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Predefinito Lancia Thema la sorellona dell'Alfa Romeo 164

Lancia Thema la sorellona dell'Alfa Romeo 164
informazioni tratte da http://www.Wikipedia.it
Lancia Thema:
Costruttore: Lancia
Descrizione generale
Tipo Berlina
Inizio produzione 1984
Sostituisce la: Lancia Gamma
Fine produzione 1994
Sostituita da: Lancia K
Altre caratteristiche
Dimensioni e pesi
Lunghezza 4.605 mm

Larghezza 1.752 mm
Altezza 1.435 mm
Passo 2.660 mm
Peso kg

Altro
Altre versioni Station wagon
Design Tom Tjaarda

Altre antenate Lancia Trevi
Della stessa famiglia
Alfa Romeo 164
Fiat Croma
Saab 9000

Concorrenti
Audi 100
BMW Serie 5 E28 E34
Citroën XM
Mercedes E W124
Renault 25

Note Il design della station wagon era dovuto a Pininfarina
Lancia, dopo la deludente ammiraglia a 2 volumi dallo stile originale "Gamma" presentava nel Novembre 1984 al Salone dell'automobile di Torino (prima delle edizioni tenuta nella sede espositiva del Lingotto) la nuova berlina di punta, la Lancia Thema, destinata a diventare l'Ammiraglia simbolo degli anni 80 più desiderata dagli italiani e non solo.
La Thema era una berlina dallo stile classico e moderno caratterizzato da grande semplicità ed eleganza al tempo stesso; la linea, opera dello studio di Giorgetto Giugiaro era piuttosto tradizionale onde evitare l'insuccesso causato dall'eccessiva originalità della "Gamma".
•1 Prima serie (1984-88)
o1.1 Thema 8.32
•2 Seconda serie (1988-92)
•3 Terza serie (1992-1994)

Prima serie (1984-88)
La carrozzeria era la classica 3 volumi, con le 3 parti equilibratissime fra loro, frontale e coda imponenti ma sportivi, come si addiceva al segmento, ottima abitabilità e qualità delle finiture, un particolare che piacque molto erano i finestrini a filo con la carrozzeria bordati da una cornice cromata che li facevano assomigliare a quelli di una vetrina di preziosi. La Thema fu sicuramente la meglio riuscita delle 4 sorelle costruite sullo stesso pianale, figlie del progetto TIPO4 (Fiat Croma, Saab 9000 e in seguito anche Alfa Romeo 164) con le quali condivideva molta componentistica e parti dei lamierati della scocca come le porte che erano le stesse della Fiat Croma e della Saab 9000.

Nuove tecniche di saldatura e lavorazione delle lamiere permisero di realizzare portiere avvolgenti ed evitare particolari antiestetici come il gocciolatoi, oltre che ottenere grande pulizia stilistica e un cx 0.32 di tutto rispetto. A stonare erano forse solo le ruote da 14 pollici, troppo piccole in rapporto alla carrozzeria. Internamente era realizzata con materiali di alta qualità come il velluto e l'Alcantara ma non solo perché la Thema fu la prima automobile ad essere arricchita da interni rivestiti della famosa pelle Poltrona Frau. Poteva essere dotata di ogni comfort dell'epoca, compresi i sedili (anteriori e posteriori) regolabili e riscaldabili elettricamente che in futuro avranno anche 3 memorie di posizione, telefono veicolare integrato nel poggiabraccio, sospensioni a smorzamento controllato AUTO/SPORT (accessorio di serie solo nella versione 8.32 e nella seconda serie anche per allestimento LX) e due tipi di impianti di climatizzazione automatici.
Il primo, l'"automatic heating system", eredità di precedente componentistica (con grafica a diodi elettroluminescenti verdi, non in grado di raffreddare l'aria) e il secondo, quello che equipaggiò quasi tutte le Thema, moltissime Croma, altrettante 164 e 9000, che si distingue fino ai giorni nostri per la grande semplicità d'uso, raffinatezza tecnica ed efficienza termica, l'"Automatic Climate System", realizzato con componenti Veglia-Borletti e Bosch come il quadro di comando con display luminoso per impostare la temperatura e led per indicare lo stato della potenza e distribuzione dei flussi d'aria impostabili anche manualmente.

La Thema ottenne un grande successo: in Italia fu l'icona dell'auto blu e un consolidato status-symbol per un decennio, ambita da rampanti ed affermati, si distinse quale auto di grande comfort unito a inaspettate prestazioni, dotata di motori ad iniezione elettronica, aspirati e sovralimentati tecnologicamente superiori a molta della concorrenza, basti pensare che la Thema turbodiesel era l'auto a gasolio più veloce del mondo quando uscì.
La gamma dei motori della Thema I serie prevedeva un 2.0 i.e. 8v aspirato da 120cv, derivato dalla versione di 1.6 litri portando la corsa a 92mm del bialbero Lampredi (dal nome dell'ex progettista Ferrari che realizzò il primo motore Fiat con distribuzione ad alberi a cammes in testa) Lo stesso generoso 2.0 (1995cc) in versione sovralimentata con una turbina Garrett T3 ed overboost erogava ben 165cv, potenza degna di cilindrate (e tasse) ben maggiori, facendo sfrecciare la "Thema i.e. turbo" oltre i 200km/h e nei sogni degli automobilisti. Vigeva infatti l'ordinamento fiscale che penalizzava quali beni di lusso le automobili sopra i 2 litri di cilindrata; è in questo senso inquadrabile lo scarso successo in Italia delle Thema 6 cilindri di 2.8 litri (2.850cc) della I serie riconoscibile per la targhetta "6V": motore realizzato da Peugeot Renault e Volvo (da qui PRV. È la stessa unità propulsiva che all'epoca equipaggiava la celebre De Lorean DMC-12) erogante 150cv che vantava quale grande pregio grande affidabilità a fronte di un rendimento sottotono. Grande successo ebbe il 2.5 turbodiesel S, da 100cv, unità moderna e affidabile, consentiva alla Thema una velocità di punta di 185km/h in gran comfort ed economia; divenendo la preferita dei grandi divoratori di chilometri.
Nel 1986 Lancia presentò la Thema Station Wagon, giardinetta di lusso disponibile unicamente in versione i.e turbo e turbo ds e realizzata negli stabilimenti della Pininfarina a Grugliasco destinati a piccoli numeri di vendita. Ottenne un buon successo di vendite e critica, divenne fenomeno di costume e consegnò l'immagine del prestigio automobilistico alle Station Wagon, precedentemente relegate ad auto prettamente professionali, grazie anche all'elegante posteriore disegnato da Pininfarina di cui porta firma nel raccordo fra montante posteriore e portellone.
Thema 8.32 Nel maggio 1986 venne presentata la versione 8.32 denominazione che indicava il numero dei cilindri, 8, e delle valvole, 32 del potente motore capace di erogare 215 cv di stretta derivazione Ferrari 308 che la rese l'auto a trazione anteriore più potente del mondo. Da ciò il nomignolo affibbiato di Thema-Ferrari. Il motore dovette subire numerose modifiche per permetterne l'inserimento nel cofano della vettura. La 8.32 aveva interni sfarzosi per l'epoca, rivestiti interamente di radica, pelle Poltrona Frau e/o alcantara, in modo tale che la mano del cliente non potesse toccar altro che materiali pregiati. Esclusive e distintive pure le dotazioni, dai poggiatesta posteriori a scomparsa automatica (si sollevano se dei sensori posti sotto i sedili posteriori rilevano un peso di almeno 20 Kg), alle sospensioni elettroniche con taratura automatica o sportiva selezionabili dal conducente alla plancia, classica e sportiva insieme, realizzata con strumenti analogici montati su un pannello di vera radica e bocchette in stile Ferrari, all'alettone posteriore a scomparsa nel baule attivabile tramite un tasto sul comando tergicristalli. Ne vennero prodotti fra I e II serie circa 5.000 esemplari di cui una serie speciale numerata di 32 di prima e 32 di seconda serie color Rosso Ferrari.
Con questo modello Lancia si confronta con l'agguerrita concorrenza straniera che ha sul mercato vetture come
BMW M5,
Mercedes-Benz 500E,
Mercedes-Benz 190E 2.3 16V.
Immagini allegate
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My garage:
Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I.
Alfa Romeo 164 3.0 V6 i.e. 192hp 1988 A.S.I.
Ford Escort cabriolet 1.4 Ghia 1988 A.S.I.
Audi A6 1.9 TDi sedan 2003
Opel Astra GTC 1.3 CDTI 2008.
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