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#1
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la calza della befana del doc
il Doc, famoso borbottone filogermanico, per dimostrarvi il bene che vi vuole vi regala un bel video.
guardatelo fino in fondo che merita sia il video che la colonna sonora. |
#2
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Stupendo... vedere il papà della mia piccola
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#3
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Doc come sempre tiri fuori delle belle chicche, spero di ricambiare degnamente questo bel regalo.
Il caro Giuseppe, fatemelo chiamare così per me è come se fosse di famiglia, ha dedicato tutta la sua vita all'Alfa, e mi dispiace molto che venga ricordato solo per il motore che riprende il suo nome. Per tenere vivo in noi il suo ricordo, che per me è il miglior modo di sconfiggere la morte, vorrei ricordare altre sue creazioni, successi e delusioni: ha lavorato ai progetti della 1900 e della giulia enormi successi della casa milanese, spesso erroneamente gli si attribuisce una evidente avversione riguardo l'adozione della trazione anteriore per l'alfa. Non ricordo bene la fonte ma queste voci non sono del tutto corrette poichè (ed io chiederei conferma a Mario Lodola, grande conoscitore del mondo Alfa) il suo impegno insieme al fidato Satta Puliga nello sviluppo di una piccola alfa a trazione anteriore, come testimoniato dal prototipo tipo 103, ne è una evidente contraddizione. Tuttavia nonostante la bontà del progetto lo sviluppo venne interrotto dalla direzione Alfa, che accantonò il sogno di una piccola milanese a trazione anteriore che avrebbe letteralmente annientato la concorrenza dell'epoca, garantendo alla casa madre notevoli introiti. Ora immaginate la delusione e l'ira di Giuseppe quando, agli inizi degli anni '70 vide assegnare a Rudolf Hruska il compito di realizzare una compatta Alfa Romeo a trazione anteriore da produrre nel nuovo stabilimento di Pomigliano d'arco... Per dovere di cronaca e per pura passione mi preme condividere questo racconto con voi, un pò perchè siete la mia seconda famiglia, e un pò perchè certa gente, mmmh definiamola "nostalgica", si riempie troppo la bocca definendo il caro Giuseppe come un accanito sostenitore della tp. Alla fine, nonostante la sospensione del progetto il lavoro di Giuseppe e Orazio Satta Puliga non è andato tutto perso, con pochi affinamenti il design del prototipo tipo 103 è stato adottato con indiscutibile successo per la Giulia berlina e la meccanica, con le dovute modifiche è stata la base concettuale che ha permesso all'AlfaSud di muovere i primi passi. Se ci fossero tecnici con il cuore di questi grandi uomini adesso staremmo parlando di altre storie ahhh (sospiro malinconico XD) quanto era bella l'epopea romantica dell'automobilismo :'(
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Per capire un'Alfista bisogna rinunciare alla razionalità e lasciare libero il proprio cuore Ultima modifica di nuvolari : 07-01-2012 alle ore 01.13.30. |
#4
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Grazie Doc!
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Giuseppe |
#6
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ciao Doc mi permetto di mettere nella tua calza anche questo che,secondo me e' parte della storia motoristico/ing. della storia,una grande scuderia,una grande auto ed un grande pilota.....peccato abbia fatto una sola gara ( VINTA) e poi eliminata dalla federazione
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Il cuore ha sempre ragione |
#7
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ricambio i bellissimi doni con questo video
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Per capire un'Alfista bisogna rinunciare alla razionalità e lasciare libero il proprio cuore |
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