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Predefinito Alfa Romeo Giulietta: tutte le recensioni

In prova: Alfa Romeo Giulietta


COME VA Con il suo tetto stondato e sfilato nella parte posteriore e gli sbalzi ridotti la Giulietta sembra anche più compatta dei suoi 435 centimetri di lunghezza massima. Ha un aspetto decisamente Alfa Romeo, anche senza lo scudettone stampato in faccia. Trasmette anche una buona sensazione di qualità generale anche se, in questi primi esemplari per la prova in anteprima, non è difficile trovare qualche dettaglio non ben raccordato, una cornice dei finestrini o lo spigolo di una portiera che non formano linee continue.


SPAZI OTTIMIZZATI Lo spazio all’interno è ben sfruttato e ben ottimizzato. Davanti si siede anche chi è fuori misura, dietro lo spazio in altezza non manca e anche le gambe degli alti non si trovano a contatto con il sedile anteriore ma la forma stondata del tetto tende a portarlo molto vicino lateralmente alla testa di chi siede dietro ai lati. Il portellone si apre premendo sul marchio Alfa Romeo e con 350 litri il bagagliaio ha una buona capienza, con una forma disegnata con il righello, squadrata e regolare, e con una larghezza minima di 1024 millimetri.


BUONA PRESA La posizione di guida è ben disegnata, con una buona presa sul volante e un buon appoggio sul sedile che scende bene in basso consentendo a chi lo desidera una guida sportiva un po’ sdraiata, giusto per un’Alfa Romeo. I sedili sembrano esili, ma direi che sono giustamente compatti per non sprecare spazio e comodi con un buon supporto.


COMANDI MODERNI La plancia è decisamente moderna, se si acquista il navigatore lo schermo è grande e ben visibile, i comandi per la sezione multimediale sono forse tutti un po’ troppo neri ma disposti in un disegno razionale. I tre comandi della climatizzazione che spuntano come applicati all’ultimo momento a mo’ di strumenti supplementari sono comodi e ben disegnati. I materiali sono di buona qualità, con la parte alta di plancia e portiere morbida al tatto e alla vista, e plastiche più economiche e rigide nella parte bassa e sul tunnel centrale.


A PIENA VOCE La Giulietta è un’auto confortevole pur nel suo animo Alfa Romeo. Non è una campionessa di silenziosità ma nemmeno di rumorosità, con pochi rumori di rotolamento e pochi fruscii aerodinamici ma con un isolamento dei motori forse un po’ sportivo per l’uso quotidiano. I motori fanno sentire la loro voce, in basso soprattutto se sono a gasolio e ad alti regimi se sono a benzina.


FIERA DEL BALOCCO Le sospensioni invece si adattano a qualsiasi utilizzo, comode e ben tarate per filtrare strade non perfette ma altrettanto ben tarate nella guida impegnata. Il nuovo telaio e le nuove sospensioni sono frutto di un ottimo progetto e la pista del Centro Sperimentale di Balocco è un bel campo prova. È vero che qui la Giulietta gioca in casa ma la pista è pista e quella di un Centro Esperienze è anche fatta per mettere in difficoltà telai e sospensioni. Non bastasse, qualche chicane di birilli rende le cose ancora più difficili e chi le ha seminate non è stato gentile con la Giulietta. Il peso passa da una parte all’altra come su una di quelle altalene a bilanciere su cui si sta almeno in due, ma la Giulietta non si scompone, non perde aderenza motrice sulle ruote anteriori e nemmeno tende a reazioni scomposte con le ruote posteriori, segue diritta per la sua strada senza necessità di correzioni. Ottimo. Stabile nei curvoni ampi in velocità e agile negli slalom più stretti, facile nel casa-ufficio. Un vero giocattolone.

DNA SPORTIVO Lo sterzo elettrico Dual Pinion, poi, consente sempre un gran feeling tra strada e pilota, piuttosto diretto e sempre con il giusto peso a tutte le andature. È una delle componenti influenzate dal comando DNA, il selettore posto sul tunnel centrale che consente di selezionare tre differenti settaggi dell’auto: Dynamic, Normal e All Weather. A cui corrispondono differenti parametri di funzionamento per il motore, con curve di potenza e di coppia differenti (il 1750 TBi in Dynamic ha 340Nm a 1900giri contro 300Nm a 4500 giri), per la reazione dell’acceleratore, il cambio doppia frizione (in arrivo), lo sterzo, il differenziale elettronico Q2 e il controllo di stabilità (VDC). Nella guida in pista la differenza tra Dynamic e Normal si sente, con lo sterzo più preciso e un intervento meno controllato dei sistemi di stabilità che consentono di lasciar pattinare meglio e sotto controllo le gomme nelle curve.


170 CAVALLI Il motore Multiair ha sì l’animo ecologico ma anche un bel temperamento sportivo, con una buona riserva di potenza ma anche un’altrettanto buona propensione a consentire al pilota la scelta se affrontare il tornantino in seconda o in terza, riuscendo comunque sempre a uscire dalla curva in maniera veloce e efficace. Il 2.0 JTDM ha pari potenza del Multiair ma con molta più coppia, è decisamente esuberante sulla Giulietta, perfino esagerato. La coppia e la potenza del 1.6 JTDM sono più che sufficienti per soddisfare anche l’Alfista più convinto.


Fonte MotorBox
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LA EX BESTIOLINA - IL MOSTRO - LA KRUKKA
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