Pagheranno più di 8 milioni l'Auto Union D-Tipe?

[alfa90ista]

Le sue caratteristiche tecniche, studiate per ripsettare i regolamenti spostivi, potrebbero consacrarla come l'auto cara mai pagata in un asta. Si tratta dell'Auto Union D-Type da Gran Premio del 1939 col numero di telaio n° 19. Fu il pilotata da Hans Stuck ed è uguale a quella che guido anche Tazio Nuvolari nel vittorioso GP di Belgrado. Già annunciata alla scorsa edizione di "rertomobile", stavolta l'auto sarà presente davvero e non è escluso che qualche facoltoso appassionato di tecnica sportiva possa pagare anche più di 8 milioni di euro per averla. La sua linea nasce dalla ricerca della massima efficenza in gara. Per rispettare i nuovi regolamenti di gara per il 1938 che fissano a 3 litri il limite massimo di cilindrata, l'Auto Union pensionò le sue unità da 4.3,4.9,6.0 litri a 16 cilindri della tipo A-B e C costruite dal 1934 al 1937 per puntare sulla nuova tipo D a 12 cilindri. L'auto andrà all'incanto il prossimo 14 Agosto in California, nell'asta di Bonhams & Butterflield nel Quali Lodge: l'elegante prato dell'Hotel Peninsula di Carmel. L'appuntamento e legato alla " Monterey Week": la settimana di Ferragosto tutta dedicata all'auto dove spicca il concorso d'eleganza di Pebbel Beach oltre a feste,raduni,manifestazioni sulla vicina pista di Daytona e le immancanbili aste. l'anno scorso tra le auto in vendita, fu una sontuosa e rara Bugatti Atlante del 1937 pagata 7.920.000 dollari all'asta di Gooding&Company, stabilire il record di auto più cara passata di mano. Di tut'altra pasta è l'Auto di questa Union D-Type che col pilota Austriaco Hans Stuck, giunse quinta al Nurburgring e sesta al Gran Premio di Francia di Reims-Gueux. Tra gli altri lotti da Bhonhams alla sua asta si segnalano la ex-Jacques Swaters Ecurie Belgique, che vinse il GP di Francia del 1950; una 1948 Talbot-Lago T26C telaio #110 006 del 1948 e una Siata 208CS Berlinetta numero SC 052 che corse alle Mille Miglia del 1952. Per informazioni e aggiornamenti http://www.bonhams.com

Fonte tratta da Automobilismo d'Epoca di maggio 2009.