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Vecchio 24-09-2009, 14.02.36
Esteta
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Thumbs up (Scheda) Alfa Romeo 166 - Body kit


Dalla fine del 1998 l’Alfa Romeo 166 è l'ammiraglia del marchio col Biscione. La seconda serie esordisce nel novembre del 2003 ed esce dal listino della casa sul finire del 2007.
Sostituisce la celebre 164, ponendosi in diretta concorrenza con altri modelli di prestigio: BMW Serie 5, Audi A6, Jaguar S-Type, Mercedes-Benz Classe E, Lancia Thesis, Saab 9-5.

La prima serie, presentata ed entrata in commercio sul finire del 1998, consta di cinque versioni, tutte equipaggiate con motori pari o superiori ai 2.000 c.c. di cilindrata.
Previste sin dall'inizio del progetto, le versioni SportWagon e Coupé non entrarono mai in produzione.
Il design, opera del Centro Stile Alfa Romeo, è definito Low Style per il basso profilo della parte anteriore della carrozzeria.
Tutta la vettura risulta caratterizzata da una linea a cuneo che converge fino ad arrivare alla coda, piuttosto massiccia.
Motorizzazioni a quattro, cinque e sei cilindri, da due a tre litri di cilindrata e potenza da 136 a 226 CV.


Fu la seconda Alfa Romeo,dopo la 156,a montare un turbodiesel Common Rail: il 2.4 JTD da 136 CV,successivamente innalzati a 150 cv nel 2002.
Più ricca si presenta l’offerta delle motorizzazioni a benzina: 2.0 Twin Spark, 2.0 V6 turbo (con dispositivo overboost), e i V6 Busso nelle cilindrate di 2.5 e 3 litri.
Già al debutto sono previste due varianti con cambio automatico a quattro marce: 2.5 V6 24V CAE e 3.0 V6 24V CAE denominate Sportronic,con abbreviazione Sptr.
Per quanto riguarda i cambi manuali essi sono a cinque marce per la 2.0 Twin Spark e per la 2.5 V6,mentre per le 2.0 V6 TB,3.0 V6 e 2.4 JTD sono a sei marce. Tutti sono dotati di comando idraulico autoregistrante per la frizione.


La nuova 166 è presentata nel settembre del 2003 ed entra in commercio, sostituendo la prima versione, nel mese di novembre dello stesso anno.
Il progetto viene aggiornato con una serie di innovazioni a livello stilistico, motoristico, di allestimenti e di dettagli. Essa ripropone sostanzialmente tutti i motori della precedente serie tranne il 2.0 V6 TB che non era stato possibile portare a euro 3 mentre,proprio a causa della nuova normativa e in prospettiva della futura euro 4,il 2.0 Twin Spark perderà 5 cavalli già dalla serie precedente nel 2002.


Il frontale è completamente ridisegnato: dalla classica calandra triangolare, simbolo inconfondibile di ogni Alfa Romeo, si sviluppano due nervature convergenti che salendo si allargano, quasi ad abbracciare l’intera autovettura. La linea superiore della calandra prosegue idealmente verso le prese d’aria laterali e i nuovi fari. Questi ultimi, ridisegnati con proiettori a vista, hanno un rendimento luminoso più che raddoppiato grazie all’azione dei proiettori Bi-Xeno.
La linea essenziale, pulita e priva di spigoli trasmette la sensazione di una vettura dinamica e compatta, fortemente ancorata all’asfalto grazie alle carreggiate larghe (ant. 1.554 mm, post. 1.542 mm) e ai grossi pneumatici posti a filo della carrozzeria.


I nuovi allestimenti, gli inediti cerchi in lega da 16, 17 e 18 pollici e la gamma dei colori completano il quadro estetico, contribuendo a trasmettere la sensazione di un’automobile dalla forte personalità.
L’abitacolo appare accogliente e luminoso grazie all’utilizzo di colori (allestimenti con plancia tono su tono) e materiali migliorati. L’esclusivo allestimento Luxury si arricchisce della bordatura in pelle pieno fiore sulla parte superiore della plancia e dei pannelli porta.
Dalle razze del volante è possibile accedere ai comandi dell’impianto Hi-fi. Sulla destra del display a colori da cinque pollici, che tra le altre ospita la funzione del Navigatore satellitare, spicca la fessura verticale per la scheda del telefonino.


Ad esso inizialmente è abbinato il nuovo cambio automatico Sportronic autoadattativo che, riconoscendo lo stile di guida del pilota, varia conseguentemente i passaggi di marcia oppure, spostandolo in posizione Sport, può essere utilizzato come un cambio sequenziale[1]. Il cambio manuale, anch’esso di nuova generazione, è a sei marce.

Altra novità è il 3.2 V6 24V, evoluzione del V6 Busso portato a 3.200 cc (l'ultimo interamente sviluppato e prodotto ad Arese) che, grazie alla potenza di 240 CV a 6.200 giri/min e alla coppia motore di 289 N·m sviluppata a 4.800 giri/min, permette di raggiungere i 245 km/h di velocità massima, di impiegare 7,4 s nello scatto da 0 a 100 km/h e di coprire il chilometro da fermo in 27,5 s.