tantomeno la spazzola....ma questo e' un sistema ancora giovane,,,e tutto da verificare per quanto mi riguarda. Il lato negativo della sabbiatura e' che eliminare la sabbia da tutti gli interstizi e' un lavoro praticamente impossibile. Sui pezzi piccoli pero' va da Dio. (es: cerchioni, tutti i pezzi meccanici, paraurti telai dei sedili ecc).
Per l'amor del cielo non fate mai sabbiare nulla con le palline di ferro, perche' il pezzo sembrera' sabbiato con la ghiaia, e pure imbarcato da paura perche' le palline scaldano di brutto.
Per quanto riguarda i cerchi in lamiera, specialmente, le palline si infileranno tra flangia e canale, creando un fastidioso innesco di ruggine ineliminabile, se non apatto di dissaldare flangia e canale.
Affidatevi invece senza paura a chi sabbia con la polvere di corindone (simile alla vista ad una sabbia di mare molto sottile e rossastra). con questo trattamento il pezzo sara' praticamente pronto da verniciare .

2)SGRASSAGGIO

-per sgrassare utilizzate un diluente nitro anche di bassa qualita'. a seconda delle esigenze applicatelo con pennellino o con lo straccetto. asportatelo con uno straccio pulito prima che si asciughi, senno' la schifezza che ha sciolto restera' dove era prima.
la trielina e' uno sgrassante ancora migliore, ma evapora talmente in fretta che bisogna correre troppo per asportare quella sporca.

-dopo il diluente al nitro ripetete in maniera esattamente uguale il procedimento con un detergente antisiliconico, che eliminera' il rischio della formazione degli "occhi di pernice", che sono delle aree dove la vernice scivola e si accumula sui bordi delle zone contaminate da unto o vapori di silicone, creando uno o piu' crateri di piccole dimensioni. non c'e' niente di piu' odioso che spruzzare un pezzo alla perfezione, apprezzare il risultato delle proprie fatiche, girarsi un attimo, ricontrollare e trovarlo pieno di occhi di pernice.
Mai maneggiare i pezzi con le mani unte o sporche. lavatevele spesso durante le operazioni di preparazione e verniciatura.

MAI USARE IL SILICONE ACETICO nell'ambiente dove si vernicia e in nessun caso in ogni parte della vettura.
in commercio esistono dei sigillanti acrilici verniciabili di qualita' maggiore del silicone, piu' o meno allo stesso prezzo. Il silicone e' un materialaccio: puzza durante l'applicazione e l'essicazione, si ingiallisce, ammuffisce, si scolla e , soprattutto non e' verniciabile.
I suoi vapori, anche se usato in quantita' davvero minima, si depositano sugli oggetti dell'ambiente interessato e impediscono per mesi la verniciatura. Nel locale dove intendete verniciare, e nelle vicinanza della vettura in questione, il silicone sia bandito per sempre. banditi anche gli altri prodotti (specie spray) dove il silicone sia anche solo un semplice ingrediente. olii spray, polish, sbloccanti, lucida cruscotti e nero gomme dovranno essere tutti accuratamente "silicone free".

I detergenti antisiliconici sono generalmente anche antistatici ed aiuteranno a risolvere il problema della polvere durante la verniciatura.

3) RIMOZIONE DELLA POLVERE RESIDUA TRAMITE GARZA GRASSA

In commercio ci sono delle GARZE APPICCICOSE ED ANTISTATICHE il cui passaggio tipo straccio sulle superfici da verniciare, immediatamente prima della stesura della vernice, catturera' ogni granello di polvere indesiderata. usateli con i GUANTI DI GOMMA RESISTENTI AI SOLVENTI. altrimenti vi rimarranno le mani appiccicose nelle successive fasi cruciali.

ogni verniciatura che si rispetti, partendo dalla lamiera, si compone essenzialmente di 4 strati:

-fondo epossidico a spruzzo (antiruggine e aggrappante per gli strati successivi)

-stucco poliestere a spatola (riempitivo estetico solo dove necessario, solo se e' necessario)

-fondo riempitivo acrilico a spruzzo ( estetico, per eliminare le piccole imperfezioni)

-smalto poliacrilico finale a spruzzo (estetico e resistenza alle intemperie ed al graffio) (oppure smalto nitro, o sintetico, o base all'acqua piu' trasparente, a seconda dei gusti)

esistono ovviamente altri tipi di prodotti, ma questi sono quelli che ho selezionato io come migliori dal punto di vista qualitativo ( non di prezzo, attenzione)

Ultima modifica di J@ck156 : 10-01-2011 alle ore 15.51.22.
  #2  
Vecchio 05-04-2010, 20.46.49
dr.beetle
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito

4) STESURA DEL FONDO EPOSSIDICO

Procuratevi un buon fondo epossidico, catalizzatelo nelle proporzioni indicate dal produttore e diluitelo con un buon DILUENTE UNIVERSALE finche' la bacchetta con cui lo state mescolando, sollevata dalla miscela, INCOMINCI a lasciar cadere delle goccioline invece che un filo continuo. Questa e' la regola a cui dovrete sempre sottostare per ottenere una densita' spruzzabile.
Solo l'esperienza vi insegnera' le modifiche alla diluizione da operare in funzione delle temperature e delle forme, e di mille altre variabili, ma le goccioline saranno sempre il riferimento base...

Prima di trasferire il fondo liquido dalla BROCCHETTA GRADUATA alla PISTOLA A SPRUZZO , ponete sul serbatoio della pistola un FILTRO AD IMBUTO con reticella sottile ( lo vendono nei colorifici), che eliminera' le impurita'...che causerebbero un sacco di problemi, soprattutto di funzionalita' dello spruzzo.

La pressione della pistola dovrebbe essere intorno a 2 atmosfere, ma anche questo e' un valore di puro riferimento.

A proposito di attrezzature....io ho sempre usato una pistola da venti Euro con ugello 12.... se avete mano e malizia vi garantira' verniciature eccellenti, se non ce l'avete non vi salverete nemmeno con una pistola da seicento Euro.

Importante e' pure il SEPARATORE DI CONDENSA montato sul compressore, per eliminare il rischio di fuoriuscita della melma oleosa presente nei sebatoi dell'aria compressa durante la verniciatura.

Usate anche un REGOLATORE DI PRESSIONE sotto la pistola che e' molto preciso e non vi obbliga a raggiungere il COMPRESSORE tutte le volte che volete modificare la pressione.

Infine un consiglio sul tubo dell'aria tra compressore e pistola: usatene uno lineare di gomma nera flessibile. quelli arancioni a molla sono assurdi. Sarete fin troppo impegnati nello spruzzare i vostri giocattoli per dover contrastare tutto il tempo il ritorno della molla e sopportare i suoi imprevedibili scossoni. Avvolgete il tubo intorno al braccio mentre verniciate, se questo rischia di urtare qualcosa di fresco, danneggiando irreparabilmente il manto di vernice appena steso.

Per ogni strato di vernice che andremo a stendere, la regola sara' quella di fare al primo passaggio una semplice "fumata" che , vista la sua inconsistenza, sara' asciutta piu' o meno in cinque minuti, fornendoci una base molto buona per le successive mani...in questo modo:
-prima mano di "fumo"
-seconda mano carica dopo 5 - 10 minuti
-terza mano carica dopo20 minuti.


Usate sempre diluenti e catalizzatori adatti alla temperatura: per ogni prodotto ci sono tre diluenti e catalizzatori diversi, in funzione della temperatura di essicazione ( slow, regular, fast).
Verniciando per hobby, e non avendo problemi di tempo, e' meglio usare sempre diluenti e catalizzatori "slow", perche' danno alla vernice il tempo di distendersi bene prima di asciugarsi del tutto.

L'uso del forno, con i materiali odierni e la possibilta' di aver un catalizzatore adatto ad ogni temperatura esterna (comunque non meno di 15 gradi), non serve chimicamente. La vernice viene perfetta anche fuori.

Oggi il forno si usa soprattutto per l'abbattimento delle polveri atmosferiche che e' in grado di operare e per l'aspirazione dei fumi di verniciatura.

Il fondo epossidico tende a gocciolare facilmente. andateci cauti. caricatelo piano piano.

le vernici moderne sono generalmente pensate per usarle "bagnato su bagnato", spruzzando il prodotto successivo senza aspettare che quello sottostante si asciughi.

qual'e' il vantaggio? non dover aspettare i tempi di asciugatura di ogni mano?
anche, ma non solo.

Dovete sapere che verniciare sopra uno strato di vernice asciutto e' come verniciare su un vetro. la vernice non si attacca.
Sembra magari attaccata all'inizio, ma e' destinata inesorabilmente a sfogliarsi.
ogni volta che lasciate asciugare uno strato di vernice o di fondo, prima di spruzzare di nuovo bisogna carteggiare con grana 320 per creare un appiglio "opaco" allo strato successivo (solo la base opaca del metallizzato non va carteggiata prima del trasparente, perche' e' fatta apposta).
quindi:4 prodotti, 4 carteggiature con la CARTA STEERATA 320, mi seguite?
Carteggiare 4 volte lo stesso pezzo? Personalmente mi stufo gia' a carteggiarlo una volta e, se posso, evito di farlo piu' del dovuto.

Come si evitano le carteggiature tra uno strato e l'altro?

Con il sistema bagnato su bagnato, che permette allo strato successivo di "conglobarsi" leggermente a quello sottostante, in una adesione solidale perfetta.


5)STESURA DELLO STUCCO POLIESTERE A SPATOLA

Se avete delle imperfezioni grandi da riparare, (piu' di 0,5-1 mm di profondita') avrete bisogno di mascherarle con l'uso dello stucco poliestere a spatola. Ovviamente, se lo stucco sara' necessario, il bagnato su bagnato non sara' possibile e tutto il fondo epossidico andra' opacizzato con la CARTA ABRASIVA STEERATA GRANA 180 per fare aderire il successivo stucco ed il fondo rimepitivo acrilico.

Catalizzate lo stucco scrupolosamente come da istruzioni e stendetelo, lasciatelo asciugare ( un ora, non un giorno, senno' carteggiarlo diventa un'impresa) e dategli forma con la CARTA ABRASIVA AL CORINDONE GRANA 120.
Inutile sprecare fatica con carta piu' fine. i segni della carta grossa verranno coperti abbondantemente con due passate di fondo riempitivo.
lavorate sempre con la spatola pulita. se il passaggio della spatola generera' delle righe, la colpa e' di qualche "sassolino di stucco secco" o di qualche impurita' del genere. Eliminatela con le dita e proseguite l'operazione. ripetete la stuccatura e la carteggiatura finche' non sarete soddisfatti della forma. Non caricate troppo lo stucco. Accontentatevi del poliestere fino a 2-3mm. Se dovete caricare di piu' usate lo stucco vetroresina, armato con delle pagliuzze di fibra di vetro.

finito di stuccare e carteggiare, date una ritoccatina con il fondo epossidico alle zone di lamiera eventualmente scoperte durante la "grattata" e passate subito al fondo riempitivo acrilico.


6) STESURA DEL FONDO RIEMPITIVO ACRILICO:

questo fondo ha funzioni puramente estetiche. essendo molto"pesante", fa molto spessore per singola mano, e recupera piccole imperfezioni (1-2mm di profondita'). se non vi serve potete anche evitarlo, passando direttamente ( baganto su bagnato ) dal fondo epossidico allo smalto finale.

Il fondo riempitivo e' molto tenero da carteggiare e nelle ultime generazioni fa da "spia" automaticamente. Una volta, infatti, dopo il fondo riempitivo veniva spruzzata una "fumata leggera" di nero opaco, che durante la carteggiatura evidenziava i punti ed i buchini dove insistere. dove c'e' rimasto il puntino nero c'e' ancora buco e bisogna abbassare ancora tutto intorno con la carta. Ora la spia e' compresa nel fondo. Infatti, dove toccato con la carta il fondo diventa piu' chiaro, e perde la lucidita', dove la carta non arriva rimane piu' lucido e scuro. facile quindi identificare le imperfezioni senza passare il nero.

Catalizzate, diluite, filtrate.

Spruzzando, il fondo vi sembrera' una schifezza: pesante nella nebulizzazione, maculato e fumoso nel risultato.
Non preoccupatevene troppo: carteggiandolo si sistemera' alla perfezione

Il fondo acrilico va caricato a seconda delle esigenze. se le imperfezioni sono lievi se ne usano una o due mani, se sono profonde anche quattro o cinque a dieci minuti una dall'altra. dopo le 4 o 5, pero', e' meglio carteggiare ed eventualmente insistere in un secondo momento.


Carteggiate il fondo con CARTA ABRASIVA STEERATA GRANA 320 se utilizzerete una tinta finale pastello, 360 per il metallizzato. Carteggiate fino ad ottenere la perfezione: non deve esistere il piu' insignificante millimetro lucido. tutto deve essere opacizzato e perfettamente liscio.

eliminate la polvere con aria compressa e straccio umido.
pulite il tutto con detergente antisiliconico
passate la garza appicciscosa.

Siete pronti per la fase piu' goduriosa: la verniciatura finale.

(continua)

  #3  
Vecchio 05-04-2010, 20.47.31
dr.beetle
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito

7)STESURA DELLO SMALTO POLIACRILICO:
vestitevi puliti, non polverosi, pulite scrupolosamente l'ambiente di lavoro e
lavorate in locali ampi, dove l'aria della pistola e quella della ventola del compressore non possano rimbalzare sulle pareti generando un turbine di polvere: meglio all'esterno, piuttosto.

sulla pratica di bagnare l'ambiente per abbattere le polveri ci sono due scuole di pensiero.
Io sono contrario perche':
-l'atto di bagnare solleva di per se' polvere
-l'umidita' non fa bene alla verniciatura


catalizzate
diluite
filtrate

Spruzzate: dopo il fondo epossidico e quello acrilico riempitivo, spruzzare questo smalto vi dara' grande soddisfazione: cola meno facilemnte, e assorbe il fumo di se' stesso in maniera eccellente. ha una brillantezza fuori dal comune.
solite tre mani
una di fumo e due cariche. con i tempi precedentemente descritti.
quanto caricare? vi insegno un trucco, del tutto mio. Caricate fino a che non siete piu' in grado di distinguere lo spruzzo vernice che arriva sulla superficie da verniciare..... in altre parole fino a che l'assorbimento dello spruzzo che arriva sulla superficie, sia istantaneo sulla vernice gia' presente. la buona verniciatura e' un delicato equilibrio. bisogna fermarsi sull'orlo della colatura per ottenere un risultato strepitoso. il segreto sta tutto qui. un secondo di meno e la vernice viene a buccia, un secondo di piu' e cola come le cascate del niagara.

se durante la verniciatura un granello di polvere o un moscerino si depositano sulla superficie, oppure parte qualche colatura, non toccate niente. Portate a termine il vostro lavoro come se niente fosse. Avrete buone possibilita' di porre rimedio a questi inconvenienti nella fase di lucidatura, che spieghero', secondo la mia esperienza, nella prossima fase.

lasciate asciugare i pezzi verniciati in ambiente ventilato con temperature superiori ai 15 gradi. Non cedete alla tentazione di "sditazzarli" per vedere se sono asciutti, piuttosto verniciate insieme ai pezzi un ritaglio di cartone o di lamiera, caricando bene, e divertitevi a lasciare le impronte digitali su quello.



ricordatevi sempre di verniciare con MASCHERINA, GUANTI ED OCCHIALI.

ne va della vostra salute.
Discussione chiusa


Regole di scrittura
Non puoi postare nuovi argomenti
Non puoi postare repliche
Non puoi postare allegati
Non puoi editare i tuoi post

BB code è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum


Questa pagina è stata caricata alle: 21.16.00.

Powered by vBulletin® Version 3.7.0
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 2008 Alfaclub.it Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale.