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Predefinito Innocenti Storia dell'azienda

Innocenti
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La Innocenti è stata una delle più note aziende meccaniche italiane, fondata a Milano da Ferdinando Innocenti negli anni trenta, e in attività fino al 1997.




Storia dell'azienda

Gli inizi
Ferdinando Innocenti, ex fabbro originario della Toscana, fin da giovanissimo fondò imprese che portavano il suo nome. Dal piccolo commercio, passò poi alle costruzioni meccaniche, con il brevetto del Tubo Innocenti, ovvero gli snodi da impalcature che ancor oggi sono comunemente utilizzati. I successi dell'Innocenti si concentrarono negli anni di maggior splendore nella Lambretta, grande concorrente dello scooter di maggior successo dell'epoca, la Vespa, e nella produzione automobilistica con la grande famiglia delle Mini.

Le attività di produzione erano concentrate nel grande stabilimento di Lambrate, quartiere della periferia est di Milano. Esistevano filiali in varie parti del mondo, e persino una sorta di joint venture siderurgica in Sud America (Orinoco Planta Innocenti).

Costituita la ditta in tre rami principali, fino agli anni '70 ricordiamo le attività nella meccanica (costruzioni di presse e sistemi di produzione), nella fabbricazione di motocicli (la Lambretta che, nelle sue varie evoluzioni dalla classica Lambretta al moderno Lui, negli anni sessanta con la Vespa motorizzò l'Italia) e di automobili, principalmente su licenza della British Motor Corporation.

Alla morte di Ferdinando Innocenti, nel 1966, l'azienda passa di mano al figlio Luigi, che di lì a poco, all'inizio degli anni settanta separa le tre divisioni e vende la meccanica alla Santeustachio dell'Iri (formerà la INNSE Innocenti Santeustachio).

La produzione delle Lambrette, che fino a quel momento aveva riscosso un notevole successo in patria, viene spostata dapprima in Spagna e poi in India, e la gestione demandata al governo Indiano tramite uno stabilimento di Stato (la SIL - Scooters of India Limited, con sede a Lucknow, detiene tuttora i diritti sul marchio "Lambretta" pur avendone cessato la produzione da tempo).


Le prime auto
La prima autovettura Innocenti: l'edizione montata in Italia dell'inglese Austin A40, presentata ufficialmente il 21 ottobre del 1960Travagliata fu la sua storia nel settore dell'auto. L'Innocenti si affaccia timidamente all'inizio degli anni '60 nel settore tradizionalmente dominato in Italia da Fiat, e da produttori medio grandi e con brand conosciuti quali Lancia e Alfa Romeo (allora indipendenti)

Innocenti 950 spider (1961)L'attività inizia nell'autunno del 1960 con il montaggio dell'Innocenti A40, ossia l'Austin A40 inglese montata su licenza in Italia con carrozzerie stampate a Milano. La prima presentazione "ufficiale" in Italia della A40 reca la data del 21 ottobre 1960. L'avventura prosegue con lo stesso schema con la IM3 la J4 e la I5, che conoscono un discreto successo di mercato. La prima macchina di idea lambratese è la Innocenti 950 Spider, una piccola cabrio di impronta sportiva caratterizzata da una carrozzeria progettata in Italia, dalla Ghia, costruita a Lambrate e montata su organi meccanici inglesi: questo piccolo e grazioso spider viene presentato, assieme alla berlina A40, al Salone dell'Automobile di Torino nell'autunno 1960.Un grosso coupé con motore Ferrari,

una piccola utilitaria che prefigurerà le linee delle ultime Mini e un piccolo veicolo commerciale rimangono solo progetti dei tecnici di Lambrate. A metà anni ’60 il boom automobilistico dell'Innocenti coincide proprio con la commercializzazione della Mini. Fabbricata su licenza della British Motor Corporation, con scocche stampate in Italia e meccanica proveniente dall’Inghilterra la Mini viene costantemente aggiornata e migliorata,anche rispetto alla versione originale inglese per l'esigente pubblico italiano (finiture più lussuose), il che porta a farne una vettura trendy, di successo e dalle indiscusse velleità sportive nelle versioni Cooper. Costruita in varie serie e modelli (MK 2,MK 3), alcuni peculiari Innocenti, come la versione di prestigio della Mini 1000, la raffinata Mini 1001 del 1972 ,con particolari interni in vero legno, moquette e particolari esterni cromati, che non trovano corrispondenti nelle versioni inglesi. Montata nei vari anni di produzione con motori di 0.85, 1 ed 1.3 litri rimane in listino fino al 1975.


La Mini Bertone
La Mini Innocenti di BertoneNel contempo la British Leyland rileva completamente il settore auto dell’Innocenti, facendo di Lambrate il centro di smistamento dei veicoli Leyland diretti in Europa, e facendo nascere il nuovo marchio Leyland Innocenti. Durante questo periodo nascono la Regent (Austin Allegro montata su licenza in Italia), e la seconda auto pensata autonomamente dalla Innocenti: La Mini 90 o Mini 120 (a seconda delle motorizzazioni). In realtà questa vettura è una evoluzione della Mini classica, monta quasi invariati tutti gli organi della Mini inglese, ma con una carrozzeria completamente rinnovata, personale e moderna, opera del carrozziere – stilista Nuccio Bertone. Nel 1976 la Leyland inglese, in grave crisi, decide di dismettere lo stabilimento di Lambrate. Dopo vertenze, trattative e scontri tra le maestranze, il Governo e i sindacati è Alejandro De Tomaso, insieme alla GEPI, a rilevare stabilimenti e marchio. Con De Tomaso vengono rimesse subito in produzione le Mini di Bertone, dapprima con la vecchia tecnologia inglese, nelle versioni 90, 120 e De Tomaso (120 con caratterizzazione sportiva), poi ampliando la gamma di 90 e 120 con livelli di finitura diversificati (base, L, SL).

Nel 1980 arriva la Mille, primo restyling della Mini Bertone e prima utilitaria italiana con gli alzacristalli elettrici di serie.

A partire dal 1982, ad un ulteriore piccolissimo ritocco estetico delle Mini Bertone corrisponde un sostanziale cambio sottopelle. Motori, cambi e sospensioni (i vecchi organi di fornitura inglese) vengono rinnovati con forniture della Daihatsu giapponese. Caratteristici gli innovativi motori a tre cilindri che accompagnano, da qui al 1993 le piccole Innocenti, accompagnati da tecnologici e scattanti due cilindri per la 650, che è la prima utilitaria del segmento A con cambio a cinque velocità. Nasce cosi la Tre Cilindri, poi rinominata Mini Tre in diverse versioni ed allestimenti e perfino con una versione allungata (990). Memorabili le versioni Matic, con cambio automatico, la Turbo De Tomaso, con uno scattante e fragile motore sovralimentato da un litro, e la 990, nata nel 1986, che fu la prima superutilitaria disponibile con l’aria condizionata.

Nel 1988 e fino a quasi tutto il 1989 va ancora ad una derivata della Mini,la neonata Innocenti 500, il merito (avendo un discreto successo commerciale) di aver portato in attivo i bilanci della casa milanese. Disponibile in due livelli di allestimento L ed LS,ha un nuovo motore di 548cc senza contoalberi di bilanciamento

Nei primi anni '90 varie versioni speciali accompagnano le nuove versoni rinominate Small 500 e 990. Infatti alcune 990 sfoggiano interni in prestigioso velluto spigato Missoni,la colorazione bicolore della carrozzeria o il tettuccio apribile.

Il canto del cigno sono le versioni catalizzate delle sopracitate Small, ed un'ulteriore versione speciale, la Innocenti Small 500 SE.

A Lambrate vengono fabbricate, oltre alle Mini, anche modelli Maserati (altra azienda del Gruppo De Tomaso) e in joint venture perfino delle Chrysler per il mercato nordamericano come la Chrysler Turbo Convertible.



La Innocenti Mille, derivata della Fiat UnoTra il 1990 e il 1993 l’industriale De Tomaso cede Innocenti e Maserati a Fiat. La Mini Bertone esce definitivamente di scena nel 1993, alla chiusura degli stabilimenti di Lambrate.

Dal 1993 fino al 1997 il marchio Innocenti viene utilizzato solamente per la commercializzazione di veicoli Fiat fabbricati all'estero marcati Innocenti: Innocenti Koral, Innocenti Mille, Innocenti Mille Clip ed Innocenti Elba, e per le versioni passeggeri del Piaggio Porter messo in mercato con il nome di Innocenti Porter.

Dal 1997 il marchio non è più utilizzato. Gli stabilimenti Innocenti di Lambrate sono stati in gran parte abbattuti, e sull'area è ora in costruzione un nuovo quartiere residenziale.
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My garage:
Alfa Romeo 90 1.8 carburatori 1985 A.S.I.
Alfa Romeo 164 3.0 V6 i.e. 192hp 1988 A.S.I.
Ford Escort cabriolet 1.4 Ghia 1988 A.S.I.
Audi A6 1.9 TDi sedan 2003
Opel Astra GTC 1.3 CDTI 2008.

Ultima modifica di alfa90ista : 23-08-2009 alle ore 14.43.59.
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