La mia collezione di modellini
 

Ciao ragazzi, come qualcuno già ha avuto modo di sapere, anche io nel corso degli anni ho raccolto una discreta collezione di modellini di automobili...di varie scale e marche...al momento sono arrivato a 826 modelli -ok--ok-, tutti diversi...ovviamente non ci sono solo Alfa, ma anche altri marchi sia europei che extra-europei, perchè mi piace tantissimo collezionare modellini di ogni casa automobilistica, purchè siano di buona fattura e non troppo costosi (purtroppo ultimamente i costi delle vetture in scala hanno raggiunto livelli davvero troppo elevati -triste--triste-) ...accanto a questa collezione, che è sempre in costante crescita (attualmente sto proseguendo con l'Abarth Collection e con la Lancia Story Collection), ho una serie praticamente infinita di oggettistica Alfa Romeo, dalle bandiere agli stendadi, dagli adesivi ai libri ed altro ancora...poco alla volta vedrò di postare tutto in questa "rubrichina"...
Intanto per i fini palati degli Alfisti comincio a postare le foto delle Alfa Romeo che ho, cominciando in rigoroso ordine cronologico
24HP in scala 1/43 della Brumm serie Revival, versione deux baquets, vettura che partecipò nel 1913 alla Parma-Poggio di Berceto condotta da Nino Franchini. Sulla confezione è erroneamente riportata la dicitura ALFA CORSA (1911), che in realtà non esiste. Disponibile nei colori rosso, nero e verde, è fuori produzione dal 2001 e non più richiedibile (a quanto ne so). Posto anche una foto ufficiale dell'epoca che immortala appunto Nino Franchini a bordo della stessa vettura (n.5) durante la gara del 1913.

Ottimo inizio!! Complimenti! Però in questo modo ci hai messo la pulce nell'orecchio.. e finchè non ci presenterai tutti i tuoi 826 modellini, non ti lasceremo in pace!-hehe-
Siamo curiosissimi!!
-ciao--ciao-

Ottimo! Vogliamo vedere anche l'Abarth Collection e la Lancia story-ocio-

Piano piano...poco alla volta...bisogna lasciare un po' di suspance..non posso mica postare le foto della collezione tutte insieme altrimenti non è neanche bello -ble--ble--ble-
Direi prima di continuare con i modellini delle vetture della Casa del Biscione e poi di proseguire con quelli di altre case automobilistiche, per seguire un certo ordine e precisione.
Quindi proseguiamo con il successivo modellino: purtroppo della 12HP non mi risulta siano mai stati costruiti esemplari in scala da parte di nessuna casa costruttrice, se non forse a livello di produzione artigianale, ma non ci giurerei...quindi passiamo alla vettura successiva ovvero
40-60HP in scala 1/43 della RIO, versione carrozzata da Castagna per il Conte Ricotti di Milano nel 1914 in esemplare unico oggi conservato ed esposto presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese. Il modellino è molto datato e purtroppo alcuni piccoli particolari sono andati persi...non so di preciso quando e dove sia stato acquistato, però ha sempre fatto parte della mia collezione ed ancora prima della collezione di mio papà, quindi ha anche e soprattutto un valore affettivo, per questo non lo cambierei con uno in perfette condizioni. Ne esiste anche un modello in versione torpedo aperta, versione in cui venne trasformato nel 1915.

Questa me la ricordo quando ne parlava tuo padre al Museo-hehe-


Aspettiamo di vedere anche gli "altri" modellini :p

Proseguiamo la nostra carrellata con:
RL TARGA FLORIO in scala 1/43 della Metro, ma distribuita in edicola dalla Fabbri Editore nella collezione Alfa Romeo Sport Collection. L'esemplare è la fedele riproduzione della RL che nel 1923 partecipò e vinse la classifica assoluta della Targa Florio, condotta da Ugo Sivocci. Al secondo posto si classificò Antonio Ascari ed al quarto Giulio Masetti, sempre su RL TARGA FLORIO 1923. Fu la prima affermazione assoluta dell'Alfa Romeo nella gara siciliana e per la prima volta comparve il Quadrifoglio, simbolo che caratterizzerà tutti i modelli più sportivi della Casa.

P2 in scala 1/24 della Metro, sempre della collezione Alfa Romeo Sport Collection edita dalla Fabbri Editore, e, per i più esperti ed amanti dei modellini, in scala 1/24 della Togi, esemplare in serie esclusiva e numerata. Entrambi i modelli rappresentano la vettura di Gastone Brilli Peri che nel 1925, con la vittoria nel Gran Premio d'Italia, si aggiudicò il 1° Campionato del Mondo organizzato dall'A.I.A.C.R. (Associazione Internazionale Autombile Clubs Riconosciuti). Da quel momento il marchio della Casa Milanese verrà circodato da una corona di alloro a ricordo del traguardo raggiunto.
Il modello della Togi è custodito dentro una teca di plexiglass trasparente (tolta per fare le foto) ed è dono di un caro amico, che nel 1996 mi consegnò l'esemplare davvero "prezioso" con un bigliettino che ancora conservo e che recitava. "Un omaggio col cuore ad un vero Alfista".
Ai più attenti non sfuggiranno certo alcuni piccoli particolari che si intravedono come sfondo in alcune foto!!!!!

6C 1750 GRAN SPORT in scala 1/43 della Metro, sempre della collezione Alfa Romeo Sport Collection edita dalla Fabbri Editore, con relativa basetta. Sempre in scala 1/43, però della Brumm, la medesima vettura, sicuramente con un livello di rifinitura e di fedeltà all'originale più elevato. L'esemplare fa parte delle serie Revival, di produzione abbastanza recente ed ancora disponibile. Entrambi i modellini raffigurano la vettura che partecipò e vinse la Mille Miglia del 1930 condotta da Nuvolari e Guidotti, riconoscibile dal numero 84. In quell'anno l'Alfa Romeo piazzò 4 vetture, o meglio quattro 6C 1750 GS, ai primi 4 posti: dopo Nuvolari-Guidotti inffatti troviamo Varzi-Canavesi, Campari-Marinoni e Ghersi-Cortese.
In scala 1/18 la stessa vettura proposta da Burago: ottima fattura (era ancora la Burago italiana, non la cinese di adesso), con porte apribili e parabrezza abbattibile.

8C 2300 SPIDER rappresentata da tre modellini nella mia collezione, una delle più belle vetture spider realizzate in assoluto , nella versione carrozzata da Zagato (a mio parere).
L'esemplare nella colorazione nera è in scala 1/43 della Brumm serie Revival. E' la prima versione presentata dalla Brumm, caratterizzata dal parabrezza rettangolare, dalla barra di collegamento tra i due fanali anteriori cromata e dai sedili grigi. La versione aggiornata nel 2005 invece prevede parabrezza stondato nella parte superiore con deflettori laterali, pedane cromate, barra anteriore in tinta con la carrozzeria (in questo caso nera) e sedili marroni. Disponibile anche in rosso ed in bianco, nella medesima configurazione, mentre la versione azzurra, con tre fari anteriori, era disponibile in serie limitata (3000 pezzi) fino al 1995.
Anche l'esemplare in rosso è in scala 1/43 della brumm serie Revival prima versione. L'aggiornamento del 2005 prevedeva l'adeguamento del parabrezza, con la parte superiore tondeggiante deflettori di dimensioni maggiori, calotte dei fari anteriori semi-trasparenti, barre di supporto dei fari anteriori in tinta con la carrozzeria, fascia bianca sul cofano motore davanti al numero 106 con simbolo di Milano e colorazione più scura (rosso sangue di bue). E' la riproduzione della vettura che vinse la Mille Miglia del 1932 condotta dalla coppia Borzacchini-Bignami.
In scala 1/18 il modellino proposto dalla Burago (sempre quella italiana) nella versione stradale bicolore bianca-blu con porte e cofani apribili.

8C 2300 LE MANSin scala 1/43 della Metro, distribuita dalla Fabbri Editore nella collezione Alfa Romeo Sport Collection. Riproduce la vettura che si aggiudicò la massacrante gara francese nel 1931 con la coppia Lord Howe-Birkin. Derivata dalla 8C 2300 Spider, deve il suo nome proprio alla gara transalpina che la vide trionfare per 4 anni consecutivi. Infatti, dopo l'affermazione del 1931 seguiranno quelle del 1932 con Sommer-Chinetti, del 1933 con Nuovolari-Sommer, davanti a Chinetti-Varent e Lewis-Rose Richard su vetture uguali, e del 1934 con Chinetti-Etancelin. Da notare le cassette della batteria e degli attrezzi in posizione laterale centrale, caratteristica della vettura nel 1931. Negli anni successivi invece verranno spostate davanti ai parafanghi posteriori.

TIPO B o P3 in scala 1/43 della Metro facente parte sempre della stessa Alfa Romeo Sport Collection edita dalla Fabbri Editore. La vettura, opera di Vittorio Jano, costituì una delle pietre miliari nella storia sportiva dell'Alfa Romeo: vinse a Monza il Gran Premio di esordio condotta da Nuvolari e fino alla fine del 1933 resterà imbattuta in tutti i Gran Premi a cui prese parte. Quella in foto è la vettura che Nuvolari condusse alla vittoria nella Coppa Acerbo a Pescara nel 1932. I successi poi proseguirono anche nel 1934 e nel 1935, sotto le insegne della Scuderia Ferrari.

8C 2900B BERLINETTA LE MANS in scala 1/43 prodotta dalla Metro e commercializzata in edicola dalla Fabbri Editore. Fu una delle più prestigiose vetture Gran Turismo della fine degli anni '30. Nella versione carrozzata dalla Touring prese parte alla 24 Ore di Le Mans del 1938 condotta da Biondetti-Sommer, ma purtroppo dovette ritirarsi per la rottura di una valvola. Più successo ebbero le versioni Spider, sempre carrozzate dalla Touring, che si piazzarono ai primi tre posti nella Mille Miglia del 1938.

8C 2900B SPIDER in scala 1/43 della Brumm. Rappresenta la fedele riproduzione della vettura che partecipò al Rally dei Colli Torinesi del 1938 (n.142). La Brumm offre ancora come disponibilità anche la versione che partecipò alla Mille Miglia del 1938 con il numero 143, sempre in livre a rossa. Per le versioni civili invece i colori disponibili sono il nero, il rosso, l'amaranto ed il blu. Si differenziano dalle versioni da corsa per il parabrezza di forma diversa, l'assenza della calotte semitrasparenti sui fari anteriori ed in cerchi, non cromati (tranne per la versione nera) ma in tinta con la carrozzeria.

1900 BERLINA in tre versioni e quattro esemplari, tutte in scala 1/43 e tutte della Brumm. Tutti i modelli sono di ottima fattura, come del resto lo sono tutte le creazioni della Brumm, a mio avviso una delle migliori case costruttrici di modellini in scala 1/43 che unisce alta qualità ad un prezzo accessibile.
Tutte e quattro i modellini derivano direttamente dalla prima collezione iniziata da mio papà. In particolare si vedono nella foto due esemplari della versione civile del 1950, in livrea verde scuro, non più disponibile a catalogo in questa colorazione, ma nelle sole colorazioni nocciola, rosso e bianco.
Al centro, con il numero 256 ed in colorazione bianca, la 1900 berlina che partecipò alla Mille Miglia del 1954 in versione T.I.. Differisce dalla precedente, oltre che per la presenza dei numeri di gara, anche per l'aggiunta dei fari supplementari all'anteriore. Disponibile in serie limitata fino al 1995 la medesima versione però con il numero 251.
Accanto a questa, il livrea nera, la 1900 della Polizia Stradale, con antenna, fari supplementari all'anteriore e griglie di protezione davanti alle ruote anteriori. Sulla fiancata è applicata l'immagine della pantera, soprannome dato a queste vetture, su fondo verde. Ancora disponibile, con l'aggiornamento 1900 Super TI del 1954.
Non più disponibili invece le rappresentazioni della 1900 preparata per la Carrera Panamericana Mexico 1954, uscite di produzione nel 2001 con carrozzeria grigia e nel 1995 con carrozzeria bianca (serie limitata a 3000 pezzi).

Ma si tratta di un cofanetto unico
e le hai prese separate?

No, non è un cofanetto unico...le ho prese, anzi le ha prese mio papà all'epoca, separate...la foto è stata fatta così, tempo addietro, perchè stavo lavorando ad un progetto di catalogazione di tutti i miei modellini e quindi avevo deciso di fare anche delle foto "artistiche" tipo questa con l'alone sfumato attorno...poi ho desistito per ovvi motivi di tempo!!!-ocio--ocio-

6C 2500 VILLA D'ESTE esemplare in scala 1/43 della Metro commercializzata in edicola da Fabbri Editore. Fu una delle ultime elaborazioni sul telaio della 6C 2500 che, nato nel 1939 con la versione Turismo, a cui seguiranno le versioni Sport, Super Sport e Coloniale, fino alla Freccia d'Oro ed alla Gran Turismo, lascerà poi il posto alla prima vettura Alfa Romeo a scocca integrale ovvero la 1900. Il nome Villa d'Este deriva dalla splendida affermazione di questa vettura all'omonimo Concorso di Eleganza del 1949 vestita dalla Carrozzeria Touring.
Ritengo che questa sia una delle migliori realizzazioni su telaio 6C 2500: filante ed elegante, non perde però la sua vocazione sportiva, tipica di tutte le Alfa Romeo....

158 ALFETTA presente nella mia collezione in tre esemplari tutti in scala 1/43. Quello in foto (numero 25) è della Brumm: a quanto mi risulta, non più disponibile a catalogo in quanto aggiornato nel 2001 con la vettura numero 22 di Juan Manuel Fangio. Gli altri due esemplari, non presenti in foto in quanto ancora a Milano in attesa di trsferimento qui nella mia nuova casa, fanno parte di due collezioni da edicola: con il numero 4 la vettura della serie "50 Anni di Formula 1" del 2001 edita dalla Fabbri mentre con il numero 2 la vettura della serie "100 Anni di Auto da Corsa" edita dalla DeAgostini nel 2004.
La vettura rappresenta una pietra miliare nella storia della Formula Uno moderna con la conquista del Primo Campionato del Mondo per Piloti di Formula 1 con Nino Farina. La netta superiorità della Casa milanese nelle corse del campionato è confermata anche dal secondo posto di Fangio e dal terzo di Fagioli, entrambi su Alfetta 158. Il “team delle 3F” ottenne nei 6 Gran Premi disputati 6 pole position, 6 giri veloci, 6 vittorie, 4 secondi posti e 2 terzi posti.

159 ALFETTA, evoluzione della 158 Alfetta vittoriosa nel Campionato del Mondo del 1950, bisserà il successo nel 1951 questa volta con Fangio. Nella mia collezione sono presenti ben 5 esemplari in miniatura di questa vettura, in particolare ci sono due modelli in scala 1/43, due in scala 1/23 (scala un po' particolare) ed uno in scala 1/24.
Il modellino in scala 1/24 è della Togi, non ha la teca protettiva è effettivamente è un po' "vissuto". La scala non è proprio 1/24, ma viene definita Scala Alfa dalla Togi stessa.
I due modellini in scala 1/23 sono sempre della Togi, ma questi sono dotati di teca protettiva in plexiglass e basetta in legno con relativa targhetta identificativa. Sono decisamente più rifiniti e curati nei particolari del precedente.
In scala 1/43 ho sia quella appartenente alla serie Alfa Sport Collection, edita dalla Fabbri Editore, caratterizzata dal frontale contornato di giallo che identificava la vettura di Fangio (mentre quella di Farina lo aveva bianco e qualla di Fagioli azzurro, anche sulla 158), sia il modello proposto dalla Brumm con il numero 2 ed i cerchi neri, livrea con cui venne condotta da Fangio al Gran Premio del Belgio. Sempre della Brumm, ormai fuori produzione dal 2001, anche la versione con il numero 20 condotta da Farina al Gran Premio di Spagna (esemplare in serie numerata a 3000 pezzi).
Nel 1951 l'Alfa Romeo vinse 4 delle 8 gare valide per il Mondiale, riuscendo a vincere ancora il Campionato davanti alla Ferrari, vittoriosa in 3 Gran Premi con Froilan Gonzales ed Alberto Ascari. Dopo questa ulteriore prova di forza vennero abbandonate le competizioni in Formula 1 per "MANIFESTA SUPERIORITA'".

Una collezione di tutto rispetto, da intenditore ;)

Grazie mille...e siamo solo all'inizio -hehe--hehe-
Vedrai che sorprese ho ancora in serbo... mi sto preparando -pesi--pesi-

Ed ecco la prima chicca..fresca fresca..appena arrivata nella mia collezione... (quindi per un attimo salto l'ordine cronologico e torno indietro)
8C 2300 SPIDER
in scala 1/43, della Brumm serie limitata esemplare n. 172/500 riservata e dedicata all'evento 100 Alfa X 100 Anni, manifestazione svoltasi dal 19 al 27 giugno scorso presso il Parco Esposizioni di Novegro (MI). Il modellino è stato dato in omaggio a tutti i possessori delle vetture esposte durante la manifestazione, tra cui appunto la Spider gialla ginestra (presentata nella sezione apposita del forum). Omaggio molto..anzi "moltissimo" gradito soprattutto per un appassionato come lo sono io sia di Alfa che di modellini in miniatura. Di certo un esemplare che arricchisce di molto la mia collezione, sia per la sua esclusività e sia per motivi di orgoglio personale.

Del 100X100? Ma sono in serie limitata? e quanto costano?

Si sono in serie limitata...se guardi sulla basetta in basso a sinistra (davanti all'anteriore della vettura) c'è proprio scritto "brumm limited edition n. 172/500"...sinceramente non so dirti quanto costa perchè, come detto, è stata regalata a tutti gli espositori...quindi se consideri 100 vetture esposte= 100 espositori (circa), quindi un centinaio sono andate via lì...poi di sicuro alcune sono state date ai soci dell'Alfa Blue Team e del CMAE (Club Milanese Automotoveicoli d'Epoca) che sono i due gruppi che maggiormente hanno contribuito, voluto ed organizzato l'evento...poi qualcuna alle autorità (omaggio di rito) ed agli sponsor...quindi non so quante ce ne siano ancora in circolazione...sul sito della Brumm (che a dir il vero non è molto aggiornato) non c'è traccia di questo modello...

Dopo questa piccola parentesi, doverosa per questo modellino particolare, riprendo la sequenza storica ritornando agli anni '50....

1900 SPRINT entrambi i modelli in scala 1/43 della Metro, presenti nella collezione Alfa Romeo Sport Collection della Fabbri Editore. La 1900 Sprint rappresenta l'evoluzione, se così possiamo definirla, della 1900 berlina, offrendo una vettura più adatta sia alle corse ma anche ad una clientela che ambiva ad avere una vettura sportiva anche per la vita di tutti i giorni. Le versioni più note e diffuse sono quelle carrozzate dalla Touring, come quelle presenti nella mia collezione.
Quella in livrea blu partecipò alla Coppa Intereuropea a Monza condotta da carini, mentre quella in livrea grigia si aggiudicò il secondo posto alla Mille Miglia del 1952 guidata da Consalvo Sanesi, pilota e collaudatore Alfa Romeo.

1900 M AR51 in scala 1/43 sempre della Metro, commercializzata in edicola dalla Fabbri Editore nella collezione Alfa Romeo Sport Collection. Comunemente detta anche “Alfa Matta”, venne progettata e costruita dall’Alfa Romeo a seguito della richiesta, da parte del Ministero della Difesa, di una Autovettura da Ricognizione (questo il significato della sigla AR, spesso erroneamente ritenuta come l’acronimo di Alfa Romeo) per strade campestri e montane.
Ne furono costruite 2000 per il Ministero e 50 per l’impiego civile.
Rimase in produzione fino al 1954, assumendo in quell’anno la denominazione di AR52. La verniciatura era in verde militare, disponibile su richiesta anche per la versione civile.
La 1900 M partecipò anche alla Mille Miglia del 1952 aggiudicandosi il primo posto nella categoria veicoli militari condotta dalla coppia Costa – Verga (numero 4M). Al secondo e terzo posto due Fiat Campagnola. La quarta vettura iscritta in questa categoria, l’altra 1900 M condotta da Beltramini – Bruno (numero 3M), si ritirò.
Quella in foto partecipò al Raid per la Fratellanza e la Pace del 1968 condotta da Maner Lualdi.

Bella collezzione davvero. -ok-

Potresti almeno fare delle foto decenti. Queste sono sfuocate, il che rende poco l'idea della bellezza dei modellini. -triste-

Bellissima collezione, la tua presenza mi fa seriamente concorrenza anche perchè tu da quanto ho capito stai seguendo la produzione cronologicamente e con modellini di marca... a differenza mia ;) belle veramente belle anche le schede

Grazie mille...devo dire che anche la tua collezione è abbastanza ricca di ottimi esemplari -ok--ok-...ho avuto modo di fare un giro sulle pagine di presentazione della collezione e di vedere le foto nell'album...
Il fatto si seguire l'ordine cronologico è per dare un minimo di ordine anche alla collezione stessa, anche se poi in realtà non sono realmente disposte così a casa mia...io ho fatto costruire proprio un mobile con vetrinette e luci all'interno (questo però a Milano, dove vivo adesso sto piano piano rifacendo casa, quindi sono disposte in altra maniera) in modo da averle esposte, divise per marchio, tranne le Alfa che sono a parte, e protette in qualche modo dalla polvere, nemico mortale perchè oltre a rendere opachi i modellini si rischia, in fase di pulitura, di rompere qualche pezzetto critico (come specchietti, tergicristalli o antennine -triste--triste-)....non ho mai pensato a fare un diorama, anche perchè con più di 800 vetture sarebbe impossibile e portarebbe via tantissimo spazio...mi piace tenerle così, in vetrina...credo che sia una malattia difficile da curare -ble--ble-
Le schede sono un po' ristrette, però penso possano essere utili per capire anche il modellino...mi fa piacere che le hai apprezzate...ovviamente conto di farle solo per le Alfa, mentre per le altre marche sarò un po' più succinto...

1900 T.I. (Turismo Internazionale) in scala 1/43 sempre della Metro (Alfa Romeo Sport Collection, Fabbri Editore). La 1900 assunse la denominazione di T.I. nel 1953: era destinata prevalentemente all'attività agonistica, per contrastare l'avanzata delle Lancia Aurelia, sempre più minacciose. Fu la prima vettura al mondo prodotta in serie ad avere praticamente un carburatore per ogni cilindro: montava infatti due carburatori doppiocorpo Solex oppure Weber, che garantivano alla vettura una potenza di 100CV ed una velocità di punta di 170 km/h. "LA VETTURA DI FAMIGLIA CHE VINCE LE CORSE".
L'esemplare con il numero 251 partecipò alla V Carrera Panamericana del 1954 vincendo la categoria European Touring 1900 con Sanesi e Cagna.
Quello con il numero 326 partecipò invece alla Mille Miglia, sempre del 1954, vincendo la categoria oltre 1300 cc GT Serie Speciale e piazzandosi all'ottavo posto assoluto con Carini ed Artersiani (sulla basetta è erroneamente riportata la data 1951, impossibile in quanto la T.I. ancora non esisteva). Al secondo posto di categoria troviamo ancora una 1900 T.I. di Della Favera - Artusi.

6C 3000 CM SPIDER in scala 1/43 della Metro (Alfa Romeo Sport Collection, Fabbri Editore). La 6C 3000 Competizione Maggiorata (CM) venne impostata nel 1952 per le gare in categoria Sport: venne carrozzata dalla Colli sia in versione coupè (4 esemplari) che in versione spider (2 esemplari). Une delle coupè si classificò seconda assoluta alla Mille Miglia del 1953 condotta da Juan Manuel Fangio. Sempre l'asso argentino partecipò, con la versione spider, al Gran Premio di Supercortemaggiore (Merano) del 1953, vincendolo: la vettura è quella presente nella mia collezione, con il numero 46 (foto in biancornero: Fangio in azione).
Inizialmente proposta con i freni a tamburo, venne poi modificata nel 1955 con l'aggiunta dei freni a tamburo (quelli posteriori sempre vicino al differenziale) e con questa modifica appare oggi esposta al Museo Storico Alfa Romeo di Arese.

Intermezzo pubblicitario: (musichetta tipo carosello...immaginatela)...
Oggi con gli ultimi arrivi siamo a quota 836 modellini...-ok--ok--ok--hehe--hehe--hehe-...chissà se riuscirò a postare tutte le foto....

836 modellini in casa sono una follia....scegli quali tenere e metti il resto in uno scatolone ben imballati che ti faccio passare un corriere a ritirarli appena pronti...-mm-

Più o meno quanti saresti disposto a prenderne????? Tanto per farmi un'idea dello scatolone che devo usare...-mm--mm--mm--mm--mm--mm-

anche tutte....ho una sala molto grande e non me la sento di lasciare un amico sepolto da queste cose inutili....-hehe-

senti maaaaa.....qualcosa di raro....di antico....ce l'hai? no perchè io è quello che sto aspettando!!

ricordo da piccolo che a milano (parliamo di 40 anni fa circa) mi fermavo a guardare l'ingresso della concessionaria fiat "garanzini" dove c'erano esposti dei modellini in scala piuttosto "importante", superiore all'1/18 che riproducevano 127, 128, 132..
non ricordo di che marca fossero, ma mi pare di aver scoperto all'epoca che fossero costruiti dalla stessa ditta che fece le ferrari 500 F2 per le confezioni speciali di amarene toschi, ovvero la Marchesini, ma puo' essere che mi sbaglio o ricordo male.
hai nulla del genere?

edit...
ho fatto una ricerca usando internet, e sono modelli fatti dalla rivarossi-pocher e che circolavano tra i dirigenti del gruppo all'epoca.
su ebay viaggiano anche oltre i 1000 euro.

Eh no tutti no..perchè poi, per dovere di amicizia, dovrei chiederti di rispedirmeli tutti...sempre per non lasciare un amico sepolto da queste cose inutili...-mm--mm--mm-
Sì, ho anche qualcosa si antico e di raro...aspetta e vedrai...ho deciso di presentare i modellini dell'Alfa Romeo in ordine cronologico altrimenti divento matto a ricordare quelli messi e quelli no..anche perchè non li ho tutti qui con me ad Udine e quindi sto seguendo l'ordine con cui li ho catalogati...
Quelli di cui parli tu purtroppo non li ho, però ho qualcosa in scala maggiore rispetto alla 1/18 che potrebbe farti piacere vedere...però è più recente quindi dovrai aspettare qualche giorno ancora...adesso, se comincio le ferie, avrò più tempo e posterò più modelli alla volta in modo da sveltire i tempi...PROMESSO!!!!-ble--ble--ble-

1900 C52 DISCO VOLANTE in scala 1/43 sempre della Metro (Alfa Romeo Sport Collection, Fabbri Editore). Realizzata nel 1952, la 1900 C52 Disco Volante era caratterizzata dal telaio a traliccio tubolare e dalla curiosa carrozzeria spider (Touring) a sezione trasversale ogivale che copriva la metà superiore delle ruote. Solamente tre gli esemplari prodotti, a livello di prototipo: uno spider a sezione ogivale, uno spider a fianchi stretti ed un coupè. Sia lo spider ogivale che il coupè sono esposti al Museo Storico Alfa Romeo e vengono utilizzati per rievocazioni storiche o manifestazioni dedicate all'automobilismo storico in tutto il mondo.

1900 C SUPER SPRINT in scala 1/43 sempre della Metro, presente in due esemplari nella collezione Alfa Romeo Sport Collection (Fabbri Editore). Con la carrozzeria disegnata da Zagato è meglio conosciuta come 1900 SSZ ed in questa veste fu particolarmente utilizzata in ambito sportivo. Fu l'ultima evoluzione sportiva della 1900 Sprint prima di lasciare il posto alla nuova Giulietta Sprint che ereditò dalla 1900 diverse analogie, tanto da far definire quest'ultima, con un po' di cattivo gusto, "Giuliettona". L'esemplare in colorazione azzurro/blu si classificò 26° assoluta alla Mille Miglia del 1955 guidata da Galluzzi e Castiglioni, mentre quella in livrea verde si classificò 36° assoluta alla Mille Miglia dell'anno successivo condotta da Paolo Lena.

allora mi siedo paziente e aspetto di vedere!

GIULIETTA SPRINT in scala 1/24 della Leo Models colore azzurro, distribuita dalla Hachette e da Quattroruote nella collezione dedicata al centenario dell'Alfa Romeo. Acquistata l'anno scorso, rappresenta il secondo modellino della serie, dopo lo Spider e prima dell'Alfetta GT, vetture che erano state lanciate sul mercato in una sorta di sondaggio-promozione di quella che sarebbe stata poi la collezione definitiva. Partita questo mese, la collezione andrà avanti per i prossimi con una serie di modellini davvero di ottima fattura, il cui elenco lo trovate nella sezione apposita. In scala 1/43 della Detail Cars, colore rosso con numero 106, esemplare numerato, serie limitata, rappresenta la vettura che partecipò alla Mille Miglia (viene infatti denominata Giulietta Sprint Mille Miglia). La Giulietta Sprint, dotata di motore da 1300 cc, segnò l'ingresso dell'Alfa Romeo nel segmento delle medie cilindrate, affiancando se non addirittura offuscando la 1900 ancora a listino. Nata per le competizioni, la vettura disegnata da Bertone sarà una delle migliori realizzazioni della carrozzeria torinese ed una delle più longeve Alfa Romeo: venne prodotta dal 1954 fino al 1965, con una interruzione di un breve periodo, subendo numerosi aggiornamenti e modifiche nel tempo.

GIULIETTA SPRINT VELOCE in scala 1/43 della Metro (distribuita dalla Fabbri Editore nella collezione Alfa Romeo Sport Collection). Presente nella mia collezione in tre esemplari diversi: in livrea azzurra, con il numero 160, partecipò alla Targa Florio del 1957; in livrea bianco-rossa, con il numero 48, vinse la Santo Stefano Gambarie condotta da Vito Coco; in livrea rossa, con il numero 119, partecipò al XXXI° Rallye Automobile MonteCarlo del 1962. La Sprint Veloce si differenziava dalla "normale" per un minor peso della carrozzeria in genere e per una potenza del motore superiore di circa il 30%: nacque per contrastare l'avanzate delle Porsche nella gare categoria Turismo e ci riuscì. Per ottenere la riduzione di peso si utilizzò la lega leggera per cofani e porte ed il plexiglass in luogo del vetro (solo il parabrezza rimase in vetro). Nel 1958 venne prodotta un piccola serie di Sprint Veloce denominata Confortevole dotata di vetri laterali discendenti per migliorarne l'utilizzo da parte di chi ne faceva un uso turistico.

E' la Giulietta della collezioni di 4R: -pesi- ma perchè non mi arriva ancora-vat-